Twente-Lazio 0-2: Pedro e Isaksen mantengono Baroni a punteggio pieno in Europa
L'espulsione di Unnerstall dopo 10' mette la sfida in discesa, poi lo spagnolo e il danese decidono il match
Enschede 24 ottobre 2024 - È una Lazio d'Europa quella di Marco Baroni. I biancocelesti non si fanno intimorire dal clado tifo del Twente e superano i biancorossi per 0-2 nella terza giornata di Europa League. A mettere la firma sul successo sono i gol di Pedro e Isaksen, ma è fondamentale per lo sviluppo dell'incontro l'espulsione del portiere dei padroni di casa Unnerstall, il quale riceve il rosso dopo appena 10' di gioco. Capitolini primi a punteggio pieno insieme al Tottenham.
Primo tempo
Per la sfida contro l'imbattuta Lazio, il Twente si affida al miglior undici possibile. Tra i pali c'è Unnerstall, protetto dalla linea a quattro composta da Van Rooij, Hilgers, Bruns e Salah-Eddine. IN mediana dettano i tempi Regeer e Vlap. Steijn è il trequartista centrale, affiancato dal capitano Van Wolfswinkel a destra e da Van Bergen a sinistra, mentre guida l'attacco Lammers. Nessuna sorpresa invece in casa Lazio rispetto alle previsioni della vigilia. Tra i pali c'è Mandas, Marusic va a destra, Pellegrini a sinistra, mentre al centro c'è il debutto di Gigot al fianco di Romagnoli. In mediana Vecino e Dele-Bashiru sono le scelte di Baroni, con Tchaouna, Pedro e Zaccagni alle spalle di Dia.
L'avvio dei padroni di casa è coraggioso. La Lazio prova a gestire i ritmi, ma i primi inserimenti pericolosi sono di marca biancorossa. La squadra di Baroni non si fa però sorprendere, al contrario resta fredda e concentrata sul proprio obiettivo, facendo subito fruttare la prima occasione. Al 10' infatti il lancio lungo di Pellegrini serve perfettamente Dia. Il senegalese aggancia e dribbla Unnerstall, il quale però in scivolata lo aggancia a circa venti metri dalla porta. Debanovic vede tutto e oltre a fischiare il fallo, estrae il cartellino rosso verso l'estremo difensore del Twente. Il Var conferma tutto e i padroni di casa restano in dieci uomini. Oosting è costretto dunque a correre ai ripari: dentro Tyton per il sacrificato Van Bergen.
Con l'uomo in più, la Lazio ha ancora più spazio per far valere la superiorità tecnica tra le parti, accerchiando nei propri metri conclusivi la formazione olandese. A fare il primo squillo è Zaccagni, al 20' infatti il capitano supera Van Rooij e mette in area un tiro-cross velenoso, ma il pallone supera tutta l'area, terminando poi largo sul fondo. Questo tentativo però è un preludio a quanto segue. Il tiro di Dia tre minuti più tardi è comodo tra le braccia di Tyton, ma quello di Marusic invece si stampa sul palo in un altro tiro-cross velenosissimo, questa volta arrivato dalla destra. Gli squilli però non finiscono qui, anzi continua la pressione, sempre maggiore, da parte dei biancocelesti. Un forcing insostenibile, che vede alla fine i padroni di casa capitolare.
L'occasione vincente la Lazio la trova al 35' di gioco e il gol del vantaggio lo firma Pedro, alla seconda rete consecutiva in Europa. Lo spagnolo infatti raccoglie il cross basso di Vecino e con lo specchio dela porta spalancata, realizza lo 0-1 biancoceleste. Tanto merito della rete è però da attribuirsi all'inserimento perfetto di Vecino: bravissimo a prendere il tempo agli avversari con una partenza perfettamente al limite del fuorigioco. La rete viene infatti inizialmente annullata, ma dopo la revisione del Var la marcatura è confermata.
