La Roma soffre ma vola in finale, pareggio a Leverkusen per 0-0

Il fortino giallorosso regge per tutti e 99' i minuti di gioco, il pareggio regala ai capitolini la seconda finale europea consecutiva

di FILIPPO MONETTI -
18 maggio 2023
Festa Roma

Festa Roma

Leverkusen 18 maggio 2023 - Non serviva la partita perfetta, ma era necessaria capacità di resistere e voglia di soffrire. La squadra di Mourinho non molla mai e alla fine dopo oltre 100' di gioco con il recupero tra i due tempi, porta a casa lo 0-0, il risultato necessario per approdare in finale di Europa League.

Primo tempo

Rispetto alle previsioni della vigilia, Mourinho cambia le carte in tavola e si affida al doppio centravanti, nel tentativo di tenere alta la linea e i reparti compatti grazie ai lanci lunghi. Pellegrini unico trequartista alle spalle di Abraham e Belotti, mentre a centrocampo recuperato Çelik che agisce sulla fascia destra, con Spinazzola a sinistra. Panchina almeno inizialmente per Zalewski. Due cambi anche per Xabi Alonso rispetto alle indiscrezioni prepartita. A centrocampo gioca Demirbay, che prende il posto dell'infortunato Andrich, mentre in avanti non c'è Hlozek, ma Azmoun a guidare il tridente tedesco.

Il copione della partita è quello previsto: il Leverkusen occupa con tanti uomini la metà campo della Roma, mentre la squadra capitolina è arroccata a difendersi e a cercare spunti con i suoi uomini offensivi in contropiede. Nonostante questo, i giallorossi ci mettono appena 2' a trovare il primo tiro della sera in contropiede. Lancio lungo che trova Tammy Abraham spalle alla porta al limite dell'area. Con intelligenza l'inglese fa da sponda per la corrente Pellegrini, che calcia dal limite, ma il diagonale di destro rasoterra finisce largo sulla destra di Hradecky. 

L'azione della Roma è però solo un fuoco di paglia e dopo la prima occasione, comincia l'assedio dei ragazzi di Xabi Alonso. La prima occasione di marca tedesca arriva dopo meno di 10' con Demirbay che riceve dal limite dell'area dopo la sgasata di Frimpong sulla destra. Il numero 10 del Leverkusen cerca il sinistro a giro, ma il pallone resta centrale e viene bloccato da Rui Patricio. Non è che il primo squillo delle aspirine, che ci riprovano al 13' arrivando vicinissimo al gol che metterebbe in parità il discorso qualificazione. Il pallone filtrante di Wirtz è magnifico per lo scatto di Diaby alle spalle di Ibanez. Il francese se la porta in area col sinistro poi scarica un destro violento sul primo palo: la sfera si stampa sulla traversa facendo vacillare il vantaggio giallorosso dell'andata. 

Non accenna a rallentare la pressione della formazione di casa. La Roma copre sempre bene la profondità, ma concede spazio dal limite, dove Demirbay ci prova due volte in rapida successione. Il primo è un cross da posizione centrale, pericoloso ma che non trova deviazioni e finisce tra le braccia di Rui Patricio. Il secondo è un tiro ancora col sinistro da fuori area, conclusione rasoterra angolata, ma non precisa, che finisce tra le braccia del portiere romanista senza troppe conseguenze. Non arrivano però buone notizie per Mourinho che al 33' è già costretto ad un cambio per l'ennesimo infortunio di questo finale di stagione. A dare forfait questa volta è Spinazzola che accusa un problema muscolare, sostituito da Zalewski.

Dopo una prima mezz'ora di partita in cui il Leverkusen ha schiacciato la Roma, la squadra di Mourinho prova a reagire e allenta la pressione sulla propria metà campo. Belotti, Pellegrini e Abraham lottano come leoni e portano a casa falli importanti che spezzettano il ritmo e fanno guadagnare metri. Non ci sono vere occasioni per i capitolini, ma le sortite offensive dei giallorossi rompono il grande ritmo partita che avevano trovato i ragazzi di Xabi Alonso. I lupacchiotti arrivano infatti a guadagnare anche un cartellino giallo sullo scadere del tempo, per il fallo di Hincapié ai danni di Belotti, che costa all'ecuadoriano la prima ammonizione dell'incontro. Così dopo 3' di recupero l'arbitro Vincic manda tutti negli spogliatoi: resiste il risultato di 0-0 dopo la prima metà dell'incontro.

