Thuram e Calhanoglu, l'Inter batte il Feyenoord 2-1 e vola ai quarti di Champions contro il Bayern
Nessun problema per l'Inter a San Siro, il Feyenoord cede 2-1 e ai quarti c'è il Bayern Monaco. In gol Thuram e Calhanoglu

Hakan Calhanoglu esulta dopo aver realizzato il gol del 2 a 1 su rigore
Milano, 11 marzo 2025 – Missione compiuta. L'Inter prosegue il suo cammino in Champions League si qualifica ai quarti di finale vincendo anche la sfida di ritorno contro il Feyenoord. Dopo lo zero a due dell'andata, la squadra di Inzaghi si è imposta anche a San Siro per due a uno grazie alle reti di Thuram in apertura e al rigore di Calhanoglu nella ripresa, nel mezzo il momentaneo pari, sempre dal dischetto, di Moder. Buona prova per l'Inter che amministrato bene il vantaggio accumulato in Olanda e portato a termine una partita concreta e intensa, con possibilità di arrotondare il bottino. Inzaghi ha anche gestito le risorse lasciando fuori Barella e Lautaro e concedendo riposo negli ultimi venti minuti a Thuram, ma sono da valutare le condizioni di Frattesi uscito per un problema muscolare. Ai quarti, ora, ci sarà il Bayern Monaco che ha eliminato il Leverkusen.
Apre Thuram, poi rigore di Moder
Inzaghi conferma le indiscrezioni della vigilia e lancia Taremi in coppia con Thuram, sulle fasce Augusto e Dumfries, perno centrale Calhanoglu. Feyenoord con Ueda centravanti supportato da Moussa e Sliti. Gli ospiti provano a partire con aggressività, ma così facendo si espongono alla qualità nerazzurra che porta subito alla prima occasione dopo pochi minuti, con il sinistro di Mkhitaryan che per poco non coglie impreparato Wellenreuther. Gli olandesi sono scesi a Milano con personalità e pressing alto e su una recuperata offensiva Sliti arriva al tiro dai 20 metri: centrale. Così facendo, però, il Feyenoord concede spazio dietro dove l’Inter banchetta e infatti Thuram, con la classica azione a rientrare e siluro a giro, apre il tabellino dei marcatori al 8’: 1-0 e boato di San Siro. La squadra di Van Persie continua a essere propositiva e prova subito a pareggiare poco dopo con Bueno, il cui sinistro è murato davanti a Sommer, segno di un Feyenoord ancora vivo. I nerazzurri continuano ad avere spazio in contropiede: Calhanoglu orchestra e conduce per Thuram, poi assist per Taremi che da buona posizione si fa ipnotizzare da Wellenreuther. Gli olandesi non cambiano tattica, attaccano e rischiano con l’Inter che mostra qualche crepa difensiva soprattutto a sinistra, ma ancora una volta Bueno viene murato sul più bello. A metà primo tempo esce anche il possesso nerazzurro, con buone trame ma senza una rifinitura di qualità per il raddoppio, così è sempre il solito Bueno a scaldare le mani a Sommer con un sinistro da lontano. Calano un po’ i ritmi nei minuti finali di prima frazione, l’Inter può controllare intensità, minuto e punteggio, mentre il Feyenoord, anche se ha riposato nel weekend di Eredivisie, non ha il guizzo giusto per riaprire i conti di una qualificazione compromessa. Serve un errore, e lo commette Calhanoglu che interviene improvvidamente su Moder in area di rigore, pestando il piede dell’attaccante del Feyenoord che porta il Var a richiamare l’arbitro all’on field review: penalty. Sul dischetto va proprio Moder che pareggia i conti al 42’. All’intervallo il risultato è di uno a uno e il Feyenoord sente ancora la possibilità di poter tornare in corsa.
Calhanoglu la chiude
La ripresa si apre invece con una occasione Inter. Lunga azione insistita da una parte all’altra fino a che non si crea un varco che libera il destro di Thuram di poco alto. Il Feyenoord, poi, si fa male da solo con Moder, che sbaglia un controllo nella propria area su cui si avventa Taremi: contatto tra le gambe e rigore. Dagli undici metri tocca a Calhanoglu che sigla il tris e ristabilisce le distanze. Gli olandesi si gettano immediatamente in avanti, ma si espongono al contropiede e i rischi dalle parti di Wellenreuther aumentano. L’Inter, dal canto suo, non deve esagerare nelle proiezioni offensive per evitare di prestare il fianco alla squadra di Van Persie, che non esce di partita e trova un destro pericoloso dal limite di Moder che sorvola sopra la traversa. Come di consueto, Inzaghi inizia a cambiare attorno all’ora di gioco e tocca a Bastoni e Asllani per Calhanoglu e Carlos Augusto. L’albanese, appena entrato, sfiora subito il gol direttamente da corner ma Wellenreuther evita smanacciando la rete olimpica. Van Persie opta invece per Carranza, il killer del Milan, e Trauner, ma la partita appare ormai compromessa e l’Inter ha preso in mano le redini della situazione: al 65’ Thuram assiste Mkhitaryan, sinistro alto. Abbondano le praterie in contropiede e Thuram ci sguazza. Moussa va in serpentina in area, ma Bastoni ferma tutto, così parte il contropiede del francese che cade in area olandese dopo presunto contatto con Smal. L’arbitro decreta rigore, ma dal replay si evince che è Thuram a simulare così il Var richiama per la seconda volta all’on field review. Il tutto si conclude con l’ammonizione per il nove interista, che poco dopo prova a riscattarsi saltandoli tutti e sparando un sinistro che si stampa sulla traversa. Spese le ultime energie, Thuram lascia posto ad Arnautovic: venti minuti di riposo in vista di Bergamo. L’ultimo quarto di gara è di controllo per l’Inter che non ha bisogno di forzare i ritmi e può navigare in sicurezza fino al 90’, consapevole che al Feyenoord servirebbero tre gol per i supplementari: impresa impossibile. C’è anche la chance per il poker. La innesca Mkhitaryan, tra i migliori, ma Pavard conclude malamente alto. L’unico problema per Inzaghi è su Frattesi, che accusa un problema fisico a dieci dalla fine portando all’esordio del giovane Cocchi. Negli ultimi minuti nulla di rilevante da segnalare, se non che il Bayern è passato zero a due a Leverkusen e sarà il prossimo avversario dell'Inter.
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