Il derby tra Cesena e Modena finisce in parità

I gialli vanno in vantaggio al ’Manuzzi’, primi lampi di Caso. Ma un errore clamoros di Di Pardo cambia tutto. Poi la grande reazione

di ALESSANDRO TRONCONE
13 settembre 2024
Un momento della partita tra Cesena e Modena (foto Fiocchi)

Un momento della partita tra Cesena e Modena (foto Fiocchi)

Cesena, 13 settembre 2024 – Se guardare il bicchiere mezzo o mezzo vuoto, solo il tempo ce lo suggerirà. La verità, momentanea, è che il Modena è diviso in due. L’attacco non ha bisogno di nulla, il resto sì, eccome. Difendendo così, senza girarci troppo intorno, si va da poche parti. Ma, è altrettanto evidente, la squadra è ancora in rodaggio.

Nei primi venti minuti sembrano due formazioni molto attente, fin troppo. Si vede poco. Il Cesena mette le ali ma senza azzardare, il Modena non rischia nulla e qualcosa inizia a scaldare lì davanti, senza esagerare. Tempo necessario ad ingranare. Tant’è che dalla metà del primo tempo i canarini diventano padroni del campo.

Mai si era visto un Cesena così imbrigliato in casa, il filtro di Gerli su Berti funziona e la determinazione dei due centrali costringe Shpendi a giocare ad almeno cinquanta metri dalla porta di Gagno. In fase di possesso, però, è evidente che Santoro e Gerli viaggino su binari troppo simili, pestando i piedi del compagno più di una volta e Bisoli porrà rimedio nella ripresa. L’ottima fase del Modena si concretizza con il vantaggio firmato Pedro Mendes al 29’. L’asse Palumbo-Caso (come vi abbiamo spiegato in settimana, tatticamente) funziona: lancio del 10 sulla sinistra per l’ex Frosinone, cross basso sul primo palo per il tocco del portoghese e tutto sembra molto bello. Già, sembra. Perché incomprensibilmente (avverbio da sottolineare mille volte) arriva l’ormai puntuale corto circuito nella difesa di Bisoli e il Cesena ribalta tutto.

Prima il tiro da fuori di Bastoni all’angolo, al termine di un’azione sulla quale Cotali e Santoro lasciano enorme spazio alla sortita di Adamo sulla destra. E poi l’ingenuità di Di Pardo che allarga il braccio sul cross dalla sinistra di Donnarumma sul quale il Var deve correggere il direttore di gara che aveva concesso punizione da fuori area. Shpendi realizza. Bisoli comprende e nell’intervallo passa al 4-2-3-1 con l’inserimento di Abiuso e Idrissi.

Il Modena, di nuovo, trova un momento d’oro per copertura del campo e dominio, la capocciata di Zaro per il 2-2 lo testimonia. Questa squadra, però, ha il difetto di non riuscire a godersi la supremazia. Al 65’, da un buco lasciato in mezzo al campo, Caldara è costretto all’entrataccia su Berti a centrocampo, dapprima da giallo per l’arbitro e poi da rosso diretto per il Var. Sofferenza ovvia, anche se il Cesena non crea tantissimo. Anzi, l’occasionissima per il colpaccio ce l’ha Abiuso a cinque dal termine, a tu per tu con Pisseri. Come a Terni, lo scorso aprile, il giovane fallisce. Rimpianti enormi. In questo Modena ci sono ancora luci e ombre.

Il tabellino

Cesena 2

Modena 2

CESENA (3-4-2-1): Pisseri; Ciofi, Mangraviti, Curto; Adamo (78’ Ceesay), Bastoni (88’ Chiarello), Calò, Donnarumma (88’ Celia); Berti (67’ Kargbo), Antonucci; Shpendi (78’ Van Hooijdonk). A disp.: Klinsmann, Mendicino, Celia, Prestia, Piacentini, Wade, Francesconi, Pieraccini. All.: Mignani

MODENA (4-3-2-1): Gagno; Di Pardo, Zaro, Caldara, Cotali (46’ Idrissi); Battistella, Gerli, Santoro (46’ Abiuso); Palumbo, Caso (63’ Bozhanaj (88’ Cauz)); Pedro Mendes (67’ Pergreffi). A disp.: Sassi, Beyuku, Magnino, Duca, Gliozzi, Dellavalle, Defrel. All.: Bisoli

Arbitro: Monaldi di Macerata

Reti: 29’ Pedro Mendes, 40’ Bastoni, 46 p.t. Shpendi (rig.), 55’ Zaro

Ammoniti: Shpendi, Cotali, Palumbo Espulsi: Caldara al 65’ Angoli: 3 a 4.

Recupero: 2’ p.t., 5’ s.t. Spettatori: 13.974, incasso di 163.912,23 euro.

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