Empoli di ferro: ingabbiata la Viola. Cuore, intensità e porta blindata. Pareggio di carattere nel derby. Prosegue il momento d’oro

Ottima prestazione sotto il profilo tattico: la Fiorentina praticamente non crea mai pericoli a Vasquez. Latita lo spettacolo ma si allunga alla grande la striscia d’imbattibilità: adesso sono 10 i punti in 6 gare.

di SIMONE CIONI -
30 settembre 2024
Cuore, intensità e porta blindata. Pareggio di carattere nel derby. Prosegue il momento d’oro

Pezzella durante una delle tante discese sulla fascia contro Colpani; sotto Ismajli in contenimento su Kean (Gasperini/Germogli)

Roma, Bologna, Juventus, Torino e ora anche la Fiorentina si iscrive nella lista delle big del campionato italiano che finora non sono riuscite a battere l’Empoli. A livello di partita il derby non è certo stato esaltante, pochissime le emozioni (addirittura nessun tiro in porta dei viola), ma ha permesso agli azzurri di dare continuità al loro ottimo inizio di stagione allungando la striscia di imbattibilità (unica squadra insieme alla Juve) e aumentando i minuti senza reti al passivo (seconda difesa meno battuta dopo la Juve). Arriva quindi il terzo pareggio a reti bianche di fila in casa e, se proprio vogliamo trovare il famoso ago nel pagliaio, forse è proprio là davanti che è mancato qualcosa per fare davvero male alla Fiorentina quando l’Empoli ne ha avuto l’occasione.

Alla fine nessuna sorpresa (Fazzini recuperato parte comunque dalla panchina) con D’Aversa che ripropone interamente l’undici che ha iniziato a Cagliari con Anjorin interno di centrocampo insieme a Grassi ed Henderson. Anche Palladino riparte dal 4-2-3-1 con cui ha chiuso contro la Lazio, ma con qualche sorpresa a livello di interpreti perché nel tridente offensivo alle spalle di Kean c’è Kouamè a sinistra. In mezzo giostrano Bove e Cataldi, che non sembrano proprio a loro agio. I due mediani viola (in completo rosso per l’occasione) perdono infatti tanti palloni pressati da Esposito e Colombo, che fanno un grande lavoro in fase di non possesso, ma peccano un po’ di lucidità al momento di ripartire. L’Empoli conferma la sua organizzazione tattica, ma anche la Fiorentina è ben messa in campo e allora spesso si finisce da ambo le parti per scavalcare il centrocampo. Ne esce un derby equilibrato e poco spettacolare. Lo spauracchio Gudmundsson svaria molto ed è quello che dà sempre l’impressione di poter inventare qualcosa, ma gli azzurri lo limitano a dovere. Qualche pericolo lo crea a destra Dodo, tanto che l’occasione più ghiotta per la Fiorentina è un cross dal brasiliano colpito male di testa nel cuore dell’area da Colpani al 30’. Dal canto suo l’Empoli tenta due conclusioni verso la porta di De Gea, ma senza centrarla: prima Pezzella in avvio da posizione defilata e poi Colombo appena entrato in area dopo una sgroppata di trenta, quaranta metri. Il primo tempo è tutto qui, mentre la ripresa si apre con un Empoli più spigliato.

Gli azzurri muovono con tranquillità la palla e appena possono verticalizzano, attaccando bene gli spazi sulla trequarti. Ne escono fuori tre occasioni pericolose nel giro di due minuti con Esposito, Pezzella (respinge De Gea) e Colombo. Nella seconda parte della ripresa, per un quarto d’ora i viola riescono però ad alzare il proprio baricentro, Kean si costruisce un paio di occasioni e Ikonè prova a dare vivacità a destra, ma Vasquez non deve compiere alcun intervento degno di nota e nel finale è anzi l’Empoli a rendersi nuovamente pericoloso in contropiede. Insomma, un altro passo avanti verso il proprio obiettivo. Un altro mattoncino fatto di ulteriori certezze, su cui basare il percorso di crescita.

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