Champions League, il PSV batte 3-1 la Juventus ai supplementari: bianconeri eliminati

Gli olandesi ribaltano l'1-2 subito a Torino con le reti di Perisic, Saibari e Flamingo. Inutile il momentaneo pari di Weah

di MATTEO AIROLDI
19 febbraio 2025
Juventus eliminata dalla Champions League

Juventus eliminata dalla Champions League

Eindhoven (Paesi Bassi), 19 febbraio 2025 – Dopo Atalanta e Milan, saluta la Champions League anche la Juventus, spegnendo in maniera forse definitiva le speranze dell’Italia di strappare un quinto posto nella massima competizione europea per club il prossimo anno. È ancora l’Olanda a rivelarsi fatale per i colori italiani: dopo il Feyenoord, che ieri ha estromesso dalla corsa agli ottavi il Milan, si è assicurato un posto tra le prime sedici squadre della Champions anche il PSV Eindhoven che ha saputo ribaltare il 2-1 subito a Torino sconfiggendo 3-1 i bianconeri al termine dei tempi supplementari. La partita è notevolmente salita di ritmi e colpi a inizio ripresa quando il PSV ha fatto valere la sua maggior freschezza atletica, sbloccando il risultato grazie all’ex Inter Perisic, imbeccato da uno scatenato Lang. Dieci minuti più tardi Weah ha dato alla Juve l’illusione di poter riaprire i giochi ma il PSV non si è scomposto e ha continuato a macinare gioco reinserendo la freccia del sorpasso al 74’ con il gol di Saibari e ha completato la sua opera con la rete di Flamingo nel primo supplementare. Messa con le spalle al muro, la Juve ha provato a reagire di nervi colpendo un palo con Vlahovic in chiusura del primo supplementare ma non è più riuscita a riagguantare la qualificazione.  

Le scelte di Motta e Bosz

Thiago Motta conferma l’ormai collaudato 4-2-3-1 e, nella linea a quattro di difesa davanti a Di Gregorio, fa partire dal 1’ i neoarrivati Veiga (al centro) e Kelly (sulla sinistra) con l’altro centrale Gatti e Weah schierato sulla corsia di destra. A formare il tandem in mediana con compiti di interdizione e impostazione ci sono Locatelli e Koopmeiners, mentre Conceiçao, McKennie e Nico Gonzalez agiscono sulla trequarti, alle spalle della punta che è Kolo Muani, ancora preferito a Vlahovic visto l’ottimo impatto in bianconero. L’allenatore del PSV Eindhoven, Bosz, è invece costretto a fare i conti con diverse assenze pesanti e punta sul 4-3-3: a difendere i pali della porta olandese c’è Benitez, che ha davanti a sé Ledezma, Flamingo, Boscagli e Mauro Júnior. All’ex Bologna Schouten, Veerman e Saibari spettanio i compiti di presidio del centrocampo, mentre l’ex Inter Perisic, De Jong e Lang vanno a formare il tridente d’attacco.

Primo tempo

Costretto a recuperare lo svantaggio, il PSV prova a partire con le marce alte, impostando ritmi di gara sostenuti e portando grande pressione sulla Juventus che dopo appena 10’ perde per un problema di natura muscolare (al polpaccio) Renato Veiga e lo sostituisce con Cambiaso scalando Kelly al centro, al fianco di Gatti. Gli olandesi spingono e al 18’ fanno suonare un primo campanello d’allarme dalle parti di Di Gregorio con i tentativi ravvicinati di Lang e Perisic che però non arrivano al bersaglio. La Juve rintuzza gli attacchi e con il passare dei minuti guadagna metri creando la sua prima occasione con Cambiaso che attorno alla mezz’ora chiama in causa Benìtez che si fa trovare pronto. L’esterno bianconero arriva però anche ad un passo dall’autorete quando tenta di addomesticare di petto un pallone che Di Gregorio prende di fatto sulla linea, ma la Juventus riesce a non scomporsi e al 34’ va di nuovo vicina al gol con Kolo Muani che viene pescato in profondità nel cuore dell’area ma al tempo stesso anticipato provvidenzialmente da un avversario al momento della conclusione a tu per tu con il portiere avversario. Il PSV ammortizza la fiammata bianconera e replica chiudendo il primo tempo in crescendo, grazie soprattutto alle ripartenze di Lang che in pieno recupero tenta la conclusione da buona posizione, la quale viene però ribattuta con prontezza dalla retroguardia degli uomini di Thiago Motta.

