Coppa Italia, il derby è della Samp: decide Barreca ai rigori

I blucerchiati eliminano ai rigori il Genoa, dopo il vantaggio di Pinamonti pari di Borini nel finale e poi Barreca segna il rigore decisivo: Sottil contro la Roma

di MANUEL MINGUZZI -
25 settembre 2024
Genoa-Sampdoria decisa ai rigori

Genoa-Sampdoria decisa ai rigori

Genova, 25 settembre 2024 – Il derby della Lanterna lo vince la Samp. Fa festa la metà blucerchiata di Genova per il successo in rimonta e ai rigori della squadra di Sottil che va dunque avanti in Coppa Italia e affronterà la Roma. La Doria si era ritrovata sotto dopo pochi minuti, errore di Romagnoli e bel destro di Pinamonti, ma l’ingresso di Borini ha deciso la partita con il colpo a sette dalla fine che ha trascinato la contesa ai rigori dopo un bel primo tempo, tante emozioni, e una ripresa più compassata e lenta, ma pur sempre tesa. Ai rigori è stato fatale l’errore di Zanoli a oltranza, mentre l’ex Barreca ha trafitto Leali portando la Sampdoria agli ottavi di finale. Delusione genoana per un secondo tempo giocato sotto ritmo e per un pareggio evitabile a pochi minuti dalla fine.

Subito Pinamonti

Gilardino non ha molte rotazioni per fare turnover, così dentro i titolari con spazio per Vitinha e Pinamonti davanti, mentre in porta c’è Leali. Nella Samp maggiori cambi, con Akinsanmiro, ex Inter, a centrocampo, mentre in attacco giocano Coda e La Gumina. Non è una partita banale il derby di Genova, anche se è match di Coppa Italia tra due formazioni di categorie diverse. Tanto agonismo, tanti duelli sulle seconde palle e frastuono impressionante sugli spalti: nessuno vuole perdere. I primi minuti sono di contrasti veri e poca fluidità di manovra perché le due squadre cercano immediatamente la verticale sotto la pressione altrui. Tuttavia, basta poco al match per accendersi. La prima occasione è blucerchiata, grazie a Depaoli che va in percussione di forza in mezzo ai centrali rossoblù ma il diagonale sinistro sfila a lato. Risponde subito il Genoa con una bella azione di Vitinha che si conclude di sinistro da posizione defilata: Silvestri è attento. Ma la Samp sbaglia un disimpegno poco dopo con Romagnoli e allora Pinamonti ne approfitta per il destro dal limite che si infila nell’angolino basso: colpi da biliardo e 1-0 al 9’ con dedica a Malinovskyi. Fioccano improvvisamente le azioni da gol: rubata di Bereszynski, centro per Coda che di piatto impegna Leali. Che partita. Non si spegne la reazione della Samp che al 19’ ha ancora un diagonale di Depaoli, stavolta di destro, che si spegne a lato con Leali proteso in tuffo, poi ci prova Coda ma l’estremo difensore trova la deviazione giusta con un bel colpo di reni. Meglio i blucerchiati in questa fase di partita, seppur con qualche imprecisione di troppo che impedisce di sfruttare un paio di potenziali occasioni. Così, l’occasionissima ce l’ha Vitinha che stoppa deliziosamente un pallone aereo, poi dribbling su Bereszynski ma destro alle stelle. Sul finale di tempo torna in auge la Samp che trova una bella azione costruita da La Gumina che va a concludere con il sinistro ma Leali compie una paratissima a salvare il risultato. Una bellissima prima frazione, con tante emozioni e occasioni, si chiude con il vantaggio Genoa ma con una Sampdoria decisamente viva.

Borini impatta, poi i rigori

Inizio di secondo tempo con meno occasioni da rete, perché il Genoa controlla bene la partita, cercando di togliere rifornimenti alle punte, mentre la Samp non ha la qualità sufficiente per creare pericoli e in più aumentano i falli a spezzare la fluidità. Poi i cambi, e Gilardino opta per Zanoli e Matturro al posto di Sabelli e Martin per dare maggiori energie in settori chiave del campo. Gli uomini di casa scelgono una tattica più prudente, abbassando il baricentro rispetto al primo tempo con l’intento di sfruttare le ripartenze, ma la Samp non trova l’assalto giusto verso la porta di Leali, così per calano le emozioni e in parte anche i ritmi della partita. Deve cambiare anche Sottil per ravvivare l’attacco e le scelte sono Tutino, Benedetti e Barreca, con grande sorpresa per l’avvicendamento di Coda, di fatto il terminale offensivo dei blucerchiati. Una mezza occasione ce l’ha il Genoa con una girata aerea di Badelj su sviluppi da corner: facile parata centrale di Silvestri. I blucerchiati si vedono di rado dalle parti di Leali, se non con qualche sortita di Akinsanmiro e poco altro, mentre fioccano i gialli da entrambe le parti tra falli e perdite di tempo. Il Genoa tenta di addormentare la partita con possesso palla e gestione, ma su un errore di Matturro si spalanca il campo aperto per Tutino che va in serpentina con il sinistro a giro che spaventa Leali. Nell’ultimo quarto d’ora Sottil sceglie anche Borini e Sekulov per aumentare il peso offensivo alla ricerca del pari, scelta giusta, gli risponde Gilardino con Bohinen e Ankeye per cercare di cementare il vantaggio e a andare agli ottavi dove attende la Roma. Non succede granché, c’è anche stanchezza, così la Samp opta per i cross dal fondo cercando qualcosa a centro area che sembra non arrivare, fino a quando il neo entrato Borini piazza il piattone destro di prima intenzione dal limite che si infila all’angolino: 1-1 all’83’. L’inerzia sembra premiare la Sampdoria che ha riguadagnato fiducia, ma al 92’ c’è la fuga di Ankeye che costringe Romagnoli all’intervento da dietro per evitare una possibile occasione da rete: cartellino rosso e scelta utile del difensore che ha impedito al Genoa di ripassare in vantaggio. Nel recupero i blucerchiati non pagano l’inferiorità numerica con l’ultima punizione sprecata da Miretti: non succede altro e alle due squadre tocca in sorte i calci di rigore. La sequenza finale è questa Miretti fuori, Borini gol, Bani gol, Bereszynski gol, Bohinen gol, Benedetti parato, Vasquez gol, Depaoli gol, Vogliacco gol, Tutino gol, Frendrup gol, Sekulov gol, Zanoli parato, Barreca gol. Decide dunque l’ex Barreca che porta la Samp a giocare contro la Roma al prossimo turno: Festa blucerchiata dopo oltre 700 giorni.

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