Premier League, il rendimento degli ex “italiani” nel campionato inglese

Da Chiesa a Zirkzee, passando per Okoye e Calafiori: quanti minuti stanno giocando gli ex giocatori della Serie A che in estate si sono trasferiti oltremanica?

di MATTEO MEREU
20 novembre 2024
Chiesa

Chiesa

Bologna, 20 novembre 2024 – La scorsa estate abbiamo visto tantissimi giocatori trasferirsi dalla Serie A alla Premier League, che al giorno d’oggi è visto come il campionato più competitivo al mondo. Sono in tanti, infatti, i giocatori ad aver messo la prima divisione inglese in cima tra le destinazioni preferite per la propria carriera. Sarà perché la Premier è il campionato più ricco d’Europa, come giustificano i milioni spesi e incassati ogni anno, oppure perché le squadre inglesi ormai arrivano sistematicamente alle fasi finali delle varie competizioni europee, ma è innegabile che il campionato inglese abbia un appeal diverso rispetto agli altri. Nel corso dell’ultima finestra di mercato, sono stati tanti i giocatori ad essersi trasferiti dalla Serie A alla Premier League, ma, dopo più di due mesi dall’inizio del campionato, come si stanno comportando gli ex “italiani” oltremanica?

Partiamo dal più famoso, l’ex juventino Federico Chiesa. Finora, la stagione dell’ex numero 7 dei bianconeri è tutt’altro che entusiasmante: solo il 2% dei minuti giocati in Premier League, con appena una sola presenza. La spesa del Liverpool, seppur di 12 milioni, non è stata ancora ripagata, e da qualche settimana si vocifera di una possibile partenza in prestito per Chicco, con diversi club italiani che sarebbero decisamente interessati. La forma dell’ala italiana non è ottimale, perciò Chiesa è costretto a rimettersi in carreggiata per riconquistare pure la nazionale. Per quanto riguarda l’altro ex Juventus, Dean Huijsen (che nella seconda metà della scorsa stagione è stato in prestito alla Roma), la percentuale di minuti giocati con il Bournemouth è del 22%, con un totale di 5 presenze in Premier (e una in Coppa di Lega). Sicuramente la spesa di 15 milioni del club inglese è un investimento per il futuro, come dimostra la giovane età del difensore, ma per ora non si può dire che l’ex bianconero stia brillando in Inghilterra. Jans Cajuste, invece, ha giocato il 30% dei minuti con l’Ipswich Town, che l’ha prelevato in prestito dal Napoli per un corrispettivo di 1,5 milioni di euro. Dopo un inizio in sordina, il centrocampista svedese ha scalato le gerarchie, scendendo in campo dal primo minuto in due delle ultime tre sfide della sua squadra. Per Jesper Lindstrom, che in estate si è trasferito in prestito dal Napoli all’Everton, i minuti giocati in Premier League sono 348, ossia il 35% del minutaggio totale. Anche il danese, come Cajuste, nelle ultime partite sta aumentando notevolmente la sua permanenza in campo, come dimostrano gli 88’ giocati contro il Southampton e i 90’ contro il West Ham. Poi c’è Riccardo Calafiori, che nella scorsa finestra di mercato si è trasferito dal Bologna all’Arsenal per circa 50 milioni di euro. Finora, il difensore italiano ha giocato il 39% dei minuti totali, con la maggior parte delle assenze che sono state date dagli infortuni che l’hanno colpito finora. Riccardo è un punto fermo dell’Arsenal, con il quale, finora, ha messo a referto 6 presenze e 1 gol, il 22 settembre contro il Manchester City. C’è poi Joshua Zirkzee, arrivato al Manchester United anche lui dal Bologna dopo il pagamento della clausola rescissoria di 40 milioni di euro. Per ora, l’attaccante olandese ha giocato il 43% dei minuti totali, segnando 1 gol e fornendo 1 assist per i compagni. Con il cambio di allenatore, però, la sua permanenza tra le fila dei red devils è a rischio, e tanti club, italiani e non, si sono interessati alla sua situazione. Il primo che va oltre il 50% dei minuti giocati è Okoli, che con il Leicester è sceso in campo il 64% dei minuti totali, collezionando 7 presenze (tutte da titolare) e un’ammonizione. Infine, c’è Milenkovic, ex difensore della Fiorentina. Il centrale serbo, trasferitosi in estate dai viola al Nottingham Forest per circa 12 milioni di euro, ha giocato ben il 91% dei minuti totali, diventando fin da subito un punto fermo di Espirito Santo.

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