Cannavò "La mia Vis versatile e vincente"

Da attaccante a difensore, sempre protagonista: "Più del ruolo e dei miei gol, conta più la classifica. Salviamoci e poi ci divertiremo"

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5 novembre 2024
Cannavò "La mia Vis versatile e vincente"

Da attaccante a difensore, sempre protagonista: "Più del ruolo e dei miei gol, conta più la classifica. Salviamoci e poi ci divertiremo"

E’ una Vis multiuso, eclettica, versatile, dove ognuno recita il copione per l’altro e dove si mira ad un unico obiettivo: il bene comune. Tra gli esempi più eclatanti di questo spirito che anima la squadra e che sta portando a risultati eccellenti, è forse Kevin Cannavò premiato per le cento presenze dal presidente Bosco: "Voglio ringraziare il presidente – ha detto Cannavò – per avermi premiato. Credo che abbiamo giocato come dovevamo, la squadra c’è, la squadra ha voglia di fare bene. Siamo tutti contenti, l’obiettivo è continuare così".

Quindi Cannavò si guarda alle spalle a quando, da giovanissimo, arrivò a Pesaro come una delle promesse della Lega Pro: "Cinque anni fa mi affacciavo al professionismo, ma fu un esordio in sordina. Poi mister Galderisi mi diede fiducia e il primo anno feci 32 partite. Venivo dalle giovanili e volevo stare nel mondo dei grandi. Con il passare del tempo è andata sempre meglio, anche se le difficoltà non sono mancate. Ogni volta infatti sono arrivate salvezze sofferte, il primo anno all’ultima giornata, il secondo a fatica, il terzo invece andai via a gennaio".

A Pesaro, dopo alcune esperienze fuori, è tornato un giocatore maturo: "Sì – dice – oggi Kevin ha famiglia, ha una moglie e una bimba, in campo credo di essere cresciuto, anche in termini di fiducia rispetto a cinque anni fa". Prima attaccante, poi ala avanzata, quindi addirittura terzino. Lui preferisce definirsi semplicemente "un esterno, ruolo nel quale mi trovo bene. Il mister mi ha inquadrato lì e in questo ruolo provo a dare una mano alla squadra. E pazienza se non segno e se non arrivano i gol, io preferisco vedere una Vis a 22 punti". Una cifra che non lascia spazio ad illusioni: "Questo – dice – è un torneo molto difficile, con tante squadre competitive, qui prima si arriva a quota quaranta e meglio è, dopodiché possiamo anche provare a divertirci". E a proposito dei tre punti, Cannavò evidenzia che "vincere aiuta a vincere, anche con il Pescara lo abbiamo visto. Loro hanno tenuto il pallino del gioco, sono una squadra fortissima, ma noi abbiamo fatto la nostra partita e abbiamo lottato per arrivare al risultato finale, alla vittoria".

d. e.

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