Cagliari-Fiorentina 1-2, Gosens e Beltran rimontano il gol di Piccoli

La viola porta a casa un prezioso colpo esterno europeo e rimonta il Cagliari alla Unipol Domus. Piccoli apre le ostilità a inizio primo tempo, poi Gosens e Beltran fanno volare Palladino

di MANUEL MINGUZZI
23 aprile 2025
Cagliari-Fiorentina 1-2

Cagliari-Fiorentina 1-2

Cagliari, 23 aprile 2025 - Tre punti per l'Europa, ad accorciare sulla Roma e rimanere a meno quattro dalla zona Champions. La Fiorentina si porta a casa tre punti preziosi da Cagliari, rimontando di personalità il gol iniziale di Piccoli. Passati i primi quindici minuti difficili, la squadra di Palladino ha preso in mano la partita e rimontato con Gosens nel primo tempo e con Beltran a inizio ripresa. Sono tre punti che fanno viaggiare la Fiorentina a quota 56, meno uno dalla Roma e soprattutto a meno quattro dal Bologna quarto. E la Juve è stata pure sconfitta a Parma. Tutto clamorosamente in gioco in zona Europa.

Subito Piccoli, Gosens risponde

Nicola lancia Piccoli e Luvumbo dal primo minuto, con Viola a rifinire, mentre Palladino, privo di Kean per motivi familiari, si affida a Beltran e Gudmundsson come coppia di attacco, con l’intento di tenere la scia del treno Champions League. Il match parte subito con duelli a centrocampo e il Cagliari che prova a metterci energia con buona pressione, sfruttando soprattutto le fasce con Augello e Zortea. Dopo 7 minuti il primo gol. Il Cagliari sfonda a sinistra e c’è una smanacciata di De Gea su cross teso di Luvumbo, così si avventa Piccoli, lesto a stoppare e ribadire in rete di sinistro facendo esultare l’Unipol Domus: 1-0. Sbloccato il match, i sardi possono sfruttare anche le ripartenze al cospetto di una Fiorentina ancora addormentata e infatti al 12’ altra sbandata viola, con il destro di Zortea che colpisce in pieno il montante con De Gea immobile. La prima reazione ospite giunge al 15’, merito di una punizione di Mandragora, su schema, con il sinistro che si ferma sul palo, facendo pari e patta con quello precedente. Al 20’ un’azione insistita della viola, scaturita da corner, smarca Cataldi in fascia destra, ma Luperto a centro area salva prima che Gudmundsson possa depositare il pari. La Fiorentina prova a prendere in mano la partita, sicuramente con maggior possesso palla, ma senza l’intuizione giusta negli ultimi sedici metri. L’idea giusta ce l’ha Gudmundsson, che coglie i sardi impreparati e taglia a fette la difesa, ma il destro trova la reazione di Caprile e sulla ribattuta di Dodo c’è Prati a salvare tutto. Al 32’ Viola reclama un rigore per una presunta trattenuta di Ranieri; Marinelli non è d’accordo e si prosegue tra le proteste del numero 10. L’inerzia della partita è comunque cambiata e infatti la Fiorentina trova il pari al 36’, sfruttando un buco nelle linee centrali del Cagliari con Mandragora che pesca ottimamente Gosens: esterno sinistro e 1-1. Altra brutta notizia per il Cagliari poco dopo, con il classico stiramento al flessore per Mina, che abdica dopo 40 minuti: dentro Palomino. Al 44’ un episodio da moviola. Luvumbo fugge a Pongracic che entra in scivolata in area dopo una finta: per Marinelli è rigore ma il Var richiama perché è l’attaccante a mettere il piede e non il difensore a intervenire. Decisione rivista. All’intervallo è 1-1.

Beltran ribalta tutto

A inizio ripresa, tempo due minuti, si completa la rimonta ospite. Adopo sbaglia l’ennesimo pallone della sua partita, così la Fiorentina può involarsi con Gudmundsson, che lascia a Dodo per il cross col conta giri per lo stacco di Beltran: 1-2. Doccia fredda per la Unipol Domus dopo il grande avvio di partita. I sardi provano subito a reagire e costruiscono un paio di situazioni interessanti dalle fasce, ma la difesa ospite fa buona guardia. Nicola va con i primi cambi e sceglie l’energia di Gaetano in zona di rifinitura al posto di Viola. Completata la rimonta, la Fiorentina può invece gestire ritmo e possesso, obbligando il Cagliari a scoprirsi per recuperare palla e punteggio. Inoltre, pure Palladino opta per due sostituzioni con Richardson e Parisi per dare ulteriore gamba nell’ultima mezz’ora. Lo schema dei padroni di casa è semplice, sfruttare le fasce e la velocità di Zortea e Luvumbo per mettere palloni in mezzo, ma vere e proprie occasioni non ce ne sono e De Gea, di fatto, vive abbastanza tranquillamente i primi venti minuti di secondo tempo. Nicola deve giocarsi altre tre carte con Makombou, Coman e Marin, ma i suoi, a parte qualche palla lunga in area, faticano a risalire il campo perché la Fiorentina pressa bene in avanti ed evita rischi. Bisogna sempre fare conto con l’orgoglio sardo, che esce fuori al 75’ con una percussione di Zappa e il sinistro di Marin che è neutralizzato in tuffo da De Gea. Sono gli sforzi più intensi del Cagliari e Palladino percepisce il pericolo, così va con Folorunsho e Comuzzo per rafforzare la struttura difensiva. La Fiorentina è brava a tenere lontani i pericoli più grossi e i sardi non trovano grossi sbocchi davanti e sono costretti, spesso, a gettare palla in the box sperando in qualcosa. Il serrate finale è intenso, il Cagliari ci prova con tutta la forza di volontà che ha, ma pure la Fiorentina ha energie per resistere, e lo fa. L'Unipol Domus prova a spingere i rossoblù al cospetto di una viola ordinata, attenta e concentrata. Palladino sfrutta anche l'ultimo slot per inserire Zaniolo al posto di uno stremato, ma migliore in campo, Beltran. In casa Cagliari anche un problema muscolare per Gaetano, a cambi finiti, così il numero 70 stringe i denti e resta in campo. Nei sette minuti di recupero concessi da Marinelli l'occasione per chiudere la partita ce l'ha Zaniolo, con un sinistro ravvicinato che Caprile è bravo a sventare. E' l'ultima emozione della partita, il Cagliari manda sul fondo l'ultimo pallone in area. La Fiorentina passa all'Unipol Domus, sale a quota 56 e resta in corsa per tutti gli obiettivi europei.

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