Calcio, italiani all'estero: Vicario un leader, De Zerbi saluta Brighton. Farioli in Europa

Tempo di bilanci sull'operato dei nostri connazionali impegnati nei maggiori campionati esteri e non solo. Dalla bella stagione di Vicario e Udogie, fino a quella altalenante di De Zerbi, passando anche per il Nizza di Farioli

di KEVIN BERTONI -
21 maggio 2024
Guglielmo Vicario, portiere Tottenham

Guglielmo Vicario, portiere Tottenham

Milano, 21 maggio 2024 - La stagione 2023/2024 dei maggiori campionati esteri, eccezion fatta per La Liga che terminerà questo weekend, è andata in archivio. Dunque, è giunto il momento di tirare le somme e valutare complessivamente le prestazioni dei nostri connazionali, giocatori e allenatori, impegnati nei maggiori tornei europei e non solo. Questo anche in vista degli Europei, con il commissario tecnico Luciano Spalletti che deve sciogliere solo gli ultimi dubbi riguardo i ventisei che proveranno a difendere il titolo. Partendo da fuori del vecchio continente, una menzione anche per Manolo Gabbiadini e il suo Al Nasr nel campionato degli Emirati Arabi Uniti. La squadra dell'ex Sampdoria ha perso la finale di Coppa del Presidente (la coppa di lega UAE, ndr) per 4-0 contro l'Al-Wasl, la squadra che sta dominando il campionato. Una match a senso unico, deciso a cavallo dei due tempi: il rigore di Lima in pieno recupero della prima frazione, poi la doppietta al 55' e la rete di Seferovic al 66' che hanno chiuso il match, con in mezzo il rosso a Ndiaye dell'Al Nasr. Gabbiadini è rimasto in campo per 68 minuti, senza riuscire a essere davvero incisivo. La partita l'ha chiusa poi Saleh all'83' calando il poker e arrotondando il punteggio. All'Al Nasr mancano ora le ultime tre gare di campionato per cercare di migliorare il sesto posto, nonostante la vetta e la seconda piazza (che darebbe accesso ai preliminari di Champions League asiatica) siano inarrivabili. 

Premier League: Vicario da 9, Jorginho perde il titolo, De Zerbi altalenante

La vittoria del Manchester City sul West Ham all'ultima giornata ha reso vano il successo dell'Arsenal contro l'Everton. I Citizens sono campioni per la quarta volta consecutiva, mentre l'ultimo titolo dei Gunners resta quello degli Invincibles di venti anni fa. Chiude la stagione in maglia biancorossa Jorginho che con Arteta non ha trovato spazio in maniera continuativa per via di due aspetti fondamentali: i Gunners hanno giocato tre competizioni per buona parte della stagione e, dunque, dati i 32 anni e il ruolo cardine in mezzo al campo del nativo di Imbituba in Brasile del turnover è necessario (a maggior ragione quando le alternative sono giocatori affidabili come Partey e Rice), mentre il secondo è dovuto anche alla crescita verticale di Declan Rice come mediano, l'inglese ha giocato un campionato quasi perfetto sia da mediano che da mezz'ala nel centrocampo a tre dei londinesi. Jorginho chiude una stagione comunque positiva, nonostante senza titolo, ma sarà uno dei protagonisti dell'Italia a Euro 2024. Chi, molto probabilmente, non sarà tra quelli scelti da mister Spalletti è Emerson Palmieri. Il terzino del West Ham, che nell'ultima giornata ha comprensibilmente sofferto le avanzate del reparto offensivo del City, ha chiuso una Premier sufficiente, aiutando gli Hammers a centrare la salvezza tranquilla e a lottarsi un posto in Europa fino a poche giornate dal termine. Non sarà degli Europei nemmeno Nicolò Zaniolo, di fatto il peggiore degli italiani in Premier League. Una stagione a dir poco complicata per l'ex Roma che non ha mai trovato un grande feeling con l'ambiente in casa Villans e, di fatto, facendo intravedere solo una minuscola parte del talento che, invece, ha il giovane di proprietà del Galatasaray. L'Aston Villa d'altronde non rinnoverà il prestito, difficile che vengano spesi 27 milioni dalla dirigenza nonostante l'approdo in Champions League. Il forfait agli Europei è dovuto anche all'infortunio riportato nella sfida contro il Liverpool, una microfrattura al piede sinistro. Tanta sfortuna per Zaniolo, che aveva già saltato l'ultima edizione degli Europei (quelli vinti dall'Italia) a causa della rottura del legamento crociato. All'ultima di campionato il Manchester United rovina la gara d'addio al Brighton di Roberto De Zerbi. Quella del tecnico ex Sassuolo sulla panchina dei Seagulls è stata una stagione altalenante. Dopo una buona prima parte di campionato è arrivo un lieve calo, anche fisiologico vista la situazione infortuni a un certo punto della stagione. Il punto più basso è stato sicuramente il 4-0 subito dalla Roma a inizio marzo, dopo aver perso al 5° turno di FA Cup contro il Wolverhampton ed aver raccolto solo 5 punti in 8 partite a marzo e aprile. La sua avventura con il Brighton si chiude con un undicesimo posto in Premier, ma la consapevolezza che il suo modo di giocare resta uno dei più affascinanti tanto in Premier quanto in Europa. Ora bisogna pensare al futuro e, con il grande valzer delle panchine che si prospetta questa estate, sono arrivati i primi contatti: ci pensa il Porto nell’eventualità di una separazione con Sergio Conceição, ma occhio anche al Marsiglia in caso di addio di Fonseca direzione Milan. In Italia, meta più difficile, al momento l'unica opzione possibile pare essere il Napoli, dipenderà però dalle valutazioni di Aurelio De Laurentiis. Chiudiamo la Premier League con i due italiani del Tottenham, Guglielmo Vicario e Destiny Udogie. Partendo dal secondo, il difensore ex Udinese era il padrone assoluto della corsia mancina di Postecoglu, peccato per quell'infortunio al quadricipite della coscia sinistra rimediato a fine aprile che lo ha obbligato a terminare anzitempo la stagione. Si è trattato di un duro colpo tanto per gli Spurs quanto per la Nazionale, visto che il suo nome era certo tra i convocati in vista dell'Europeo. Chi non mancherà è Guglielmo Vicario, il portiere ex Empoli sarà della lista assieme a Meret e Gigio Donnarumma. Appena arrivato a Londra non ha esitato, si è ambientato subito ed è entrato nel cuore dei tifosi del Tottenham in men che non si dica grazie alle sue grandi parate. Tutto questo sia nelle vittorie e nei tanti clean sheet raccolti, ma anche nelle sconfitte come nel caso del 6 novembre 2023 quando nel derby contro il Chelsea i tifosi gli hanno dedicato un coro tutto per lui perché ha letteralmente tenuto in piedi la squadra per 75 minuti. Una stagione in continua crescita e con ancora margini di miglioramento, il portiere di Udine si conferma assieme a Gigio uno dei top in circolazione.

