Como. Aggressività e mentalità offensiva. La ricetta di Fabregas anti-Verona

Conferma quasi in blocco dell’undici di Bergamo con Paz dietro a Cutrone. Fischio d’inizio alle ore 15.

29 settembre 2024
Aggressività e mentalità offensiva. La ricetta di Fabregas anti-Verona

L’esultanza dell’allenatore del Como Cesc Fabregas dopo il successo sulla Dea I lariani sono tornati a vincere una partita di Serie A dopo oltre ventuno anni

Oggi pomeriggio il Como riabbraccia il Sinigaglia, dopo il “debutto“ contro il Bologna: di fronte, alle ore 15, il Verona. I lariani giornata dopo giornata stanno trovando la forma migliore. E si stanno adattando sempre di più alle idee di gioco di Fabregas. L’obiettivo è confermare quanto fatto di buono a Bergamo contro l’Atalanta. Si giocherà ancora in uno stadio completamente esaurito, con imponenti misure di sicurezza, per la rivalità delle due tifoserie che risale agli anni settanta. Il tecnico spagnolo confermerà probabilmente la stessa formazione vittoriosa contro l’Atalanta: "Ho solo due dubbi, ci sono quattro giocatori che se la giocano al 50%". I ballottaggi sono in corsia: in difesa fra Van Der Brempt e Iovine, in avanti fra Fadera e Da Cunha. I ragionamenti dell’allenatore sono anche figli dei pochi giorni di recupero per i giocatori, che hanno iniziato ad allenarsi solo giovedì, dopo il rinvio a martedì sera della partita di Bergamo per pioggia. Fabregas non vuole toccare il centrocampo, con un Sergi Roberto in continua crescita, le perfette geometrie di Maximo Perrone e, tra le linee, il genio di Nico Paz che sta stupendo tutti. In attacco confermatissimo come unica punta Cutrone e confermatissimo anche il 4-2-3-1, con Belotti e Gabrielloni che scalpitano in panchina con la voglia di fare il primo gol stagionale. Per l’ex granata sarebbe fondamentale per sbloccarsi dopo tanto tempo: "Conto su di lui, è stato il centravanti campione d’Europa e in allenamento segna sempre". Un gol di Gabrielloni, invece, porterebbe il centravanti 30enne nella storia del calcio italiano, avendo segnato, con la maglia della stessa società, almeno una rete in tutte le stagioni dalla Serie D alla Serie A. Un sogno. Nel frattempo, Fabregas tiene i piedi terra, ma con rinnovato ottismismo: "Dopo una vittoria così importante è logico che ci si alleni più sereni". Sull’avversario: "Il Verona ha avuto degli alti e bassi, in questo inizio di stagione. Ma sono cambiati molto ed è normale, mi preoccupa la loro velocità. Prendono palla e puntano sempre avanti, hanno giocatori esperti, che possono metterci in difficoltà", l’analisi.

E ancora, sempre in merito all’esperienza: "Noi abbiamo Sergi Roberto su tutti, al quale sto dando sempre più minutaggio e sta prendendo la giusta forma fisica, non avendo fatto il precampionato con noi. Con l’Atalanta ha giocato per la prima volta novanta minuti, sta crescendo. I giovani? Si stanno adattando velocemente al sistema di gioco, sempre con il volto verso la porta e mai girati di spalle come piace a me. Non avremo Barba, che rientrerà contro il Napoli, e Cerri, che arriverà dopo la sosta: conto su di loro". Infine, un passaggio su Varane: "Sono dispiaciuto per il suo ritiro, ma ha dimostrato attaccamento ai nostri colori rimanendo in società. La sua esperienza per noi sarà fondamentale".

(4-2-3-1): Audero; Van Der Brempt, Kempf, Dossena, Moreno; Sergi Roberto, Perrone; Strefezza, Nico Paz, Fadera; Cutrone. Enrico Levrini

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