Inter batte Benfica 1-0, il gol di Thuram vale la prima vittoria in Champions

Primo tempo compassato, poi l’Inter mette le marce alte nella ripresa vince meritatamente: nerazzurri a quota 4 con la Real Sociedad

di Redazione Sport
3 ottobre 2023
Thuram (Ansa)

Thuram (Ansa)

Milano, 3 ottobre 2023 - Una Inter a due facce batte il Benfica e si prende tre punti importanti in ottica qualificazione agli ottavi di Champions League. Difficoltà maggiori nel primo tempo per la squadra di Inzaghi, poi un grande secondo tempo lancia i nerazzurri in vetta al girone assieme alla Real Sociedad grazie ad un gol di Marcus Thuram ottimamente imbeccato da Dumfries ad inizio ripresa. Inter debordante in un match che sarebbe dovuto terminare con uno scarto maggiore, ma qualche occasione sprecata e una seratona di Trubin hanno limitato il divario per i lusitani. Solo una occasione nel primo tempo con Aursnes ha messo apprensione a Sommer e la vittoria è stata ampiamente meritata dai padroni di casa. Ora il Bologna in campionato sabato alle 15 prima della sosta per le nazionali

Primo tempo compassato

Simone Inzaghi conferma le indiscrezioni della vigilia e schiera i titolarissimi, partendo dalla coppia Lautaro-Thuram davanti, passando per Dimarco e Dumfries in fascia con Pavard, Acerbi e Bastoni dietro. Nel Benfica 4-2-3-1 con Di Maria, Aursnes e Rafa Silva dietro David Neres. L’avvio di partita è prudente per l’Inter che evidentemente ha preparato la partita aspettando per poi mettere in moto le leve in ripartenza. Contropiede Inter al 4’, Barella in fuga sulla destra poi centro per Mkhitaryan che di un soffio non ci arriva. Sono i lusitani a gestire il pallone mentre i nerazzurri ci mettono circa una ventina di minuti a prendere bene le misure, ma le occasioni arrivano comunque come quando una rasoiata di Calhanoglu pesca la testa di Dumfries: palla alta di poco. Il Benfica giostra palla ma non si vede con pericolosità dalle parti di Sommer e solo una dormita su rimessa laterale di Acerbi spalanca la porta ad Aursnes, ma il portiere svizzero ci mette una pezza. Sale di colpi l’Inter attorno al 30’ con una duplice occasione da parte di Dumfries ma ancora una volta l’olandese, stavolta di piatto, non riesce a centrare la porta. Il Benfica perde anche Bah per infortunio e deve affidarsi al giovane Araujo, così l’Inter prova maggiormente a sfondare a sinistra ma ci sono un paio di errori tecnici di troppo per poter arrivare al gol. Infatti non arriva. L’ultima occasione è un destro a giro di Barella che Trubin devia in angolo, mentre il Benfica si vede in un paio di circostanze, ma non si possono considerare occasioni da gol per via di due netti offside che il guardalinee, come da protocollo, segnala ad azione finita ed evidenti già in presa diretta.

Secondo tempo di grande caratura

Bene l’Inter in avvio di ripresa, baricentro alto e pressing in avanti. I nerazzurri giocano venti minuti di impressionante intensità e schiacciano il Benfica senza soluzione di continuità. Percussione di Bastoni a sinistra, cross delizioso per Dumfries ma l’olandese, per la terza volta in partita, non trova la porta da buona posizione. L’Inter assalta, è arrembante e continua a sfruttare l’ampiezza delle fasce: nascono numerose occasioni. Incredibile al 55’, Bastoni smarca Barella in area poi palla per Lautaro che di esterno destro colpisce la traversa. Sarebbe stato eurogol. Sulla carambola successiva Trubin e la difesa riescono a salvarsi in extremis. Benfica alle corde come un pugile suonato ma resta in piedi per miracolo: filtrante di Thuram per Lautaro, sinistro ravvicinato e di nuovo palo. I padroni di casa provano a colpire ancora e la sequenza ravvicinata porta finalmente al gol al minuto 62. Il montante va a segno e il Benfica si appoggia al tappeto quando l’ennesima fuga sull’esterno di Dumfries porta all’assist perfetto per l’accorrente Thuram: 1-0 e tripudio a San Siro. Non si fermano gli interisti che hanno una occasione un minuto dopo con Mkhitaryan che dal limite scaglia un destro a lato. I taccuini faticano a contenere tutte le azioni da gol perché poco dopo è Dimarco a segnare su filtrante di Thuram ma è offside. Episodio da moviola a metà ripresa con Lautaro che interviene da tergo su Neres, giallo, ma l’avversario rifila una tacchettata che sa tanto di reazione. Per Makkelie, il quarto uomo e il Var non c’è nulla, tantomeno il rosso. Perplessità. Cambi per Schmidt che vede i suoi in sofferenza, dentro Musa e Chiquinho per Silva e Kokcu, Inzaghi risponde con Darmian e Sanchez per Dumfries e Thuram. Non cambia la partita perché è sempre l’Inter a creare occasioni. E’ Lautaro ad involarsi in contropiede verso la porta poi, saltato Trubin, il destro in porta è salvato da Otamendi sulla linea. Finita? No, sempre Lautaro è smarcato a centro area ma stavolta non è cinico e consente a Trubin la parata. Decibel di San Siro alle stelle ma risultato ancora aperto. Di Maria abdica al 79’, probabilmente muscolare, dopo un recupero prodigioso di Calhanoglu in campo aperto. Dentro l’ex viola Cabral. Subito il neo entrato viene pescato in area ma il suo destro è fuori misura. Brivido Inter che non ha chiuso la partita e c’è ancora da soffrire. Inzaghi sceglie allora forze fresche con Carlos Augusto e Asllani per Dimarco e Calhanoglu e subito l’Inter risponde con una splendida azione all’87’, Darmian apre il contropiede per Sanchez poi palla per Mkhitaryan che ha una splendida visione per Lautaro, ma Trubin compie il miracolo di piede. Finale convulso, Makkelie concede cinque di recupero ma non fischia più e le ultime mischie in area concedono pathos, tuttavia l’Inter riesce a resistere e porta a casa tre punti meritati per mole di gioco ed occasioni nel secondo tempo. Il successo porta i nerazzurri in vetta a quota 4 assieme alla Real Sociedad che ha espugnato Salisburgo. Ora il Bologna sabato in campionato.

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