I baby in rampa di lancio. Bargagna svela i segreti del settore giovanile: "Talento, entusiasmo e completa sinergia»
Il responsabile del vivaio: "È importante preparare i giocatori alla prima squadra e mantenere la Primavera 1".
Empoli è ormai da anni sinonimo di giovani talenti. Questo grazie al grande lavoro svolto con il vivaio. Il team di punta è chiaramente la Primavera di Birindelli, che anche quest’anno cercherà di raggiungere due obiettivi: formare i ragazzi per la prima squadra e mantenere la categoria. Campionato che da quest’anno è diventato Under 20 e che è stato rimodulato nel format. "È importante pensare di preparare giocatori in ottica prima squadra, ma anche fare di tutto per riuscire a mantenere la Primavera 1, che è un valore aggiunto per il nostro vivaio - afferma il responsabile del settore giovanile azzurro, Federico Bargagna –. Con l’età che si è alzata, il campionato è sicuramente più competitivo e allenante. Riflessione simile per l’Under 18 di mister Francesco Sarlo, categoria che negli anni sta assumendo sempre più valore. È una sorta di contenitore che permette di dare minutaggio a quei giocatori non ancora pronti per la Primavera, ma che in futuro potrebbero esserlo. Insieme alla loro crescita, è giusto che i ragazzi inizino ad avere la consapevolezza dell’importanza del risultato". Quella che ha iniziato la stagione con 2 pareggi in tre gare è una Primavera molto giovane. "Avevamo l’Under 17 che lo scorso giugno ha giocato la finale Scudetto contro la Roma e ci sembrava giusto far misurare fin da subito i ragazzi con un campionato competitivo come l’Under 20, sapendo che almeno inizialmente potrebbero pagare a livello fisico e di esperienza – spiega Bargagna –. Crediamo però che sia il passaggio ideale, perché la storia dell’Empoli è fatta da ragazzi che quando hanno potenzialità dobbiamo far esprimere e valorizzare. L’altra parte della rosa è composta dai 2005 e 2006 che danno il giusto mix di esperienza e conoscenza del campionato".
Quando il prodotto del settore giovanile arriva in prima squadra è la vittoria di tutti e l’attuale responsabile azzurro svela il segreto della qualità del lavoro di Monteboro. "Abbiamo la fortuna di vivere questo percorso in completa sinergia con la famiglia Corsi, con il direttore Roberto Gemmi e con mister D’Aversa. Questo ci permette di crescere nel continuo confronto che nasce con loro, è uno dei valori aggiunti sui quali possiamo contare. Il rapporto che si è creato con Gemmi, Armando Perna e mister D’Aversa per me e Mattia Silvestri è qualcosa di davvero straordinario – conclude –, c’è un confronto quotidiano, ci trasmettono entusiasmo, ci danno input per capire dove migliorare. Si è davvero creato un bel clima e di questo ne sono molto contento".
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