Napoli-Real Madrid 2-3: autogol di Meret condanna gli azzurri in Champions League

Una botta di Valverde si insacca dopo aver toccato la schiena del portiere: questo è il colpo che decide una sfida aperta da Ostigard prima della rimonta spagnola firmata Vinicius-Bellingham

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
3 ottobre 2023
Alex Meret (Ansa)

Alex Meret (Ansa)

Napoli, 3 ottobre 2023 - Quando si sfidano Napoli e Real Madrid lo spettacolo e i gol sono assicurati. Infatti, la sfida del Maradona, valida per la giornata 2 del Gruppo C di Champions League, non delude le aspettative, anche se ad aprire le marcature è l'uomo che non ti aspetti: da riserva delle riserve in difesa, Ostigard diventa titolare e goleador per la seconda vola di fila dopo Lecce anche grazie alla complicità di un'uscita a vuoto di Kepa. In seguito andrà peggio al suo omologo Meret. La gioia del pubblico di Fuorigrotta dura poco allorché tra i blancos del grande ex Carlo Ancelotti salgono in cattedra Vinicius e Bellingham, che firmano il sorpasso ospite prima che la ruota degli episodi torni a girare a favore degli azzurri, che nella ripresa firmano il momentaneo pareggio grazie a Zielinski, praticamente il nuovo rigorista: punito nell'occasione (e non senza polemiche) un tocco di mano di Nacho su conclusione di Osimhen. Si accennava alla fortuna e a Meret: un mix che al 78' volta le spalle al Napoli con una carambola sulla sventola di Valverde che vale il definitivo 2-3, quello che proietta il Real in vetta al Gruppo C. Per la gioia di Ancelotti, che alla prima da ex espugna Fuorigrotta.

Le formazioni ufficiali

 Garcia si affida al consueto 4-3-3 aperto da Meret: la difesa è completata da capitan Di Lorenzo, Ostigard, Natan e Olivera, mentre a comporre il centrocampo sono Anguissa, Lobotka e Zielinski. Anche per quanto riguarda l'attacco tutte le speculazioni della vigilia sono confermate: a supporto di Osimhen, oggetto del desiderio proprio del Real Madrid in sede di mercato, ci sono Politano e Kvaratskhelia. Il grande ex Ancelotti risponde con un 4-3-1-2: in porta c'è Kepa, protetto da Carvajal, Fernandez, Rudiger e Camavinga: la mediana è composta da Valverde, Tchouaméni e Kroos, con Bellingham a supporto della coppia Rodrygo-Vinicius per quanto riguarda l'attacco.

Primo tempo

 Il Real Madrid guadagna presto il predominio del gioco, pur manovrando la palla di fatto solo in orizzontale. Il primo tiro è però di marca Napoli, con Osimhen che al 4' serve Politano, che impegna Kepa con un mancino debole e centrale. Gli ospiti rispondono al 7' con Rodrygo, che di destro impegna Meret dopo aver ricevuto la sfera da Bellingham. Il Real insiste e colleziona una lunga serie di tiri dalla bandierina di fila: il secondo si conclude con una botta di Bellingham che Ostigard devia in maniera pericolosa verso la propria porta, mentre il terzo vede Tchouaméni incornare alto il suggerimento di Kroos. Gli azzurri soffrono ma al 19' passano in vantaggio grazie a Ostigard, che sovrasta Carvajal e sfrutta così al meglio la traversa colpita da Natan dopo che Kepa era uscito a vuoto su un corner battuto da Zielinski. Quest'ultimo al 26' si mette in proprio con una conclusione dalla distanza che Rudiger devia in angolo: dagli sviluppi dello stesso stavolta non succede nulla. Anzi: sul ribaltamento, al 27', il Real pareggia i conti grazie a Vinicius, che riceve da Bellingham e castiga Meret, tradito dal fuoco amico dopo che Di Lorenzo aveva incredibilmente sbagliato il passaggio diretto verso Lobotka. Al 34' i blancos completano la rimonta grazie a Bellingham, che riceve da Camavinga, resiste alla carica di Anguissa, salta Ostigard e con il destro batte un incolpevole Meret. Il Real insiste e al 38' va al tiro con Kroos: Ostigard stavolta ci mette lo zampino e manda la palla in corner. Il Napoli è frastornato ma ancora vivo e lo dimostra al 39', quando Osimhen di testa sovrasta Rudiger su suggerimento di Politano prima di trovare la grande opposizione di Kepa sulla quale cala il sipario sul primo tempo.

Secondo tempo

 Le due squadre rientrano in campo con gli stessi effettivi e per vivere una nuova emozione bisogna aspettare il 54'. E che emozione: Nacho tocca la sfera con il braccio su conclusione di Osimhen, portando Turpin, dopo on field review, ad assegnare un rigore che sarà trasformato da Zielinski nonostante un tocco della sfera sul palo. Il Maradona torna a caricare i propri beniamini, che al 57' sfiorano il nuovo vantaggio con Kvaratskhelia, che con il destro colpisce solo l'esterno della rete: poco dopo Zielinski, servito proprio dal georgiano, ci prova con un'azione praticamente uguale a parte l'epilogo, con Kepa che deve sporcarsi i guantoni per respingere. Ancelotti prova a cambiare qualcosa: fuori Kroos e Camavinga e dentro Modric e Mendy, mentre Garcia risponde inserendo Elmas per Politano. Un po' a sorpresa dopo una prima frazione molto scoppiettante, i ritmi nella ripresa calano: se il Napoli almeno prova a tenere maggiormente il controllo del gioco, il Real sembra colpevolmente sparito dai radar, a maggior ragione dopo l'episodio del (contestato) rigore. Al 74' Vinicius suona la sveglia per i suoi penetrando in area: Meret risponde come può prima che Bellingham di testa mandi la sfera sul fondo. Dopo lo spavento, Garcia prova subito a cambiare qualcosa: scende Zielinski e sale Raspadori, mentre Ancelotti getta nella mischia Joselu per Rodrygo. Il Real recepisce il messaggio del proprio allenatore e torna ad attaccare: al 78' Osimhen si rifugia in corner su un cross di Modric e dagli sviluppi dello stesso la palla arriva a Valverde, che scaglia una gran botta di destro che colpisce prima la traversa e poi la schiena di Meret, che finisce così suo malgrado sul tabellino dei marcatori, ma dalla parte sbagliata. Ancelotti cambia ancora: fuori Vinicius e dentro Ceballos, mentre Garcia lancia Cajuste, Simeone e Mario Rui per Lobotka, Simeone e Olivera. Turpin assegna 5' di recupero che danno nuovo vigore alla spinta del Maradona: il Real si arrocca in difesa e riesce a proteggere il prezioso vantaggio, quello che vale la momentanea leadership del Gruppo C. Mastica invece amaro il Napoli, che sogna l'ennesimo risultato di prestigio nelle notti di Champions League: stavolta la missione non riesce, ma i segnali lanciati dagli azzurri dopo un inizio di stagione thriller sono comunque incoraggianti.

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