Como-Lazio 1-5, pokerissimo biancoceleste al Sinigaglia
Ospiti avanti di 2 con il rigore trasformato da Castellanos e il destro di Pedro. Mazzitelli illude Fabregas con una gemma prima delle firme di Patric, ancora del Taty e di Tchaouna. Un rosso per parte: fuori Braunoder e Tavares
Como, 31 ottobre 2024 - In poco più di mezz'ora la Lazio pare chiudere la pratica Como grazie al rigore trasformato da Castellanos (punito dopo on field review un fallo di mano di Dossena) e al destro del solito Pedro. Poi nella ripresa comincia una nuova partita, con diversi protagonisti: da Mazzitelli, autore di uno straordinario gol in rovesciata, all'arbitro Pairetto, che nel giro di 3' sventola il secondo cartellino giallo prima a Braunoder e poi a Tavares (entrambi estremamente ingenui). A questo punto la gara si apre grazie ai nuovi spazi offerti dal numero ridotto di giocatori in campo: se i padroni di casa non sfruttano le praterie, cestinando in ripetizione tante chance (su tutte quelle capitate a Engelhardt, Cutrone e Cerri), i biancocelesti puniscono e prima trovano con Patric la rete della nuova sicurezza e poi calano il poker ancora con Castellanos prima del 5-1 definitivo firmato da Tchaouna che vale l'ingresso nel gruppone a 19 punti.
Le formazioni ufficiali
Fabregas sceglie un 4-2-3-1 aperto da Audero, con Goldaniga, Kempf, Dossena e Moreno a comporre una difesa schermata da Braunoder e Mazzitelli: l'unica punta è Cutrone, assistito da Strefezza, Paz e Fadera. Baroni risponde con il medesimo modulo, che tra i pali vede Provedel, protetto da Marusic, Patric, Gila e Tavares: in mediana ci sono Guendouzi e Vecino, con Castellanos in attacco e Isaksen, Pedro e Noslin in suo supporto.
Primo tempo
Pronti, via e Tavares comincia a mettere in mezzo cross, la specialità della casa: il primo è però preda di Moreno. Dall'altro lato al 5' replica con lo stesso fondamentale Mazzitelli e stavolta la palla finisce addirittura fuori. Poco dopo il traversone è di Vecino e il destinatario è Castellanos, che ci prova in acrobazia prima che la difesa spazzi: al 9' il Taty ci riprova con una conclusione dal limite che chiama Audero al primo intervento della sua partita. All'11' ancora Tavares crossa per Castellanos, che di nuovo non riesce a capitalizzare in precario equilibrio. Al 21' per poco Paz non si inserisce in un retropassaggio avventato di Patric per Provedel. Scampato il pericolo, al 24' la Lazio sfiora la rete con Castellanos, che riceve da Isaksen e calcia: Kempf complica il lavoro di Audero, che comunque si salva in corner. Proprio da questo calcio d'angolo arriva la svolta della partita: Dossena tocca la sfera con il braccio e, dopo l'intervento del Var e successiva on field review, l'arbitro Pairetto assegna un rigore che al 28' sarà trasformato da Castellanos. Sulle ali dell'entusiasmo, i biancocelesti raddoppiano al 31' con Pedro, che raccoglie la palla messa in mezzo da Tavares, la controlla e tira, trovando la deviazione di Dossena che beffa Audero. Al 34' Guendouzi lavora una palla che Goldaniga spazza, mentre sul ribaltamento di fronte si vede per la prima volta il Como con la botta di Paz di poco fuori bersaglio. Al 40' a crossare è Marusic su imbeccata di Isaksen: Audero fa sua la sfera. Un fallaccio di Castellanos (ammonito così come Vecino poco dopo) riaccede il Como, che al 43' sfiora la rete dagli sviluppi di un corner: Paz crossa e Dossena si lancia in allungo, trovando i riflessi di Provedel, che concede un altro giro dalla bandierina ai redivivi padroni di casa. I 2' di recupero concessi da Pairetto servono a far scrivere anche il nome di Braunoder sull'elenco dei cattivi prima del duplice fischio.
Secondo tempo
Le squadre rientrano in campo con un cambio per parte: Fabregas lancia Da Cunha per Fadera, mentre Baroni getta nella mischia Dia per Noslin. Al 47' la Lazio guadagna una punizione da zona interessante: della battuta se ne incarica Tavares, che manda la palla sopra la traversa. Poco dopo il numero 30 biancoceleste affonda sulla fascia e mette in mezzo una palla perfetta per Isaksen, anticipato alla grande da Kempf. Il forcing del Como sale di colpi e prima una promettente botta di Braunoder viene schermata dalla difesa ospite e poi, al 53', Mazzitelli dimezza lo svantaggio con una fantastica rovesciata generata da un precedente cross deviato di Paz. La Lazio prova saggiamente a far rallentare i ritmi della partita e lo fa affidandosi alle solite sgommate di Tavares: a semplificare il lavoro degli ospiti ci pensa al 62' il secondo giallo raccolto da Braunoder, che interviene in ritardo su Pedro e condanna così i suoi all'inferiorità numerica. Al 65' ci pensa un altrettanto ingenuo Tavares a riequilibrare la situazione con un fallo su Strefezza: anche a lui Pairetto sventola il secondo giallo: la contromossa immediata di Baroni è Pellegrini per Isaksen. Gli spazi in campo aumentano a dismisura e questo sembra fare il gioco della Lazio, che al 72' guadagna una punizione dal limite: batte Castellanos, che nell'occasione era stato steso da Goldaniga, e Audero vola in corner. Corner dai cui sviluppi Patric manda la palla nel sacco dopo la spizzata di Dia su battuta del solito Pedro. Le nuove mosse di Fabregas sono Cerri ed Engelhardt per Strefezza e Moreno. Proprio Engelhardt al 76' sciupa incredibilmente il rimorchio di piatto servitogli da una gran discesa a sinistra di Cutrone. Poco dopo quest'ultimo imita il suo compagno, mandando solo sull'esterno della rete il suggerimento di Mazzitelli. Baroni cambia ancora: dentro Gigot e Tchaouna e fuori Marusic e Pedro. Chi resta in campo è Patric, che all'80' scivola e spiana la strada a Cutrone, che a sua volta lancia in porta Cerri, che cestina un'occasione incredibile. Gol sbagliato, gol subito, perché all'81' la Lazio cala il poker con Castellanos, servito in profondità da Dia, a sua volta trovato da un gran recupero a centrocampo di Tchaouna. Fabregas getta nella mischia Gabrielloni per Cutrone e Barba per Mazzitelli: Baroni schiera invece Lazzari per Patric. Proprio Gabrielloni guadagna una punizione interessante dal limite, dai cui sviluppi Da Cunha mette in mezzo una palla che Kempf 'scippa' al meglio piazzato Cerri, girandola di testa sul fondo. I minuti di recupero assegnati da Pairetto sono 6, al secondo dei quali Barba scocca un cross che, deviato, frutta solo un corner. Al 95' invece la Lazio cala il pokerissimo con Tchaouna, che capitalizza al meglio l'imbucata centrale di Lazzari.
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