Veleni e fischi a Como. Anche Fabregas è in crisi
Dopo il ko con la Fiorentina sono volati gli stracci. Critiche anche alla proprietà . Due punti in sette gare e zona retrocessione: ora scontro salvezza col Monza. .
Sul lago di Como, le acque tornano ad essere agitate, dopo cinque stagioni di successo e progresso. La sconfitta contro la Fiorentina di domenica per 2 a 0, ha fatto affiorare in tutto l’ambiente, un nervosismo sconosciuto, dall’arrivo della nuova proprietà indonesiana. Nel post partita pare siano volati gli stracci negli spogliatoi: si è visto infatti un Fabregas piccato in conferenza stampa, si sono sentiti, dopo tanto tempo, dei fischi al Sinigaglia. E, per finire, c’è stata una piccola contestazione, da una minoranza della curva nei confronti della squadra.
I numeri, d’altra parte, sono contrari al bel gioco della squadra, con solo due punti nelle ultime sette partite, con il terzultimo posto in classifica: piena zona retrocessione. La tifoseria è divisa in due fazioni: da una parte c’è chi accusa la società di pensare troppo al marketing, agli attori e ai cantanti; gli altri difendono il club che ha portato a Como qualcosa che non si era mai visto in Italia. Fabregas naturalmente è nel mirino, ma ha certo l’attenuante di avere avuto fuori per infortunio ben 9 giocatori fondamentali nelle ultime partite, fra cui Perrone che rivedremo solo a fine gennaio.
"Perrone è fondamentale, è la mia testa pensante in campo, mi rivedo in lui come giocatore sul terreno di gioco", dice l’allenatore spagnolo. L’unico che non sente la mancanza dei titolari in campo è Nico Paz che, con le sue giocate personali, cerca sempre di dare una scossa alla squadra. Ma questo non basta a vincere le partite. Le seconde linee usate in queste ultime gare non sono state all’altezza dei titolari, soprattutto a livello tecnico e atletico. Fabregas ha cambiato gl interpreti, ma non il gioco e il modulo, portando come sempre troppi uomini al di sopra della linea della palla che non sono stati capaci di tornare velocemente a fare la fase difensiva: si è visto chiaramente nei due gol subiti con la Fiorentina.
La difesa è il vero punto debole dei lariani: già subite 25 reti, il reparto è il peggiore della serie A e ha sempre preso almeno due gol contro le squadre che giocano le coppe europee. Qui Fabregas si è lasciato andare: "La differenza non è nel gioco, ma nella qualità degli uomini, in serie A non si può sbagliare. Dossena è colpevole poi di lasciare in compagni in dieci, per un inutile fallo nel finale. E non ci sarà anche per le prossime partite vista la squalifica: una situazione che non ci voleva insieme all’infortunio di Kempf". L’abbandono e la rinuncia a giocare di Varane ha lasciato un buco non previsto e non sostituibile nella difesa lariana, così come nei programmi di sviluppo di gioco di Fabregas. Ora sono in arrivo il derby con il Monza e la trasferta a Venezia, che saranno il crocevia della stagione e dove si spera di recuperare almeno Sergi Roberto, Van Der Brempt e Strefezza.
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