Il fortino sul lago. Riapre il “Sinigaglia“ con la carica dei 10mila

Lo stadio Sinigaglia di Como riapre per una partita di Serie A dopo 21 anni. Il Como, grazie alla nuova proprietà indonesiana, torna in A e la capienza è stata aumentata. La richiesta di abbonamenti e biglietti è esplosa, ma ci sono problemi di speculazione online. La società punta a costruire un nuovo stadio in tempi brevi.

di ENRICO LEVRINI
12 settembre 2024
Riapre il “Sinigaglia“ con la carica dei 10mila

Una vista dall’alto dello stadio Sinigaglia di Como che tornerà dopo ventuno anni ad ospitare una partita di Serie A dei lariani

Lo stadio Sinigaglia di Como riapre sabato i battenti per una partita di Serie A, dopo ventun anni. Sarà il Bologna a inaugurare il ritorno in A dei lariani nel proprio impianto, dopo un lunghissimo percorso che li ha portati a scendere fino alla Serie D, per poi risalire in A, grazie alla nuova proprietà indonesiana. Il Como ha giocato le prime tre partite di campionato fuori casa, per terminare i lavori di adeguamento dello stadio, che dopo varie verifiche della commissione di vigilanza sono stati portate a termine ed hanno avuto il via libera dalle autorità competenti. L’ultima partita di serie A disputata a Como è stata, il 24 maggio del 2003, un triste Como-Torino, finito 1-0 per i comaschi con rete di Benin, che ha sancito la retrocessione in B di entrambe le squadre. Lo stadio inaugurato il 31 luglio del 1927, in occasione delle celebrazioni Voltiane, ha quasi cento anni e ad ogni salita in serie A degli azzurri ha ricevuto un restiling provvisorio, senza mai essere portato verso una modernità, che ora è indispensabile. Gianni Brera lo ha definito il "più bello del Mondo", non sicuramente per la struttura, ma per la collocazione, incastrato fra il lago, le montagne e la città, dove si può godere non solo della partita, ma anche del fantastico panorama.

Ora la capienza è stata portata a 10.584 posti a sedere. È esplosa la caccia agli abbonamenti, che sono andati esauriti in cinque ore, arrivando alla quota massima consentita di 6.700 per tutti i settori, a fronte di una richiesta di 15.000. Cifre da capogiro, pensando che nell’ultima Serie A del 2002-2003 con Preziosi, la quota abbonati era stata di 4.838. Anche i soli 3.000 biglietti a disposizione, la quota obbligatoria per legge, per la partita con il Bologna sono andati polverizzati in poche ore, come i 700 della curva ospiti. Ci sarà un Sinigaglia “muy caliente“ per tutta la stagione, come piace e vuole Cesc Fabregas, con il pubblico che sarà il vero dodicesimo uomo in campo. Questo è anche un obiettivo raggiunto, da parte della società, che è riuscita con diverse operazioni di marketing ad entrare nel tessuto del territorio e a far alzare la febbre per il Como a livelli mai visti.

In mezzo a tutta questa euforia, però, ci sono alcuni lati negativi: diversi tifosi storici che seguono il Como da tanti anni sono rimasti senza abbonamento e biglietti, ed è partita anche la speculazione online su alcune agenzie di ticketing, che propongono gli ingressi a prezzi triplicati. Persone che sono riuscite a fare l’abbonamento e lo rivendono a prezzo raddoppiato per ogni singola partita. Questa situazione sta portando la società a un probabile blocco del cambio di nominativo per la partita con il Bologna. La necessità di un nuovo stadio, però, è obbligatoria e urgente e in società ormai l’idea è quella realizzarlo in tempi brevi, come è stato fatto per il Gewiss Stadium di Bergamo, con anche le stesse aziende che lo hanno costruito, settore per settore, nel tempo. Mirwan Suwarso, head manager degli indonesiani a Como, ha già contattato la famiglia Percassi per tutte le informazioni e c’è massima disponibilità da parte del Comune, proprietario dell’impianto, a percorrere questa strada.

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