Champions: l'Inter rimonta, soffre e va in semifinale: 2-2 col Bayern
Partita da cuori forti a San Siro, l'Inter va sotto a inizio ripresa ma Lautaro e Pavard segnano i gol decisivi. Il pareggio di Dier apre il serrate finale: il muro regge. E' semifinale

Lautaro Martinez esulta dopo il gol
Milano, 16 aprile 2025 - L'Inter c'è. L'Inter è in semifinale di Champions League. La squadra di Inzaghi regge l'urto tedesco al ritorno e grazie al due a due del ritorno dei quarti strappa l'accesso al turno successivo. Doccia fredda con Kane a inizio ripresa, poi Lautaro e Pavard per la rimonta fino al pari di Dier, che ha reso gli ultimi minuti una sofferenza costante. Nell'ultimo quarto d'ora assedio bavarese, ma Kane e Coman non sfruttano le ultime occasioni. San Siro canta e fa festa e ora, come nel 2010, sfida da brividi contro il Barcellona che ha eliminato il Borussia Dortmund.
Match di alto ritmo
Come da previsioni, Inzaghi va con la formazione migliore. Davanti ci sono Lautaro e Thuram, in fascia Dimarco, Calhanoglu perno e Acerbi dietro. Kompany sceglie Muller dal primo minuto in versione seconda punta dietro Kane con Olise e Sane larghi. Partita subito ad alto ritmo, il Bayern sa che deve attaccare ma l’Inter sa essere pericolosa in ripartenza e alla prima combinazione tra Lautaro e Thuram per poco non ci scappa il gol. I bavaresi, invece, si fanno vedere al quinto con Olise che pesca Muller al limite per il sinistro debole che Sommer addomestica senza problemi. I nerazzurri hanno spazio in ripartenza per la gamba di Thuram, bravo a innescare Dimarco ma il sinistro esce centrale tra le braccia di Urbig. L’Inter rischia poco dopo, sulla splendida giocata di Muller in verticale per Olise, con Bastoni che salva tutto all’ultimo momento utile evitando il vantaggio ospite. Attaccano i bavaresi, ma scoprendosi, e in più c’è anche un fastidioso vento che sporca le traiettorie di un pallone a volte incontrollabile. La squadra di Inzaghi, pur con meno possesso palla, è in partita e sembra dimostrare di poter controllare le avanzate tedesche, preferendo agire in contropiede con Lautaro regista offensivo sulle risalite da basso. Il match è del tutto equilibrato, da una parte l’Inter va a folate e dall’altra il Bayern prova a giocare di baricentro alto: nessuno può gestire, nemmeno i nerazzurri che non possono certo mettersi a difendere il gol di vantaggio dell’andata. L’occasione più nitida è al 29’. Thuram si guadagna una punizione sul vertice sinistro dell’area e la calcia Dimarco, tesa e pericolosa, con palla che danza davanti alla porta e sfila sul fondo con il francese di pochissimo in ritardo con l’appuntamento giusto. Poco dopo tocca a Calhanoglu, al termine di una splendida azione interista, con il destro dal limite che fa la barba al palo. Brividi al 36’. Laimer spacca la difesa dell’Inter, poi si innesca una carambola a centro area con Muller e Sane che non riescono a ribadire in rete e sulla palla vagante Sommer si salva in angolo. Nel finale di tempo, pur con un tangibile forcing Bayern, non succede nulla di particolarmente pericoloso. All’intervallo è zero a zero.
Quattro gol e sofferenza finale
La ripresa si apre con una sgroppata in campo aperto di Thuram, poi fermato al momento del tiro da Laimer tra le proteste generali, ma l’arbitro Vincic decide che non ci sono irregolarità e l’intervento del difensore è regolare. Al 50’ un riflesso di Urbig toglie le castagne dal fuoco al Bayern quando su una palla tesa interista c’è la deviazione involontaria di Kane verso la propria porta. Su San Siro scende la pioggia e Kane gela i tifosi nerazzurri al 52’, con un preciso diagonale destro da dentro l’area - Dimarco gli lascia troppo spazio - che Sommer non vede partire: 0-1 e parità totale. L’Inter risponde subito con Thuram, con la sua solita percussione, tuttavia il destro non ha angolo per superare Urbig che praticamente si ritrova la palla tra le braccia. Il Meazza può però esplodere di gioia al 58’. La squadra di Inzaghi è brava a reagire e a schiacciare il Bayern, così dal corner da sinistra sbuca il destro secco di Lautaro Martinez: 1-1. La reazione interista è veemente e tempo un minuto tocca a Darmian andare vicino al gol, ma sul suo diagonale c’è l’incredibile salvataggio di Dier. Il gol è nell’aria, giunge dal corner successivo con lo stacco imperiale dell’ex Pavard, che batte tutti e infila l’incolpevole Urbig. Il boato di San Siro è chiaro e forte: 2-1. La verve interista coinvolge lo stadio, che diventa una bolgia infernale per un Bayern ammansito dalla forza nerazzurra e Darmian sfiora il terzo di sinistro dopo l’ennesima sfuriata. Kompany decide allora di cambiare e ci prova con il talento cristallino di Gnabry e con la vivacità di Guerreiro, mentre Inzaghi dà fiato a Dimarco per inserire Augusto. Il tempo stringe per i tedeschi che hanno bisogno di due gol per rimandare tutto ai supplementari, così l’Inter sfrutta la gestione del pallone per tenere lontani gli avversari dalla porta. Ma si sa, i teutonici non si arrendono mai e a quindici dalla fine un tentativo di sponda di Dier, su cross morbido di Gnabry, si trasforma in parabola imprendibile per Sommer: 2-2. Finale di passione. Inzaghi vede stanchezza, soprattutto in Lautaro, e così tocca a Taremi sorreggere l’attacco interista, senza riuscirci. Gli ultimi tentativi per Kompany sono il rientrante Coman e Pavlovic: fuori tutto per riagguantare l’Inter. Col fiato sospeso, al 90’ spaccato, una incomprensione tra Sommer e Pavard favorisce Kane, ma il sinistro finisce alto tra il sospiro di sollievo generale. L’ultima palla in the box, con un assedio furibondo del Bayern, è per Coman, che gira di destro dai quindici metri con la palla che sorvola la traversa. Vincic fischia subito dopo. L’Inter è in semifinale di Champions contro il Barcellona.
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