Ligue 1: altro titolo per Gigio, Farioli in Europa

Venticinque presenze, venti gol subiti e undici volte la rete inviolata, questi i numeri in Ligue 1 di Gigio Donnarumma che anche quest'anno si è aggiudicato il titolo con il suo Paris Saint Germain. Annata solida, come ormai ci ha abituato, da tutti i punti di vista, nonostante qualche errore che però capita anche ai migliori. All'estremo difensore ex Milan manca sempre e solo quel tassello, quel titolo che da tempo insegue il PSG, ovvero la Champions League. L'assalto alla coppa dalle grandi orecchie riprenderà la prossima stagione, prima però c'è da difendere la porta con la maglia Azzurra come tre anni fa, sperando possa ripetersi anche come pararigori per regalarci un finale identico al precedente Europeo. Francesco Farioli e il Nizza giocheranno l'Europa League 2024/2025. Arrivato in Francia dopo una stagione sulla panchina dell'Alanyaspor, il tecnico di Barga ha preso in mano una squadra reduce da un campionato anonimo chiuso al nono posto. Farioli ha dato una identità al Nizza, ha cambiato quelle due/tre cose fondamentali arrivando addirittura a far tremare squadroni come il Paris Saint Germain che, per la prima parte dell'anno, si ritrovava sempre a dover rincorrere Les Aiglons. I suoi uomini sono poi calati nella seconda metà del campionato, tanto che quella Champions League mancata per quattro punti diventa quasi un rimpianto dopo l'ottima prima parte di stagione. Nonostante ciò l'Europa c'è e la stagione è da considerarsi più che positiva. Ora occorre programmare e puntellare la rosa in vista degli impegni europei, ripartendo sempre da quella difesa arcigna e rocciosa che ha permesso al Nizza di chiudere come miglior difesa di tutta la Ligue 1 con solo 29 reti subite in 34 partite. 

Bundesliga: niente Europa per Grifo e il Friburgo

Dopo il quinto posto della stagione precedente, che è valso la partecipazione in Europa League, il Friburgo paga il doppio impegno settimanale e non riesce a confermarsi chiudendo la Bundesliga 2023/2024 al decimo posto. Grifo e compagni, usciti dalla seconda competizione europea agli ottavi contro il West Ham, hanno pagato nel rush finale del campionato non riuscendo a colmare i quattro punti di margine che li separava dall'Hoffenheim settimo, ovvero dai preliminari di Conference League conquistati proprio dalla squadra che nel 2012 lanciò in Bundes il nativo di Pforzheim. L'ala trentunenne termina un'altra stagione di tutto rispetto, confermandosi come uno dei perni del Friburgo e uno dei giocatori più continui: 32 presenze con 8 reti e altrettanti assist in Bundes, a cui vanno aggiunte le 10 gare di Europa League dove ha segnato quattro gol e fornito due assist. La prossima stagione vestirà ancora i colori rossoneri della squadra tedesca, ma in panchina non ci sarà più mister Streicht. Il tecnico ha fatto la storia del club, entrando nelle giovanili nel 1982 e rimanendo in squadra, salvo qualche eccezione, fino all'anno del ritiro nel '95. Da quel momento è entrato a far parte del settore giovanile, poi nel 2011 venne nominato allenatore della prima squadra, non a caso è il terzo più "longevo" d'Europa su una panchina (dietro a Simeone e Frank Schmidt dell'Heidenheim). Streicht si è rivelato uno degli allenatori che più ha aiutato Grifo a crescere da ogni punto di vista fino ad affermarlo in un campionato come la Bundesliga e il calciatore lo ha voluto salutare con un lungo post sulla sua pagina Instagram. Dalla prossima stagione dovrà mettere in pratica ancor di più tutti gli insegnamenti tecnici e di leadership trasmessi dall'ex tecnico, per riportare il suo Friburgo in Europa.

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