Cremonese, contatto Brunori. In lista c’è anche Gytkjaer
Serie B, attacco da ridisegnare dopo la partenza di Coda e il ritiro di Ciofani. La società impegnata a sfoltire il reparto: l’unica certezza è Tsadjout.
È iniziata un’estate caldissima per la Cremonese. Scandita da tanti addii, ma altrettanti nuovi arrivi. Giovedì scorso, al centro sportivo Arvedi, la macchina grigiorossa è ufficialmente ripartita contando qualche new entry, come Fulignati e Vandeputte, entrambi arrivati dal Catanzaro, e assenti pesanti in attacco, su tutti Massimo Coda e Daniel Ciofani. Il primo, tornato alla base, ha accettato nell’immediato la sfida di mister Pirlo alla Samp.
Il secondo, dopo 5 stagioni, 166 partite, 34 reti e una promozione in Serie A, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo e di entrare in società con un ruolo che verrà specificato nelle prossime settimane. Il tutto sotto lo sguardo vigile del tecnico Giovanni Stroppa e del direttore sportivo Simone Giacchetta. Non sarà facile far fronte per entrambi alla voragine aperta in fase offensiva – se ne vanno due colossi da più di 400 gol in totale in carriera – e mentre il tempo scorre le concorrenti affondano già i colpi. Vedi Pedro Mendes, obiettivo che ricalcava a pieno il profilo dell’attaccante ideale per lo scacchiere di Stroppa, cercato dal club e sfumato definitivamente (vestirà la maglia del Modena). La dirigenza non ha intenzione di farsi trovare impreparata, ma la sensazione è che il grande colpo di mercato in attacco non arriverà a stretto giro. Matteo Brunori (nella foto), in rotta con l’ambiente di Palermo, è il grande sogno.
Per il momento le due società hanno avuto solo un contatto verbale: il patron Arvedi sarebbe anche disposto a sborsare 5 milioni per l’attaccante 29enne, i rosanero, però, vorrebbero evitare di rafforzare una diretta concorrente. La seconda opzione risponde al nome di Christian Gytkjaer, punta danese classe 1990 del Venezia, che Stroppa ha già avuto modo di allenare ai tempi del Monza. A suo favore pesano la stagione da protagonista con i lagunari e lo stesso gol promozione realizzato proprio contro la Cremonese. Ragionamenti che rimangono secondari alla necessità di sfoltire il reparto e decifrare il futuro di Vazquez, Okereke, Afena-Gyan e Tsadjout. Di questi, solo l’ultimo rimarrà sicuramente. L’idea è quella di portare l’organico, attualmente composto da 33 elementi, a 26-27 giocatori, attuando un’opera di ringiovanimento. "Vogliamo fermarci un attimo per alcune valutazioni, osservando anche i primi lavori sul campo. Guarderemo alla difesa e poi all’attacco. Di sicuro ora è doveroso operare qualche cessione perché ci sono equilibri da rispettare". Piccolo inciso di Giacchetta che, così, ha introdotto la nuova stagione. Mini rivoluzione, sì, ma nel segno della sostenibilità. Ergo, prima sarà fondamentale cedere. "Si cercherà di ringiovanire la rosa, vedremo se ricorrere a prestiti o elementi di proprietà anche giovani, ma l’aspetto importante sono le energie fresche e positive da immettere in organico. L’idea è restare possibilmente su ragazzi italiani che vogliono crescere". Magari provenienti dallo stesso settore giovanile. Un’idea che stuzzica il tecnico ex Monza e la società ma che non deve essere vista come un diktat. Intanto è nero su bianco il ritorno in prestito secco a Cremona di Valentin Antov, difensore classe 2000 del Monza, che l’anno scorso aveva ben figurato con i colori grigiorossi.
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