Champions League, Ancelotti: "È un sogno. Viviamo per notti come questa"

Il Real Madrid solleva il trofeo per la 15esima volta. Vinicius: "È incredibile. C'è tutto del mister in questo successo"

di MATTEO AIROLDI -
2 giugno 2024
Carlo Ancelotti solleva la coppa della Champions League (Ansa)

Carlo Ancelotti solleva la coppa della Champions League (Ansa)

Londra, 1 giugno 2024 – Il Real Madrid batte 2-0 il Borussia Dortmund e alza al cielo la quindicesima Champions League della sua storia. Resilienza e capacita di reagire alle difficoltà sono gli aspetti che hanno segnato la finale di Wembley dei “Blancos” e li hanno accompagnati verso questo ennesimo sigillo. Il Borussia Dortmund è uscito dal campo sconfitto ma ha saputo vendere la pelle a carissimo prezzo: per più di un tempo, infatti, gli uomini di Terzic hanno dominato sul piano del gioco, lasciando al Real l’iniziativa e approfittando di ogni minima sbavatura con ripartenze fulminee che hanno portato – soprattutto nel primo tempo – a clamorose occasioni, come quelle capitate sui piedi di Adeniemy e Fullkrug, che ha colpito un palo. Nella ripresa, però, il Real è riuscito via via ad uscire dal guscio e al 75’ ha sbloccato la partita con il colpo di testa di Carvajal. Una giocata che ha completamente cambiato l’inerzia del match, perché i “Blancos” di colpo si sono impossessati del match, arrivando a più riprese vicino al raddoppio, siglato poi all’83’ da Vinicius Junior, con un sinistro ad incrociare che ha permesso al Real di allungare le mani sulla coppa.

Si tratta della sesta Champions League per Kroos, Modric, Nacho e Carvajal (i quali agganciano il primato di Francisco Gento) e della quinta per l’italiano Carlo Ancelotti, l’allenatore europeo più vincente di sempre, apparso visibilmente emozionato ai microfoni di Sky Sport: “È molto bello. La cosa più importante non è il numero dei trofei ma poter passare queste serate qua. Questa mia seconda parentesi al Real sembra un sogno. Speriamo di non svegliarci. Al presidente Florentino Perez ho detto: “Adesso pensiamo alla vittoria della sedicesima”. Lui è la chiave di tutto questo. Oggi supera Bernabeu che è un’altra leggenda. Tanti complimenti a lui che è un grandissimo presidente”. Commovente l’abbraccio a Tony Kroos, che dopo l’Europeo lascerà il calcio: “L’ho ringraziato per tutto quello che ha fatto. Lascia dopo questa partita. Per noi è difficile accettare tutto questo, ma lo fa nel modo più grande”.

Tangibile anche l’emozione di Vinicius Junior, che ancora una volta ha messo la sua firma su un trofeo alzato al cielo dal Real: “È incredibile. Come la prima volta, provo un sentimento che non si riesce nemmeno a pensare di poter vivere. È un qualcosa che dobbiamo alla nostra tifoseria che ci ha sempre creduto assieme a noi, così come lo staff e il mister. Abbiamo sofferto anche stavolta, però abbiamo vinto e lo abbiamo fatto da Real Madrid. Sono molto contento di aver vinto per ben due volte la Champions League. È incredibile. Amo questo club e tutta la gente che mi ha portato qui. Al Real si gioca sempre per vincere. Non posso che ringraziare il presidente che ha sempre avuto fiducia in me. Mi ha acquistato quando ero molto giovane, pagandomi a caro prezzo. Alla fine, penso sia valsa la pena. Speriamo di vincere ancora tanto”. Parole al miele anche per mister Ancelotti: “C’è tutto di lui in questo successo. In questo gruppo non c’è ego ma tanta umiltà. Lavoriamo l’uno per l’altro e alla fine vinciamo sempre”.

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