L'Inter passa a Monaco di Baviera: Bayern ko 1-2. L'urlo di Frattesi allo scadere
I nerazzurri espugnano la Germania, prima Lautaro, poi la risposta di Muller a cinque dalla fine ma Frattesi regala il successo in zona novantesimo: è festa Inter in Champions League

Davide Frattesi stende il Bayern nel finale
Monaco di Baviera, 8 aprile 2025 - L'Inter espugna Monaco di Baviera un'altra volta. Partita al cardiopalma, proprio da pazza Inter, giocata bene per oltre un'ora e con l'iniziale vantaggio di Lautaro, poi il Bayern è uscito di prepotenza, creando tanto e facendo soffrire i nerazzurri fino al pari di Muller all'85, ma i tedeschi non hanno fatto i conti con Frattesi e il suo classico inserimento da dietro per il sacco completo a due dalla fine. C'è stato tutto nella partita dell'Inter, gioco corale e manovra, ma anche difesa strenua contro una squadra forte nonostante le assenze. E' solo il primo tempo, ma il morale nerazzurro sarà alto. Tra sette giorni il ritorno a San Siro con un piccolo vantaggio.
Lautaro di esterno destro
Inzaghi deve rinunciare a Dimarco, gioca Augusto, in mezzo recupera Calhanoglu e dietro c’è Bastoni, che era in dubbio, davanti la Thu-La. Kompany ritrova Goretzka in coppia con Kimmich, mentre in attacco Sane, Guerreiro e Olise a sostegno di Kane. Il Bayern prova a partire aggressivo, con pressing e intensità, ma l’Inter regge il palcoscenico e palleggia con buona personalità. Le marcature sono comunque asfissianti e risalire il campo non è facile e Olise crea la prima occasione della partita con un sinistro velenoso che Lautaro sporca di quel che basta per mandarlo sul fondo. I nerazzurri rispondono con una buona azione al 12’, orchestrata da Lautaro, che si conclude con la botta dal limite di Calhanoglu che la difesa mura in extremis. I bavaresi pressano a pieno regime e rubano un paio di palloni interessanti sulla trequarti e Olise scarica un altro sinistro, stavolta centrale e Sommer ha vita facile. Meglio il Bayern nella fase centrale, quando l’Inter diventa più imprecisa in manovra e le perse aumentano, così Guerreiro si ritrova la palla buona in profondità: diagonale destro e parata in due tempi di Sommer. I padroni di casa iniziano a sfondare, soprattutto sul lato destro e Olise, per la terza volta, conclude a rete trovando la terza parata del portiere nerazzurro. L’Inter rischia grosso al 26’ con un regalo di Pavard, che cestina un recupero di Bastoni, così Olise semina il panico e poi lascia a Kane che sbaglia clamorosamente il destro ravvicinato mandando la palla sul palo esterno. Al 30’, con coraggio, i nerazzurri costruiscono una bella manovra da dietro con Barella abile a innescare Bastoni tra le linee, poi palla larga per Carlos Augusto ma il sinistro è sull’esterno della rete. Poco dopo Barella ha una visione celestiale per Lautaro, che in uno contro uno non riesce a liberarsi di Kim per battere a rete: potenziale occasionissima. Il numero dieci si riscatta prontamente al 38’. L’Inter organizza un’altra azione spettacolare, partendo da sinistra con Bastoni, bravo a saltare Olise e creare superiorità, poi Augusto in profondità e cross per Thuram, a seguire sponda per l’esterno destro di Lautaro che la mette nel sette: 0-1 e boato nel settore ospiti. Nel finale di tempo i nerazzurri trovano altri spazi in contropiede, ma il risultato resta così e all’intervallo è vantaggio ospite.
Muller impatta, ma Frattesi zittisce Monaco di Baviera
Il Bayern approccia la ripresa come il primo tempo, cioè aggredendo e assumendosi il rischio di uno contro uno difensivi, dove l’Inter potrebbe sfruttare spazio in campo aperto; e lo fa. Su una punizione dalla trequarti per i nerazzurri Calhanoglu ha una bella visione per Lautaro, che invece di concludere di sinistro sceglie di far sfilare la palla consentendo il recupero di Goretzka. I bavaresi proseguono sbilanciati in avanti e l’Inter riparte ancora lanciando poco dopo Thuram in fascia sinistra, peccato che il cross per Lautaro al centro sia totalmente sballato. Gli ospiti sfondano con continuità e al 55’ Thuram pesca bene il capitano, stavolta pronto a calciare di destro: Urbig respinge. Ottima Inter, con ritmo e intensità, pur nella lotta contro una squadra feroce come il Bayern contro cui non puoi pensare di non concedere qualche chance. La squadra di Kompany si fa vedere al 62’ con un cross perfetto di Laimer per la zuccata di Stanisic: palla alta. Al 65’ il Bayern cerca di produrre lo sforzo maggiore e sfiora il pari con un sinistro di Guerreiro dal limite dell’area che fa letteralmente la barba alla traversa. Forcing bavarese con l’Inter rintanata dietro, anche un po’ stanca e col fiato corto, così Inzaghi ordina i primi cambi in zona settantesimo con il dinamismo di Frattesi al posto di Mkhitaryan, mentre Kompany va con Gnabry, Muller e Boey per tentare il tutto per tutto. Gli interisti stringono i denti e tengono duro, con sofferenza, ma anche con più ordine difensivo possibile per precludere la via dell’area al Bayern, che è tutto proiettato in avanti. I padroni di casa accerchiano gli ospiti e subito Gnabry spara un sinistro sull’esterno della rete, nel mentre ci sono i crampi di Darmian e tocca a Bisseck per il serrate finale. Brivido all’80’. L’Inter sbaglia una uscita difensiva in pressione, così si apre un varco a sinistra dove si infila il Bayern che smarca Kane: destraccio sul fondo da buona posizione. Un minuto dopo l’Inter chiude il muro, soffrendo, sulla stoccata ravvicinata di Muller che è deviata davanti alla porta da un sontuoso Bastoni. Ma la resistenza crolla a cinque dalla fine. I tedeschi accerchiano, vanno da una parte e dall'altra e alla fine, sul cross di Laimer, sbuca il solito Muller sul secondo palo: 1-1. I nerazzurri traballano anche nel finale e Sommer deve salvare un destro di Kane in due tempi, ma a due dal novantesimo la squadra di Inzaghi riesce a ripartire in tre passaggi e Augusto mette il cross teso per l'inserimento di Frattesi: 1-2 e gioia degli interisti. Il Bayern si riversa in avanti ma le ultime due palle in the box sono salvate dall'Inter, prima da Acerbi su Kane e dopo da Sommer in uscita. L'Inter sbanca Monaco di Baviera e si prende un piccolo-grande vantaggio per il ritorno.
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