Il fisco spagnolo contro Ancelotti . Chiesti quasi cinque anni per frode
Secondo la Procura di Madrid evaso oltre un milione: "Non dichiarati i redditi da diritti d’immagine del 2014 e 2015"
Quasi cinque anni di carcere per evasione fiscale sui diritti d’immagine. E’ la richiesta della procura di Madrid per Carlo Ancelotti accusato d’aver frodato il fisco spagnolo, l’Hacienda, per oltre un milione di euro negli anni fiscali 2014 (386.361 euro) e 2015 (675.718 euro). Una notizia, quella dei quattro anni e nove mesi di reclusione chiesti per l’esattezza, che arriva a scuotere l’ambiente dei Blancos. All’ex tecnico di Milan e Juve, l’accusa contesta di non aver dichiarato il reddito derivante dallo sfruttamento dei diritti di immagine, per metà diviso con il club; e "al fine di evitare la tassazione sugli introiti derivanti da detti diritti d’immagine", l’allenatore avrebbe utilizzato una "complessa" e "confusa" rete di trust e società per canalizzare i guadagni.
Una vicenda non nuova, quella che coinvolge l’allenatore di Reggiolo. Che aveva già pagato 1,4 milioni per ripianare la propria posizione fiscale sia per il 2014, che per il 2015. Ma per quest’ultima annata era stato poi giudicato non colpevole, e quindi destinatario di un rimborso di 1,2 milioni. Sentenza di primo grado contro cui si è appellata la procura madrilena, che ieri ha formulato per l’appunto la nuova richiesta di condanna per ’Carletto’.
"Anche se lui stesso ha dichiarato di essere residente fiscale in Spagna e ha indicato che il suo domicilio era a Madrid – precisa la procura nel comunicato diffuso ieri mattina – nelle sue dichiarazioni dei redditi ha indicato solo la retribuzione personale ricevuta dal Real Madrid".
Secondo l’accusa si tratta di un’omissione volontaria, in quanto Ancelotti avrebbe fatto ricorso, secondo il comunicato, ad "una complessa e confusa rete di trust e di società intermediarie per incanalare la riscossione dei diritti d’immagine". E avrebbe così "simulato la cessione dei suoi diritti d’immagine ad enti privi di attività reale" con sede fuori della Spagna, con l’obiettivo di mantenere "l’opacità nei confronti dell’erario pubblico spagnolo".
Ancelotti ha allenato il Real tra il 2013 e il 2015 prima di tornare sulla panchina delle Merengues nel 2021: è di poche settimane fa la notizia del rinnovo fino al 2026, un prolungamento che ha fatto tramontare le voci di un’esperienza come ct del Brasile.
Nel primo biennio di comando dei Blancos, è già stato grande protagonista con la vittoria della ’Decima’, una Champions che ha fatto storia. Ora però c’è questa sfida extra campo con il fisco, dieci anni dopo.
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