Chievo Verona e Paluani, storia di successi e cadute: dai preliminari di Champions al fallimento

Il club guidato da Luca Campedelli stupì il mondo del calcio agli inizi del Duemila con la squadra allenata da Delneri. Poi 17 stagioni in A fino al tracollo a causa dei debiti

di PAOLO FRANCI
26 maggio 2023
Il Chievo ha giocato 17 stagioni in Serie A

Il Chievo ha giocato 17 stagioni in Serie A

Verona, 26 maggio 2023 – I 'Mussi' corrono, vincono, divertono. O, meglio, divertivano. Perché quelli lì, i 'Mussi', non esistono più. Musso significa asino in dialetto veneto e questo soprannome affibbiato al Chievo, la squadra che più di tutti stupirà nel nuovo millennio assieme all'Atalanta, nasce con uno striscione esposto dai dirimpettati tifosi dell'Hellas: “Quando i mussi i volerà faremo il derby in Serie A”.

Uno sfottò bello e buono ma profetico, perché i tifosi dell'altra Verona, non potevano certo sapere che quel quartiere della città sarebbe diventato una gemma del pallone internazionale. Oggi, all'ombra del fallimento del brand Paluani, affondato da 82 milioni di debiti e di proprietà dello storico patron Luca Campedelli, c'è anche il calcio. Sì perché tra le zavorre che hanno affondato l'azienda di panettoni e colombe, ci sono anche i debiti accumulati dal Chievo calcio, dichiarato a sua volta fallito appena un anno fa. La Paluani nel 2021 aveva detto di vantare nei confronti del Chievo 3,5 milioni a titolo di finanziamento soci oltre all'aver “prestato fideiussioni per circa 11,7 milioni”, al club in maglia gialla”«su un’esposizione debitoria che al 19 ottobre 2021 risulta pari a 6,9 milioni”.

Il Chievo ha dunque contribuito a trascinare a fondo la Paluani, non riuscendo a sopravvivere all’impatto della pandemia e ai danni sugli introiti televisivi e di biglietteria da stadio. Nell’agosto 2021 il Chievo è stao escluso dai campionati professionistici e, dopo una serie di vicissitudini, il 24 giugno 2022 il tribunale ha dichiarato ufficialmente fallito il Chievo Verona per la situazione debitoria con il Fisco. Il Chievo di Delneri conquistò la storica Serie A all'inizio del nuovo millennio e alla sua prima stagione (nel 2001-02) la squadra in maglia gialla stupì con un 4-4-2 che prevedeva una velocità sulle corsie esterne mai vista prima e l'inserimento continuo dei centrocampisti. In quella stagione sfiorò addirittura il titolo di campione d'inverno, sognando di vincere lo scudetto per un girone intero, quello d'andata. Il successivo calo portò il Chievo ad accarezzare i preliminari di Champions, finendo poi per centrare uno storico piazzamento in Coppa Uefa. Eriberto, Manfredini, Corini, Perrotta, Corradi, Marazzina, fino a Sergio Pellissier, saranno tra i grandi protagonisti di una vera e propria epopea calcistica di un quartiere che mostrò al mondo spettacolo, organizzazione e ambizione, in virtù di un club ben gestito e una formidabile lucidità nell'individuare i giocatori giusti, in alcuni casi letteralmente rigenerati dalla cura Chievo.

Il club di Campedelli ha disputato 17 stagioni di Serie A, 11 delle quali consecutive e, oltre alla Coppa Uefa ha vissuto la grande esperienza della Champions League. Poi, il lento declino e il fallimento, prima del crac dell'azienda che è stata motore e polmone finanziario di questa straordinaria avventura calcistica.

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