Milan, Conceiçao: "La faccia per questa eliminazione la metto io. C'è rabbia e delusione"
Ibrahimovic: "Ci è mancata maturità. Dobbiamo restare uniti e pensare al campionato"

Conceiçao (ANSA)
Milano, 18 febbraio 2025 – Il Milan saluta la Champions League tra la delusione del pubblico di San Siro: dopo lo 0-1 patito in Olanda nel match d’andata dei playoff, infatti, i rossoneri sono stati riacciuffati sull’1-1 Dal Feyenoord che ha così staccato il pass per gli ottavi di finale. Un’eliminazione indiscutibilmente viziata dall’espulsione a inizio ripresa di Theo Hernandez che, già ammonito per una trattenuta su avversario, ha rimediato il secondo giallo lasciando i suoi in dieci. Rimasto in inferiorità numerica, il Milan – che aveva colpito dopo appena 40” con l’ex di serata Gimenez e aveva creato altre occasioni per raddoppiare nei primi 45’ (palo colpito dallo stesso Hernandez) – ha perso completamente lucidità, lasciando campo al Feyenoord che al 73’ ha pareggiato i conti con il neoentrato Carranza e ha poi difeso questo preziosissimo risultato al cospetto di un Milan che non è più riuscito a pungere. Rabbia e delusione cocente per questa eliminazione clamorosa sono i sentimenti prevalenti in casa rossonera dopo il triplice fischio finale di Marciniak, come ha sottolineato anche il tecnico rossonero Sergio Conceiçao ai microfoni di Sky: “La delusione è grande. Siamo tutti arrabbiati perché sapevamo di essere più forti. Abbiamo sbagliato qualcosa in più a Rotterdam e abbiamo preparato questa gara per vincerla. Abbiamo sbagliato più volte il raddoppio e loro non sembravano in grado di colpirci. Abbiamo anche noi delle colpe e adesso dobbiamo pensare al campionato e alla Coppa Italia. Dobbiamo lavorare di più per diventare più forti. Se guardiamo questa partita e quella con la Dinamo, abbiamo giocato parecchio tempo in inferiorità numerica. L’episodio di Theo ha cambiato la partita. Il loro unico tiro in porta è stato quello del gol”. Ancora sull’espulsione di Theo: “Per questa che considero una sconfitta la faccia ce la metto io, non Theo. Anche con negli ultimi anni al Porto ho fatto tanti errori. Anche i miei giocatori li fanno ma la faccia la metto io. Theo lo conosco da tempo e so che può fare molto di più ma anche io posso farlo”. Sul cambio di Gimenez che ha lasciato la squadra senza prime punte: “Una decisione mia. È arrivato una settimana fa e aveva un piccolo problema. Ha giocato rischiando di farsi più male. In quel momento, in dieci, volevo ripartire. Sono scelte mie e se alla fine non porto risultati sono io che faccio le valigie e vado via”. Sulla stessa lunghezza d’onda le parole di Zlatan Ibrahimovic: “Siamo delusi e arrabbiati. Ci è mancata maturità. Vincevamo 1-0 e abbiamo continuato a giocare. Sul secondo giallo dato a Theo l’arbitro è stato molto duro. Poteva almeno dargli un avvertimento prima, in una gara così. È un episodio che ha cambiato la partita. Adesso dobbiamo cercare di rimanere un gruppo unito e pensare al campionato. Soffriremo questa notte e da domani ci prepareremo per raggiungere il prossimo. Potevamo fare molto di più nei 180’. Con maggiore fortuna oggi avremmo potuto segnare il 2-0, ma poi la partita è cambiata”. Sulla simulazione di Hernandez: “Non penso faccia l’attore. Fa il suo gioco tentando di dare il più possibile. Sono cose che succedono in campo non è che lo cerchi appositamente”.
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