La crisi dell’Ajax, van’t Schip allenatore ad interim. Cosa sta succedendo ad Amsterdam

Squadra all’ultimo posto nel campionato olandese dopo l’ennesima sconfitta. L’ex Genoa è il terzo tecnico da inizio stagione

di KEVIN BERTONI -
30 ottobre 2023
La delusione di Jorrel Hato, difensore dell'Ajax, dopo l'ultima sconfitta contro il Psv

La delusione di Jorrel Hato, difensore dell'Ajax, dopo l'ultima sconfitta contro il Psv

Amsterdam, 30 ottobre 2023 – Otto partite giocate, una vittoria, due pareggi e cinque sconfitte con 21 gol subiti. Basterebbero questi freddi numeri per descrivere l’inizio di campionato dell’Ajax. La squadra di Amsterdam non era mai partita così male in tutta la sua gloriosa storia e, per la prima volta, si ritrova momentaneamente a occupare l’ultimo posto della classifica. Domenica, nella supersfida contro la capolista Psv Eindhoven, i biancorossi hanno perso con un roboante 5-2. L’ex Napoli Hirving Lozano, autore di una tripletta a cui si sono aggiunti i gol di Luuk De Jong e Ismael Saibari, è stato l’assoluto dominatore di una partita che l’Ajax non ha praticamente giocato, se non fosse per l’iniziale gol di van den Boomen al decimo. Anche per questa ragione, la dirigenza dell’Ajax ha deciso di nominare John van’t Schip nuovo allenatore ‘ad interim’.

Nel comunicato diffuso sul sito internet del club si legge: “L'Ajax nomina John van't Schip allenatore ad interim dell'Ajax. L'ex giocatore dell'Ajax firma un accordo con il club che durerà dal 30 ottobre 2023 al 30 giugno 2025. Van't Schip e l'Ajax hanno concordato che assumerà una posizione nella direzione tecnica con effetto dal 1° luglio 2024". Dunque, il classe 1963 entrerà a far parte dello staff dal luglio del prossimo anno, ma nel mentre assume la guida tecnica della squadra. Assieme a lui, entra nella squadra degli allenatori, come vice, anche Michael Valkanis, che aveva già lavorato con van’t Schip quando era alla guida della Nazionale greca dal 2019 al 2021. Inoltre, il club ha precisato che Hedwiges Maduro, che fino a oggi era capo allenatore, ritornerà al suo ruolo di assistente; mentre l'assistente allenatore temporaneo Dave Vos riprenderà il suo posto come commissario tecnico delle giovanili, lo Jong Ajax. Si tratta dell’ennesimo ribaltone sulla panchina del club olandese. La stagione 2023/2024 era, infatti, iniziata con Maurice Stejin in panchina. Sotto la guida del tecnico 49enne, lo scorso 27 settembre l’Ajax aveva subito una delle disfatte più grandi di sempre nel Klassiker, la sfida che vede la squadra di Amsterdam affrontare il Feyenoord di Rotterdam. La partita, giocata alla Johan Cruijff Arena, ha visto i padroni di casa uscire a testa bassa dopo un netto 0-4. Stejin è stato poi sostituito lo scorso 24 ottobre da Hedwiges Maduro che ha guidato, anche lui ad interim, il club fino alla nomina di van’t Schip.

La missione di van’t Schip

Johannes Nicolaas van't Schip non è un nome nuovo per i tifosi dell’Ajax. Nato a Fort St. John in Canada, ma di famiglia olandese, è cresciuto come giocatore nel settore giovanile dei lancieri, per poi debuttare in prima squadra nel 1981 a soli 18 anni. Da quel giorno, van’t Schip si ritagliò sempre più spazio, dividendo il campo assieme ad altri campioni del calibro di Johan Cruijff, Marco Van Basten e Frank Rijkaard. In undici stagioni con la maglia dell’Ajax ha vinto 4 campionati, 3 Coppe di Lega, una Coppa delle Coppe e una Coppa UEFA. Nel 1988, inoltre, fece parte della Nazionale Oranje che vinse gli Europei. Terminò la sua carriera in Italia, più precisamente giocando dal ‘92 al ‘96 al Genoa. Nella sua carriera da allenatore, iniziata l’anno successivo al ritiro come capo allenatore delle giovanili, è stato spesso tra le fila dell’Ajax, salvo qualche anno sulle panchine del Melbourne City, del PEC Zwolle e, dal 2019 al 2021, della Grecia. Per van’t Schip si tratta, dunque, della quinta avventura con l’Ajax, ma questa volta con il compito più arduo di sempre: risollevare dall’ultimo posto in classifica la squadra che ho la cresciuto, lanciato e fatto conoscere a livello internazionale come giocatore.

Cosa sta succedendo ad Amsterdam?

Dallo sfiorare la finale di Champions League nel 2018/2019 all’ultimo posto in classifica. L’Ajax, club più titolato d’Olanda con 36 scudetti, è sempre più in emergenza. Una crisi però che risale al febbraio 2022 quando il club si separò prima da Marc Overmars, allora direttore sportivo, a causa di una accusa di molestie sessuali nei confronti di alcune colleghe e poi, l’estate successiva, anche da Erik ten Hag, ora allenatore dello United. Per sostituire Overmars era stato chiamato Gerry Hamstra assieme a Klaas Jan Huntelaar, ma il lavoro fatto dai due non è stato dei migliori. Dei giocatori portati nella capitale durante il mercato estivo del 2022 pochi hanno convinto, solo Bergwin e Brobbey, mentre Lucca, Grillitsch e altri hanno lasciato il club dopo un solo anno. Nell’aprile 2023 l’Ajax ha deciso di affidare il posto di direttore sportivo da Sven Mislintat, ma il lavoro dell’ex Stoccarda è stato anche peggiore di quello dei suoi due predecessori. In estate, come accade ormai da anni, hanno lasciato il club giovani promesse come Mohammed Kudus, Edson Alvarez e Justin Timber, cessioni che hanno portato nelle casse del club circa 120 milioni di euro. Però, oltre a questi, sono seguiti gli addii di due veterani importanti come Dusan Tadic e Davy Klaassen, giocatori fondamentali sia in campo che in spogliatoio. Mislintat, nel frattempo, continua ad agire tranquillamente e senza interfacciarsi con Edwin Van der Sar, da tempo all’interno dei vertici del club, a causa dell’emorragia cerebrale che lo ha colpito (ora è tornato a casa e fuori pericolo). Mislintat ha quasi sperperato tutto il tesoretto accumulato per giocatori provenienti da leghe minori, senza puntare minimamente sui giovani provenienti dal vivaio. Per fare qualche esempio: 20 milioni per Josip Sutalo, 16 per la punta Mikautadze e poco meno di 13 per Gaston Avila. Ma il vero caso sono i 9 milioni spesi per il terzino sinistro Borna Sosa. L’Ajax stesso ha aperto un’indagine interna per conflitto di interessi perché l’acquisto del mancino dello Stoccarda pare sia stato facilitato da una agenzia di scouting tra cui figura, come detentore di quote, proprio Mislintat. Tutto questo, e un gioco assolutamente non all’altezza, hanno portato alla situazione odierna. Mentre la dirigenza cerca un possibile sostituto per Sven Mislintat, toccherà a van’t Schip riportare i lancieri nei primi posti della Eredivisie, lassù dove storicamente sono abituati a stare.

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