Il Sudtirol chiama, il Cesena risponde. Tavsan in stato di grazia regala il pareggio
Tanto possesso palla, poche emozioni: altoatesini avanti con Pyythia, nella ripresa il gran destro sotto l’incrocio dell’attaccante bianconero

Tavsan al tiro sul gran gol sotto l’incrocio sul corner di Antonucci (Foto Luigi Rega Cesena Fc)
Bolzano, 5 aprile 2025 – Un punto per uno non fa male a nessuno. Muove la classifica di entrambe al termine di una partita per lunghi tratti soporifera, specchio fedele del credo dei due allenatori. Il Sudtirol detesta i fronzoli, pratica un calcio concreto, sostanzialmente palla avanti e pedalare, cercando di ottenere il massimo rischiando meno possibile.
Il Cesena di Mignani invece ama il fraseggio e la fitta rete di passaggi, cercando di stanare l’avversario per pungere con puntate improvvise. Al termine del match saranno 530 i passaggi romagnoli contro i 113 dei padroni di casa per un possesso palla palesemente bianconero (76 contro 24 percento). Al di là delle statistiche, la partita del Druso ha mostrato chiaramente quali siano le due filosofie dei tecnici e i rispettivi obiettivi: col calcio sparagnino ma concreto Castori sta portando in salvo il Sudtirol dopo averlo rilevato praticamente retrocesso; Mignani continua la sua corsa verso la salvezza con largo anticipo, la sberla subita dalla Juve Stabia è dimenticata.
Nel Cesena manca Russo, infortunato, davanti gioca Tavsan sempre più efficace a prescindere dallo splendido gol realizzato (quarto in campionato), in mezzo si rivede Saric. Stavolta l’approccio romagnolo è di sostanza, tanto possesso palla, seppur sterile.
Gli altoatesini lasciano fare, stanno rintanati dietro, compatti, con Pietrangeli perno difensivo che toglie l’ossigeno a Shpendi e spazza senza fronzoli ogni pallone che capita a tiro. Il match è bloccato, i portieri non corrono rischi, solo al 19’ Shpendi è anticipato da Veseli a un metro dalla porta su cross da destra, prolungato da Mangraviti.
Nessun sussulto fino al 27’ quando il Sudtirol passa. Nell’unica maniera possibile, palla lunga da Pyythia verso Odogwu che entra in area, evita
Klinsmann in uscita e tocca verso l’accorrente finlandese che insacca in scivolata anticipando l’intervento alla disperata di Mangraviti. E’ l’unico tiro nello specchio di porta del Sudtirol e tale resterà per tutto l’incontro.
Si va all’intervallo col Cesena sotto nonostante un clamoroso e sterile possesso palla. Per fortuna Tavsan ricorda le parole dolci usate da Mignani alla vigilia quando lo sprona a mettere a disposizione della squadra le sue ottime qualità tecniche e saluta l’arrivo degli ultras con un gioiello, destro all’incrocio dal limite dell’area e pareggio in tasca. A dire il vero il Sudtirol confeziona la sua azione da gol più clamorosa al 25’ st, contropiede in due contro un bianconero, Ciofi respinge Casiraghi e Davi da due metri calcia maldestramente in fallo laterale. A fine partita Castori viene omaggiato dallo spicchio bianconero che comprende anche gli ultras, protagonisti di una trasferta impegnativa con tanto di foratura di uno pneumatico del pullman.
Il tabellino
SUDTIROL 1
CESENA 1
SUDTIROL (3-5-2): Adamonis; El Kaouakibi (8’ st Giorgini), Pietrangeli, Veseli; Molina, Praszelik, Kofler (33’ st Tait), Pyythia, (17’ st Casiraghi), Barreca (17’ st Davi); Rover (17’ st Gori), Odogwu. A disp.: Poluzzi, Masiello, Martini, F. Davi, Belardinelli, Ceppitelli, Vergani. All.: Castori.
CESENA (3-4-2-1): Klinsmann; Ciofi, Prestia, Mangraviti; Adamo (33’ st Donnarumma), Calò (10’ st Antonucci), Francesconi, Celia (1’ st Ceesay); Tavsan (44’ st Bastoni), Saric (33’ st Mendicino); Shpendi. A disp.: Pisseri, Siano, Piacentini, Pieraccini, Berti, La Gumina, Coveri. All. Mignani.
Arbitro: Pezzuto di Lecce.
Reti: 27’ pt Pyythia, 14’ st Tavsan.
Note: spettatori 5.000 circa. Ammoniti: Celia, Shpendi, El Kaouakibi, Molina, Francesconi, Davi. Angoli: 2-5. Recuperi: 2’ pt 4’ st.
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