Empoli in cerca di imprevedibilità. La missione: ritrovare fantasia
In attesa di Niang e perso Baldanzi in questo momento l’unico che può regalare spunti è Cambiaghi
di Simone Cioni
Il punto preso sul campo, alla luce anche dei risultati delle dirette concorrenti, è sicuramente la notizia più positiva dell’ultimo weekend di campionato per l’Empoli, che anche contro il Genoa ha confermato un netto miglioramento sotto diversi aspetti. A partire dall’atteggiamento, che la squadra non ha mai smarrito in qualsiasi momento della partita. Poi vengono l’organizzazione e la tenuta difensiva, visto che dopo aver concesso poco a Monza e Juventus, Luperto e compagni si sono ripetuti anche contro i rossoblù di Gilardino. Centralmente la squadra di Nicola concede poco, non dando profondità agli avversari e coprendo bene il campo quando questo non è possibile, ma allo stesso tempo non ha nemmeno sofferto più di tanto l’ampiezza sugli esterni. Quello che invece la partita con il Genoa ha messo in evidenza è una manovra ancora troppo lenta per cogliere impreparate le difese avversarie. La palla non ha viaggiato in maniera così fluida da una parte all’altra e così, spesso, gli azzurri si sono ritrovati costretti a lanciare la palla in avanti, non tanto come soluzione magari alla ricerca di una sponda da parte di Cerri, ma più come casuale sfogo di un’azione che si stava arenando senza guadagnare metri. Tutte situazioni su cui si può e si deve lavorare perché la salvezza passerà anche da partite come quella con il Genoa che, al di là del valore dell’avversario, ha dato la sensazione di poter essere alla portata dell’Empoli.
In questo momento in situazioni in cui la partita si appiattisce gli azzurri fanno fatica a trovare quello spunto che possa accendere la scintilla: un tiro da fuori, un dribbling. Per intendersi quello che ha fatto Baldanzi a Torino contro la Juventus. Finora il fantasista era stato altamente limitato da un infortunio e da un paio di contrattempi fisici, ma se davvero stava recuperando perdere le sue qualità è stato un grosso rischio. Valutazioni comunque che la società e lo staff avranno sicuramente ponderato al momento di accettare l’offerta della Roma. In quest’ottica la fantasia la potrebbe mettere Niang, che Nicola e i suoi collaboratori hanno il compito di portare quanto prima al top della condizione. Al momento l’unico che ha nelle corde lo spunto per poter dare imprevedibilità alla manovra è Cambiaghi, ma ogni tanto anche lui deve tirare il fiato. Tornando a Cerri, le sue caratteristiche sono molto utili alla squadra per appoggiarsi a lui quando è in difficoltà, ma finora, a parte un cross di Cambiaghi contro il Monza, poi tramutato nel 2-0 da Zurkowski, non è mai stato servito in area di rigore con palloni a lui più congeniali. Ecco, quindi, che la crescita della squadra deve passare anche da questa capacità di saper sfruttare al meglio un centravanti di stazza come l’ex Como. Del resto, però, come ricorda lo stesso Nicola siamo appena all’inizio del percorso ed ogni partita è un’occasione per migliorare. Il problema è che serve farlo il più in fretta possibile.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su