Secondo tempo

Dopo l’intervallo, la gara si riaccende, ripartendo a ritmi altissimi e con continui cambi di fronte: al tentativo un po’ debole di Perisic, la Juve replica con la conclusione potente ma centrale di Kolo Muani. Bastano però altri due minuti all’ex Inter per farsi perdonare con il gol dell’1-0 olandese: con un suggerimento perfetto, Lang pesca il croato in area che stoppa alla perfezione il pallone lo insacca con un millimetrico diagonale destro a fil di palo. Il vantaggio galvanizza la formazione di Bosz che alza ulteriormente i giri del motore e sfiora il raddoppio prima con un tiro sul secondo palo di uno scatenato Lang e poi con un colpo di testa di De Jong intercettato sulla linea da un difensore bianconero. La Juventus sembra all’angolo, ma al 62’ estrae il coniglio dal cilindro grazie a Weah che sugli sviluppi di un calcio di punizione fa partire una staffilata che si incastona nell’angolino per l’1-1 che viene convalidato dopo un attento check al VAR che scagiona Kelly, considerato in posizione di fuorigioco non attivo sconfessando la precedente segnalazione dell’assistente di linea. Con i bianconeri tornati avanti avanti nel doppio confronto, Bosz toglie l’ex Bologna Schouten – già ammonito – e inserisce Til passando al modulo con due trequartisti. Il PSV reagisce e appena un minuto più tardi, al 74’, passa nuovamente in vantaggio grazie a Saibari che nel cuore dell’area piccola riceve la spizzata di De Jong e fredda Di Gregorio. Incassato il gol è Thiago Motta a rimescolare le carte con un triplo cambio: fuori Koopmeiners, Conceiçao e Locatelli, sostituiti da Savona, Yldiz e Thuram. Nonostante i cambi, è il PSV a spingere con maggiore convinzione nello scampolo conclusivo del secondo tempo, ma – nonostante l’apnea – il castello difensivo della Juventus, che getta nella mischia anche Vlahovic, regge e la gara finisce ai supplementari.

Tempi supplementari

Dall’inizio del primo tempo supplementare, Thiago Motta decide di giocarsi il tutto per tutto inserendo anche Mangula per Cambiaso e schierando la sua Juventus con ben quattro giocatori offensivi. Il canovaccio di gara non sembra però variare perché non si arresta l’arrembaggio del PSV che al 92’ va vicino al 3-1 con Saibari che viene chiuso dall’intervento provvidenziale di Di Gregorio. Il portiere bianconero, però, non può nulla quando al 98’ Flamingo ribadisce in rete una sua respinta sulla deviazione involontaria di Gatti verso la propria porta. Il centrocampista marocchino si scatena e pochi istanti più tardi fallisce il colpo del ko. Un errore che il PSV rischia di pagare a carissimo prezzo perché sul ribaltamento di fronte è la Juventus ad arrivare a pochi centimetri dal gol con Vlahovic che, imbeccato da Mbangula, scheggia il palo. Una giocata che scatena la reazione grintosa della Juventus che, nel quarto d’ora finale, guadagna preziosi metri di campo ritrova vigore alla ricerca di un gol che porterebbe il match ai calci di rigore. Rete che però non arriva perché, nonostante gli sforzi bianconeri, i padroni di casa riescono a tenersi stretti con le unghie e con i denti il 3-1 che vale gli ottavi, sfiorando addirittura il poker con Til che al 119’ si fa ipnotizzare da uno strepitoso Di Gregorio. Il tabellino: PSV Eindhoven (4-3-3): Benítez; Ledezma (dal 78’ Malacia), Flamingo, Boscagli (dal 105’ Obispo), Mauro Júnior; Veerman (dal 115’ Driouech), Saibari, Schouten (dal 72’ Til); Perisic (dall’85’ Bakayoko), De Jong, Lang (dal 115’ Nagalo). All.Bosz. Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Weah, Gatti, Veiga (dal 12’ Cambiaso e dal 90’ Mbangula), Kelly; Locatelli (dal 78’ Thuram), Koopmeiners (dal 78’ Savona); Conceiçao (dal 78’ Yldiz), McKennie, Nico Gonzalez; Kolo Muani (dall’89’ Vlahovic). All. Thiago Motta. Marcatori: Perisic (PSV 53’), Weah (Juv. 62’), Saibari (PSV 74’), Flamingo (PSV 98’). Note – Ammonizioni: Schouten, Gatti, Savona, Yldiz.

 

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