Secondo tempo

Il secondo tempo si apre subito con un cambio tra le file della Roma, con Georgino Wihnaldum che prende il posto di Andrea Belotti. Mourinho rinuncia dunque a una punta e aggiunge un centrocampista capace di saltare l'uomo per togliere pressione dalla difesa. La partita viene però sospesa subito dopo l'avvio, con lo spettacolare show di fumogeni dei tifosi del Leverkusen, che però fa calare una cortina di nebbia sul campo, costringendo Vincic a fermare per qualche minuto la partita. La pausa forzata dura appena 2', con il vento che aiuta a far tornare celeremente la visibilità.

La squadra ospite esce molto bene dai blocchi della ripresa e guadagna metri, grazie alle ottime giocate di Wijnaldum, che riesce sempre a saltare la pressione. Le azioni dell'olandese sono un vero toccasana per i romanisti e questo crea non poca frustrazione ai giocatori del Leverkusen. La partita diventa fisica e aumenta il numero di falli, a farne le spese è Palacios che sull'ennesimo anticipo difensivo di Matic, interviene in maniera scomposta sul serbo, guadagnandosi il secondo cartellino giallo della partita. Il calcio di punizione è invitante in zona offensiva per la Roma: sulla trequarti del fronte destro d'attacco. Dal tiro da fermo va capitan Pellegrini, che mette in area un cross perfetto, liberato da Tah in rovesciata, ad anticipare Mancini.

Dopo l'ottimo avvio romanista arriva però la reazione della squadra di casa, che ricomincia col suo possesso aggressivo a schiacciare i giallorossi. Scavallato il 60' arriva infatti una grande doppia occasione per il Leverkusen. Il primo a provarci è Azmoun, che riesce a sganciarsi da Cristante e a colpire di testa dal dischetto del rigore: pallone centrale, bloccato da Rui Patricio. Portiere della Roma che invece si deve superare un minuto più tardi, al 67', sulla conclusione da fuori area ben indirizzata di Demirbay, che lo costringe ad allungarsi sulla propria sinistra a mettere il pallone in corner. 

Altri due cartellini gialli estratti da Vincic allo scoccare del 70': nasce tutto da un fallo duro di Bakker, ammonito, ai danni Matic. Lo scatto d'ira dell'esterno del Leverkusen, scatena le proteste dei giocatori della Roma: Ibanez esagera e si guadagna il cartellino giallo. L'intesità fisica del match aumenta e a farne le spese è Çelik, che deve abdicare alle proprie condizioni fisiche e lasciare il match. Al suo posto rientra dopo l'infortunio Chris Smalling, che si riprende il posto al centro della difesa. Anche Xabi Alonso cambia lo spartito in campo e manda dentro altri attaccanti, arrivando a giocarsela con addirittura cinque punte: dentro Adli e Hlozek al posto degli ammoniti Bakker e Palacios

Minuto 80' sul cronometro e arriva un'altra gigantesca occasione per i padroni di casa. Tiro di Frimpong che viene rimpallato e diventa un assist per Azmoun, che cerca la girata verso la porta, con la sfera che sfiora solo il palo esterno sulla destra di Rui Patricio. Altri cambi per il Leverkusen che sostituisce Tah, difensore centrale, per un altro giocatore offensivo, ovvero Amiri. Nei minuti conclusivi aumenta il nervosismo della squadra di casa e questo fa il gioco dei giallorossi, che con grande lucidità guadagna metri, soprattutto nei primi degli 8 minuti di recupero assegnati da Vincic (6+2' per l'interruzione dovuta ai fumogeni). Poco prima del 90' arrivano però altre due ammonizioni, una per parte: Cristante ammonito per i giallorossi, Diaby per i tedeschi. 

La Roma vive tutto il recupero nella propria metà campo, con il solo Hradecky a occupare la parte di rettangolo verde che il Leverkusen deve difendere. La squadra di Xabi Alonso non riesce mai però a sfondare la difesa giallorossa, che regge l'urto fino alla fine. Gli ultimi tentativi del Bayer sono due conclusioni da fuori area, respinte con autorità dai difensori giallorossi. Così allo scoccare del 99' Vincic fishcia tre volte e ufficializza il passaggio del turno dei ragazzi di Mourinho. La Roma centra la seconda finale europea consecutiva e volerà il 31 maggio a Budapest a giocarsi il trofeo e un posto nella prossima stagione di Champions League.

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