Il vantaggio mette in discesa la partita per la Lazio, che nel finale di tempo ha anche diverse chance per chiuderla. Prima è Gigot con un bell'inserimento, smarcato per altro da un delizioso tocco di tacco di Dia. Il tentativo del centrale francese però viene respinto da Tyton, bravo a restare in piedi e a respingere in una deviazione in pieno stile pallamano. Da un difensore a un altro, ci prova Pellegrini, che dalla sinistra si crea lo spazio per calciare, copre bene il palo il portiere polacco, che devia in corner con il torso. Gli ultimi squilli del primo tempo sono firmati da Tchaouna e Marusic, ma prima Bruns, poi ancora Tyton, negano il raddoppio agli ospiti. Si arriva così alla fine dei cinque minuti di recupero, con Debanovic che manda le formazioni all'intervallo sul risultato di 0-1 in favore dei laziali.
Secondo tempo
La sfida riprende dopo l'intervallo con l'ingresso di Kuipers al posto di Lammers. La Lazio apre fortissimo, con tutte le intenzioni di voler chiudere i conti quanto prima. Prima è Vecino a pizzicare la traversa, dopo l'anticipo di Pellegrini su Van Rooij, senza però trovare il fondo della rete. Poi è lo stesso terzino classe 1999 a provarci dopo un bellissimo recupero, con seguente sombrero sul difensore avversario, ma una volta solo davanti a Tyton la conclusione esce alta.
Il primo assalto per chiudere l'incontro è fallito e la Lazio sembra voler provare a gestire le energie. È un errore perché l'aggressività degli olandesi non è ancora sopita, al contrario i ragazzi di Oosting alzano la fisicità dell'incontro. I contatti, già duri nella prima frazione, se possibile si inaspriscono e tra i vari cambi è pioggia di cartellini gialli per i giocatori del Twente. Subito dopo gli ingressi di Besselink e Eiting, per Steijn e Vlap, viene ammonito Van Wolfswinkel. Qualche minuto dopo cambi in casa Lazio, con Castellanos e Rovella in campo al posto di Zaccagni e Vecino, che anticipano le ammonizioni per Van Rooij, Bruns e Vlap. Un totale di ben quattro cartellini gialli in circa sei minuti per i padroni di casa.
Si entra così negli ultimi venti minuti di gara, con il calcio di rigore prima assegnato, poi revocato dal Var nei confronti di Castellanos. Contrasto in area sul pallone vagante tra Hilgers e il Taty, sul campo viene assegnato il penalty, ma dopo la revisione è evidente come sia il centrale indonesiano ad arrivare prima sul pallone rispetto all'argentino, giusta la revoca del tiro dagli undici metri. La Lazio però spinge ancora sull'acceleratore: entrano Patric e Isaksen a dare forze fresche alla squadra di Baroni, sostituiti Gigot e Dia e due minuti dopo, precisamente all'80' Tchaouna spreca una gigantesca occasione per il raddoppio. Castellanos esce beissimo dalla pressione e guida il contropiede per circa quaranta metri, al limite dell'area scarica per Tchaouna, che cerca il destro a giro, solo davanti a Tyton, ma il tentativo con il piede debole del giocatore originario del Ciad è di poco largo. Si dispera il classe 2003 per l'occasione fallita.
Oosting si gioca il suo ultimo cambio con l'ingresso di Ltaief per Salah-Eddine, l'obiettivo è cercare di costruire, con un pizzico di confusione, un'occasione per il pareggio finale, ma alla fine è la Lazio a trovare il gol che chiude definitivamente i conti del match. Lancio perfetto per uscire dalla pressione da parte della retroguardia laziale. Sul pallone ci arriva Dele-Bashiru, partito in posizione regolare. Il nigeriano conduce perfettamente fin dentro l'area di rigore, poi scarica per Iskasen, che ringrazia e realizza la rete che chiude l'incontro sullo 0-2. Durante l'esultanza del danese storie tese tra Tchaouna e un avversario, così l'ultimo cambio rileva proprio il francese classe 2003, al suo posto entra Gila, quando la sostituzione era inizialmente prevista per Pedro. Il finale di partita è solo una gestione del pallone e dei nervi che riesce perfettamente. Così dopo 5' di recupero, arriva il triplice fischio finale: la Lazio rimane a punteggio pieno in Europa League, battuto il Twente per 0-2 grazie alle reti di Pedro e Isaksen.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su