Kazu Miura rinnova il contratto, in campo a 58 anni

La leggenda del calcio giapponese non si ferma e ritocca il proprio record: per l’attaccante ex Genoa un’altra stagione con l’Atletico Suzuka

di Redazione Sport
14 gennaio 2025
Kazu Miura compirà 58 anni il mese prossimo: ha esordito nel 1986 nel calcio professionistico con il Santos

Kazu Miura compirà 58 anni il mese prossimo: ha esordito nel 1986 nel calcio professionistico con il Santos

Tokyo, 14 gennaio – A 58 anni ci si può ancora divertire nel calcio di alto livello, e non pensare affatto di smettere. Kazu Miura, leggenda giapponese del pallone vista anche in Italia con la maglia del Genoa, continuerà a giocare almeno per un'altra stagione. L'attaccante nipponico classe 1967 ha firmato infatti il rinnovo di contratto con l'Atletico Suzuka, club di quarta divisione. All'epoca dell'esordio tra i professionisti, Miura aveva 19 anni. Era il 1986, la maglia indossata quella dei brasiliani del Santos. Una vita fa. Il 28 febbraio compirà 58 anni, avvicinandosi alla 40esima stagione tra i ''grandi''. Viene ritoccato, quindi, il record già suo dal 2018: resterà il giocatore in attività più longevo nella storia del calcio professionistico. "Vorrei mettere a disposizione la mia esperienza e lavorare al fianco di tutti i miei sostenitori'', ha dichiarato il giocatore in un comunicato pubblicato sui social dall'Atletico Suzuka. ''Ringrazio il club per l'opportunità, farò del mio meglio per ottenere i migliori risultati. Grazie del vostro continuo supporto'' si legge a corredo della foto, con il suo inconfondibile sorriso stampato sul volto. Miura è anche passato dalla Serie A. Diventando, tra l'altro, il primo giapponese nella storia del calcio italiano. Era il 1994 e ad acquistarlo fu il Genoa del presidente Aldo Spinelli, che lo portò in Italia dopo quattro stagioni con il Verdy Kawasaki. Miura segnò anche un gol, nel derby del 4 dicembre 1994 contro la Sampdoria.

Antonio Manicone, ex compagno di Miura in rossoblù e oggi nello staff tecnico della nazionale iraniana, ricorda così all'Adnkronos i pochi mesi vissuti dal giapponese in Italia. "In quel periodo era una star, il calciatore più famoso di tutta l'Asia. A ogni passo, era assediato da fotografi e giornalisti e a livello mediatico era una cosa incredibile. C'era una fila assurda per ogni spostamento". L'ex centrocampista ricorda i modi gentili di Miura: "È sempre stato un tipo molto educato e la sua immagine ne riflette un po' le origini. Sapeva di essere bravo, ma in campo era altruista e aiutava sempre gli altri. Penso che con la sua cultura abbia lasciato il segno anche da noi. Se fisicamente è a posto e si diverte, perché non può giocare? Il ritiro è una decisione individuale, dipende dalle motivazioni". Quelle per andare avanti, a Kazu Miura, non mancano. Nella nazionale giapponese, Miura ha giocato 92 partite segnando 58 reti. L’ultima presenza nel 2000, una vita fa. Ora Kazu è sempre lì, in area, a caccia del gol.

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