Da Spagnoli a Saco, da Perucchini a Gatto. Ci vuole gente dal fisico bestiale per ottenere la salvezza diretta

Mondonico e Pasini sono in crescita, Prezioso e Paolucci possono essere le armi in più a centrocampo.

20 marzo 2024
Ci vuole gente dal fisico bestiale per ottenere la salvezza diretta

Ci vuole gente dal fisico bestiale per ottenere la salvezza diretta

"Ci vuole un fisico bestiale" cantava diversi anni fa Luca Carboni. Quel fisico bestiale che nell’ultima partita hanno messo in evidenza giocatori come Alberto Spagnoli, oppure come Coli Saco. Il primo negli ultimi minuti contro la Torres è stato protagonista di una sgroppata incredibile sulla fascia sinistra, circostanza in cui il bomber da 12 gol (finora) ha innescato tutta la sua potenza e la sua velocità per seminare l’avversario e arrivare in area quasi a contatto con il portiere dei sardi, mettendo poi al centro una palla con il contagiri che Energe ha incredibilmente gettato al vento. Il secondo, nonostante stia osservando il Ramadan che gli impone di non mangiare né di bere dall’alba al tramonto, e che, dunque, non si idrata durante la partita, è riuscito dopo oltre un’ora di sfida a trovare le energie per farsi trovare pronto all’appuntamento con il gol, occasione in cui ha messo in mostra doti atletiche impressionanti. Altri hanno a che fare con i crampi, loro corrono per novanta minuti. Gente con un fisico bestiale: serviranno anche e soprattutto giocatori così nelle ultime sei giornate di campionato in cui l’Ancona affronterà diversi scontri diretti per la salvezza. Se si escludono le avversarie al momento in zona playoff, cioè Pontedera e Pescara, le altre sono tutte formazioni che si trovano nella parte destra della classifica, e nessuna ha raggiunto ancora la quota salvezza, anche se la Lucchese con 40 punti è a un passo dai playoff. Un percorso a ostacoli in cui l’Ancona avrà bisogno dei suoi attori principali e del loro apporto, della loro forza, del loro fisico. Spagnoli e Saco, certo, ma poi anche Super Pippo Perucchini, i difensori Mondonico e Pasini – quest’ultimo in crescita e assolutamente da non sottovalutare, anche se arrivato in biancorosso di recente – il terzino Martina, i centrocampisti Prezioso, Gatto e Paolucci. Soprattutto quest’ultimo, tornato a tutti gli effetti in seno al gruppo e pronto a fare la sua parte con la sua energia e la sua abilità a inserirsi nella manovra offensiva e in area di rigore. Sono loro, più Cella, che però sarà squalificato nella partita contro la Recanatese, gli alfieri da battaglia di Gianluca Colavitto, i giocatori su cui l’Ancona deve poter contare in questo rush finale di torneo. Sei partite in cui servirà tutto: l’approccio, l’intensità, la capacità di leggere le situazioni come quella di reagire agli episodi negativi, il fisico bestiale di chi ne è maggiormente dotato e le doti di ciascun dorico, l’unione d’intenti, la concentrazione, la cattiveria agonistica, la fame di successo. Pur con l’amarezza di una possibile vittoria gettata al vento nei minuti finali, per l’Ancona la partita contro la Torres è andata in archivio con una prestazione positiva, soprattutto per quanto mostrato nella ripresa. A Recanati, sabato, sarà un’altra battaglia, e sul sintetico del Tubaldi i biancorossi avranno bisogno di tutta la qualità di cui dispongono per centrare un risultato che sia significativo per la loro corsa alla salvezza diretta.

Giuseppe Poli

Continua a leggere tutte le notizie di sport su