Calcio serie C. Gubbio, Di Massimo pronto al rientro. Scontro diretto contro la Lucchese

I rossoblù contano sul mercato e sul recupero di alcune pedine per la partita del prossimo 4 gennaio.

di Redazione Sport
30 dicembre 2024
Il Gubbio cerca punti per risalire la classifica (Foto Gavirati)

Il Gubbio cerca punti per risalire la classifica (Foto Gavirati)

GUBBIO - Il Gubbio di mister Fontana entra oggi nella settimana che porta alla gara casalinga contro la Lucchese del prossimo 4 gennaio. Il rientro di alcuni giocatori, unito ad un mercato che potrebbe rivelarsi movimentato fin da subito, sarà probabilmente di vitale importanza in vista delle gare a venire. A partire da quella contro i rossoneri toscani di domenica, che può considerarsi un vero e proprio scontro diretto, visto che gli uomini di mister Gorgone si trovano diciassettesimi a 19 punti, a -3 dal Gubbio quattordicesimo. Classifica corta che si traduce in un disperato bisogno di portare a casa quanti più risultati utili il prima possibile, per evitare di rimanere invischiati nelle sabbie mobili delle zone fangose della classifica. Sotto questo aspetto il calendario non aiuta. Dopo la gara di domenica i rossoblù torneranno infatti in campo una settimana dopo al "Liberati" di Terni, che finora sta viaggiando su ritmi impressionanti, poi ospiterà al "Barbetti" il derby interno con il Perugia: la data da segnare è quella di lunedì 20 gennaio, con calcio d’inizio alle 20:30, che potrebbe portare tanti tifosi nell’impianto eugubino. Il mese di gennaio si chiude con la trasferta di Campobasso di sabato 25, quando il Gubbio farà visita alla coppia Braglia-Mignemi che si è ricongiunta in Molise sei mesi dopo l’addio ai rossoblù. Il tutto prima di un febbraio che vedrà le sfide contro Arezzo in casa, Torres in trasferta e poi Pineto e Legnago ancora in casa. Ma così si viaggia troppo in avanti ed allora è meglio pensare ad un passo per volta. Partendo dalla Lucchese. All’andata, la prima senza Di Massimo (che potrebbe rientrare domenica), finì 0-1 con il rigore di D’Ursi.

Federico Minelli

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