La salvezza in 180 minuti. Empoli, due gare cruciali. Punti di forza e debolezza
Saranno decisive lo scontro diretto a Udine e la sfida casalinga contro la Roma. Con l’arrivo di Nicola gli azzurri sono più convinti, ma l’attacco resta un problema.
di Simone Cioni
EMPOLI
Un’intera stagione racchiusa in 180 minuti. L’Empoli si giocherà la salvezza nelle prossime due partite, lo scontro diretto di domenica prossima alle 15 a Udine e la sfida della settimana successiva (data e orario ancora da definire) al Castellani-Computer Gross Arena contro la Roma. Ci sarà quindi da lottare fino all’ultimo minuto e non sarà certo semplice, ma gli azzurri hanno le carte in regola per poter centrare l’impresa. Proviamo quindi a mettere sul piatto della bilancia, da un lato gli aspetti per cui l’ambiente azzurro può essere ottimista, dall’altro quelli che invece potrebbero non far dormire sonni tranquilli. Partiamo dai lati positivi.
Prima di tutto c’è il percorso fatto da questa squadra da quando Nicola si è seduto in panchina. Dopo un avvio disastroso ed una parziale ripresa con Andreazzoli, infatti, al momento del secondo cambio di allenatore stagionale l’Empoli era penultimo a meno cinque dalla salvezza, dato praticamente per spacciato già a gennaio quasi da tutti. Invece, capitan Luperto e compagni hanno saputo rialzare la testa rientrando in quel gruppone che poi è arrivato a giocarsi la salvezza fino alle ultime giornate. Psicologicamente, quindi, non è da sottovalutare la forza mentale di chi aveva quasi un piede nella fossa e invece ha trovato nuove energie e risorse necessarie per tornare a sperare come tutti gli altri. In secondo luogo, appunto, gli altri. Fatta eccezione per il Lecce, aritmeticamente salvo ancor prima di scendere in campo ieri contro l’Udinese, tutte le altre alternano momenti di speranza a nuovi tonfi. Nell’ultima giornata per esempio, in attesa del risultato dell’Udinese, hanno perso Frosinone, Sassuolo, Cagliari e Verona. Come dire l’Empoli avrà certamente i suoi problemi, ma anche le altre non è che se la stiano passando tanto meglio. Tra l’altro, oltre a Udinese-Empoli di domenica prossima devono ancora giocarsi anche Sassuolo-Cagliari e Frosinone-Udinese, quindi anche matematicamente almeno due delle dirette rivali non possono fare bottino pieno in queste ultime due giornate. Infine, ma non certo ultima per importanza, la prestazione offerta da Caputo e compagni contro la Lazio. Una prova di coraggio e idee da cui ripartire con forza.
Veniamo adesso agli aspetti più preoccupanti, in primis, la sterilità offensiva. L’Empoli è il peggior attacco del campionato, non ha segnato in 21 delle 36 partite giocate finora e in trasferta è a secco da 5 gare di fila. Non certo il miglior viatico per la sfida del Bluenergy Stadium di Udine. Poi c’è la questione infortuni, anche se sia Walukiewicz che Cerri potrebbero tornare a disposizione dalla prossima sfida dopo essere già stati convocati anche domenica scorsa, sebbene non siano scesi in campo. In tal senso le loro condizioni saranno valutate a partite da questo pomeriggio quando la squadra riprenderà ad allenarsi al Castellani-Computer Gross Arena sotto lo sguardo attento di Nicola. Infine, il calendario non è certo un alleato degli azzurri visto che oltre ad uno scontro diretto riserverà all’ultimo turno la sfida casalinga contro una Roma che, almeno dal punto di vista aritmetico, potrebbe non essere ancora tagliata fuori dalla corsa all’ultimo posto Champions.
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