Europa League, Baroni: "Contento per la squadra che ha preparato ed eseguito bene la gara"

Poi rivela: "Tchaouna ha subito ululati razzisti. Non riusciva più a proseguire"

di Redazione Sport
24 ottobre 2024
Europa League: Baroni, Lazio vuole competere per ogni obiettivo

Tecnico "il Twente gioca bene, servirà prestazione di livello"

Enschede (Paesi Bassi), 24 ottobre 2024 – Con un gol per tempo, la Lazio liquida 2-0 gli olandesi del Twente e cala il tris di successi in Europa League, restando così in vetta alla classifica a punteggio pieno. L’espulsione dopo appena 11’ del portiere Unterstall per fallo su Dia ha subito alzato il coefficiente di difficoltà per gli olandesi che, finiti in inferiorità numerica, si sono trovati a dover innalzare il livello di attenzione in difesa. Dal canto suo, però, la Lazio ha faticato e non poco a pungere e ha dovuto attendere il 35’ per sbloccare la situazione grazie a Pedro, bravo a capitalizzare appieno il cross dal fondo di Vecino. Gigot, Pellegrini e Marusic hanno quindi cercato senza successo di arrotondare il risultato prima dell’intervallo. A inizio ripresa, poi, anche Pellegrini è arrivato in un paio di occasioni non lontano dal gol. Viste le difficoltà a griffare il raddoppio, la Lazio si è quindi trovata a dover gestire ritmi e punteggio al cospetto di un Twente che non ha rinunciato all’aggressività e che ha di fatto tenuto in scacco i biancocelesti fino ai secondi finali quando Isaksen, sugli sviluppi di una transizione, ha trafitto il portiere avversario con un tiro in controtempo su assist perfetto di Dele-Bashiru. Ha quindi da poter sorridere, per i tre punti e la più che positiva prestazione dei suoi, mister Baroni, apparso soddisfatto ai microfoni di Sky Sport a fine partita: “È andato tutto bene perché la squadra ha preparato nel modo giusto la partita. Sono gare complicate perché il Twente è una squadra giovane che gioca. Basta vedere come nel secondo tempo, pur rischiando, andavano a pressare il portiere. Anche in superiorità numerica, tra primo e secondo tempo, ho detto ai ragazzi che mi sarei aspettato una prova di personalità perché queste gare devi saperle chiudere e restare sempre sul pezzo. I ragazzi lo hanno fatto. Sono molto contento per Gigot perché può dare molto alla squadra sotto tanti aspetti: ha personalità, carisma, carattere ed è un giocatore forte. Lo abbiamo riportato dentro a tutti gli effetti. Dele-Bashiru, invece, per me non è una sorpresa. Bisogna dargli il tempo. C’è un percorso che ogni giocatore che arriva in un ambiente diverso deve fare. Ha delle qualità e sono convinto che farà una crescita esponenziale”. Il tecnico biancoceleste ha quindi proseguito: “Ci sono state situazioni in cui avremmo potuto fare meglio, la squadra lo sa. Mi piacciono le squadre che giocano tutto sul pallone perché questo aspetto mentale ti permette di arrivare alla bellezza. In alcuni momenti abbiamo un po’ rallentato il palleggio e loro hanno preso campo e questo non deve avvenire. Quando ho deciso di mettere un attaccante in più, ho detto che è possibile farlo ma soltanto se tutti si sacrificano per correre in avanti. La squadra lo ha capito e sta eseguendo. C’è molto lavoro ancora da fare ma siamo contenti. Nel lavoro settimanale devo essere coerente. A me piace stimolare questa squadra perché recepisce il fatto che io la provoco un po’. Dobbiamo difenderci attaccando”. Baroni ha quindi rivelato uno spiacevole episodio che ha visto, suo malgrado, protagonista Tchaouna: “Penso abbia sentito degli ululati razzisti. Non mi piace esporre questa cosa perché non è il contesto giusto ma confermo questo. Noi abbiamo cercato di tranquillizzarlo. Il quarto uomo ha capito che volevo togliere lui e non Pedro perché non era più in condizione di proseguire. C’è poi stata anche una situazione spiacevole che ha riguardato i nostri tifosi, bloccati in albergo. A loro dedichiamo questa vittoria”.

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