Tutto facile per l’Inter, Stella Rossa battuta 4-0. Primo gol in nerazzurro per Taremi

I nerazzurri battono nettamente i serbi e portano a casa una buona differenza reti: sugli scudi Arnautovic, primo gol nerazzurro di Taremi

di MANUEL MINGUZZI -
1 ottobre 2024
S11G

Inter vs Stella Rossa nella foto Lautaro Martinez (Inter) esultanza dopo il gol del 3 a 0 Milano 01-10-2024 Stadio Giuseppe Meazza - San Siro UEFA Champions League fase a girone unico - 2a giornata foto Roberto Garavaglia/Agenzia Aldo Liverani sas/AGENZIA ALDO LIVERANI SAS

Milano, 1 ottobre 2024 – Doveva essere partita da differenza reti e così è stato. L’Inter ha vinto e convinto con la Stella Rossa, mettendo a referto una vittoria consistente anche per il differenziale che in classifica, nell’ottica dei primi otto posti, potrebbe contare. Un successo netto e meritato, aperto dalla marcatura di Calhanoglu su punizione nel primo tempo e cementata nella ripresa da Arnautovic, tra i migliori, Lautaro e Taremi, in gol su rigore gentilmente offerto dal capitano. I nerazzurri hanno alternato momenti di buon calcio ad altri meno, ma nel complesso la prestazione, con diverse riserve in campo, è stata buona. Tre punti importanti per l’Inter che dunque tiene la scia delle migliori, goleade di Dortmund, Barcellona e City, e dà continuità dopo la vittoria di Udine. Ora l’ostico match contro il Toro di Vanoli.  

Subito Calha

Ampio turnover per Inzaghi che lancia a sorpresa Arnautovic e Taremi, rifiatano anche Darmian e Dimarco, giocano Carlos Augusto e Dumfries, mentre in mezzo spazio a Zielinski e non a Frattesi. Nella Stella Rossa Silas, Maksimovic e Olayinka a supporto di Ndiaye. Prova subito a partire forte l’Inter con possesso e riaggressione immediata a schiacciare i serbi nella propria metà campo, e i nerazzurri vanno immediatamente in gol dopo tre minuti quando sulla punizione di Zielinski sbuca Arnautovic a centro area, ma è offside. La squadra di Inzaghi deve ancora affinare l’intesa tra Taremi e Arna, perché i due si cercano ma alcuni sincronismi non sono ancora diventati automatici. Infatti l’Inter la sblocca su punizione all’11’, sfruttando una bella rubata di Mkhitaryan che ruba a Elsnik al limite dell’area: va Calhanoglu che trova la parabola giusta per battere Glazer. Boato a San Siro. I nerazzurri continuano a pressare in avanti per riconquistare subito palla e la squadra è corta in un fazzoletto e impedisce alla Stella Rossa di giocare con pulizia dal basso; bella intensità. Unico rischio su un errore di Zielinski in ripartenza che spalanca il sinistro di Maksimovic dai 25 metri: palla alta. Dalla parte opposta arriva un altro gol, stavolta il dialogo tra Taremi e Arnautovic sembra quello giusto ma l’austriaco non aggancia così arriva Dumfries per il gol di testa in inserimento. Ancora fuorigioco. Domina l’Inter e arriva una occasionissima quando Arnautovic smarca Mkhitaryan in area, uscita provvidenziale di Glazer a salvare il passivo. Si fa vedere al 28’ la Stella Rossa, sempre con Maksimovic che crea superiorità a centrocampo saltando Bastoni, poi sinistro di esterno collo che non prende il giro giusto e sibila a lato non di molto. Passata la paura l’Inter riprende a macinare gioco in avanti, anche non disdegnando le conclusioni da fuori, ci provano sia Pavard che Zielinski ma senza precisione. Un difetto dei nerazzurri nel primo tempo è quello di non trovare il secondo, soprattutto quando Taremi mette in porta Arnautovic che sceglie un dribbling in più invece di tirare, e poco dopo tocca a Mkhitaryan sparare alto da buona posizione. A forza di sprecare si rischia il pari, che quasi sopraggiunge al 42’ sull’incursione di Silas dopo errore in fase di possesso: Sommer è attento. All’intervallo il risultato è di 1-0 per l’Inter.  

Taremi primo gol

La squadra di Inzaghi parte sotto ritmo nella ripresa e la Stella Rossa dà l’impressione di essere entrata con ben altro spirito, infatti si percepisce una certa fatica dei nerazzurri sia sulle seconde palle sia sui contrasti sia sul possesso palla, che è meno fluido rispetto a prima. Col passare dei minuti le cose sembrano migliorare, ma la Stella Rossa si compatta bene e riparte comunque in contropiede con la gamba e la velocità dei suoi avanti, tenendo il risultato in equilibrio e Inzaghi in apprensione. Squillo nerazzurro al 58’ con un bel cross di Zielinski per l’inserimento di Mkhitaryan ma l’esterno destro in scivolata si spegne a lato. Si sveglia l’Inter che trova, finalmente, il secondo. Taremi ruba una bella palla sui sedici metri, poi assist al bacio per Arnautovic che sigla il più facile dei gol: 2-0 al 59’. Si scompone la Stella Rossa che rischia subito di subire il terzo, stavolta il diagonale di Arnautovic è deviato di piede da Glazer. Ora partita in discesa, a comandare c’è l’armeno Mkhitaryan che disegna calcio e spalanca la ripartenza che mette Carlos Augusto in porta: c’è ancora Glazer. Si poteva fare meglio, la differenza reti conta. Inzaghi va i con classici cambi al 60’, dentro Acerbi, Lautaro e Frattesi per De Vrij, Arnautovic e Mkhitaryan, la Stella Rossa risponde con Ilic, Duarte e Radonjic per cercare di riaprire i giochi di un match che appare indirizzato. Ogni discorso si chiude al 71’, sempre con un errore in disimpegno dell’Inter, così Taremi stavolta mette in porta Lautaro: tris. Ora sì che la differenza reti è migliore, ma si può ancora segnare considerando che dagli altri campi arrivano goleade. Sbandano i serbi che crollano verticalmente e Drkusic stende inopinatamente in area Lautaro, rigore. Il capitano lascia palla a Taremi che così sigla il suo primo gol con la maglia dell’Inter: poker. L’Inter può accontentarsi, mentre i serbi cercano di non prendere fino in fondo l’imbarcata e gli ultimi minuti sono di garbage time, anche se Ilic ha una buona occasione di destro ma la manda sull’esterno della rete. E’ l’ultima mezza emozione della partita, vinta con merito dall’Inter e con turnover per gestire la settimana da triplo impegno. Sono arrivati anche tanti gol. Missione compiuta. Ora il Torino sabato, mentre il prossimo impegno di Champions sarà il 23 ottobre in trasferta contro lo Young Boys.

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