Serie B, il posticipo allo Zini. Basta il colpo di testa di Antov. La Cremonese archivia il Cosenza
di Mariachiara Rossi CREMONA La Cremonese apre il nuovo anno con una vittoria che la tiene incollata alla vetta della...
La Cremonese apre il nuovo anno con una vittoria che la tiene incollata alla vetta della classifica. Tre punti fondamentali arrivati solo a quindici minuti dal 90’ con un’incornata di Antov su calcio d’angolo. Tre punti che hanno fatto sospirare fino all’ultimo i tifosi di casa, mettendo in luce una evidente difficoltà nel trasformare il fraseggio fine a sé stesso in conclusioni pericolose per gli avversari.
Un aspetto che fino a questo momento in realtà aveva impensierito poco Giovanni Stroppa, che in conferenza stampa, pur sottolineando la mancanza di brillantezza della squadra, non ha potuto fare a meno di complimentarsi con i suoi per aver raggiunto un obiettivo che sembrava tutt’altro che scontato.
"Volevo una migliore gestione palla. Non eravamo incisivi negli uno contro uno sulle corsie esterne, con Zanimacchia e Sernicola potevamo esserlo di più. La squadra ci ha creduto fino in fondo. Si può vincere anche così, faccio i complimenti ai ragazzi.".
Una partita sporca, che la formazione lombarda aveva iniziato con il piede giusto, prima con una botta potente di mancino di Coda e dopo con un guizzo di Vazquez, entrambi respinti con tempismo da Micai. Poi l’inerzia è cambiata e a quel punto la qualità offensiva degli uomini di Stroppa ha smesso di fare la differenza, tant’è che a sorpresa e anche con un pizzico di coraggio il tenore in attacco, Massimo Coda, è stato sostituto da Tsadjout a inizio ripresa.
Una mossa che dimostra non solo la fiducia riposta dal mister in ogni componente del gruppo ma anche la lunghezza e la solidità della rosa a disposizione. "Una bocciatura per il bomber da dieci gol in stagione? Non scherziamo! Tsadjout è una risorsa, Massimo guai a chi ce lo tocca. Deve continuare a lavorare, oggi è andata così ma non c’è alcun problema.
All’inizio per me mancava la squadra a Vazquez, oggi allo stesso modo dico che la squadra manca a Coda: serve squadra che va sul fondo, che attacca la porta".
Insomma, niente di irreparabile ma per rimanere attaccati alle prime serviranno le magie di Vazquez. Perché se è vero che con il suo sinistro può regalare perfetti filtranti per gli interpreti in attacco è altrettanto vero che quando è in “giornata no” la squadra deve affidarsi a episodi singoli.
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