Mbappé, i tormenti e il giallo svedese. Le accuse dopo una stagione in salita

Per i media di Stoccolma l’attaccante del Real è indagato per stupro. E’ ancora lite in tribunale col Psg

16 ottobre 2024
Mbappé, i tormenti e il giallo svedese. Le accuse dopo una stagione in salita

Nella giornata di lunedì aveva bollato tutto come ’fake news’ sui social. Ma ieri i media svedesi non sono arretrati, anzi. E il quotidiano Expressen, seguendo quanto sostenuto da un altro giornale svedese, Aftonbladet, ha riportato senza mezze misure che è indagato per stupro.

Momenti delicati per Kylian Mbappé, la star del Real. Che dopo mesi non facili sul campo e fuori – ancora campione di Francia col Psg, certo, ma eliminato in semifinale sia in Champions che agli Europei con la Francia prima del passaggio prinicipesco al Real – deve ora fronteggiare pesanti accuse.

La stampa svedese non ha dubbi, ma manca una conferma da parte degli inquirenti sull’effettivo coinvolgimento dell’attaccante nel caso di violenza su cui si vuole fare luce. A sporgere denuncia è stata una donna, per quanto accaduto nell’hotel in cui Mbappé alloggiava la settimana scorsa, dopo aver saltato la convocazione in nazionale per la sfida di Nations League contro Israele, a Budapest. Un’assenza coi Bleus che già aveva fatto rumore, non essendo giustificata da evidenti infortuni.

Non muta l’atteggiamento prudente della giustizia svedese, che – come lunedì – ieri ha confermato soltanto che è stata avviata un’inchiesta per "stupro", senza però sbilanciarsi sui nomi dei sospetti.

Per Expressen, invece, l’attaccante è considerato dalla giustizia di Stoccolma come "ragionevolmente sospetto", il grado più debole di presunzione di colpevolezza nella legislazione svedese. Uno status più "leggero" rispetto al "probabilmente sospetto", che non comporta lo stato di fermo. Ma le indagini proseguono, lunedì sera in particolare con una perquisizione della polizia nel ’Bank Hotel’ e il sequestro di diverso materiale destinato agli esperti della scientifica: un paio di pantaloni neri, una maglia anch’essa nera, un paio di mutande. La serie nera di circostanze che sembra non finire mai per il venticinquenne attaccante del Real – cominciata da quando ha deciso di lasciare Parigi – potrebbe ora avere un’impennata se davvero le notizie di Expressen si riveleranno fondate.

E poi c’è la lite in tribunale con la sua ex squadra, non bastasse questo. La commissione per i ricorsi della Lega calcio francese, che ha esaminato ieri la disputa finanziaria fra il Psg e Kylian Mbappé su presunti arretrati di 55 milioni di euro reclamati dal giocatore, si è conclusa.

La decisione sarà comunicata il 25 ottobre. Il conflitto fra le parti trova le sue basi nello statuto di un accordo dell’agosto 2023 fra Mbappé e i vertici del Psg: il giocatore, messo momentaneamente fuori rosa per aver rifiutato un prolungamento del contratto con oparigini, si impegnava a rinunciare a 55 milioni di premi se fosse stato poi libero di andare via a fine stagione, come poi si è verificato con il passaggio al Real Madrid. La validità dell’intesa è però contestata dall’entourage del giocatore, che lo definisce "un accordo occulto".

Ulteriori tensioni per Kylian, che a Madrid ha trovato un contratto faraonico, ma che in campo, in questa stagione deve ancora dimostrarsi quel fuoriclasse che tutte le squadre vorrebbero avere.

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