Roma-Dinamo Kiev: il rigore di Dovbyk regala a Juric la prima vittoria europea

Ai giallorossi, sempre in controllo della partita, basta la rete dell’attaccante ucraino per conquistare i tre punti

di FILIPPO MONETTI -
24 ottobre 2024
Artem Dovbyk, attaccante della Roma

Artem Dovbyk, attaccante della Roma

Roma, 24 ottobre 2024 - Basta poco per ottenere la vittoria, ma vincere era tutto quello che contava. La Roma supera per 1-0 in casa la Dinamo Kiev in una sfida dominata in termini di ritmo e palleggio, ma difficilissima per quanto riguarda il risultato finale. La rete del successo la firma ancora Artem Dovbyk, il quale realizza il penalty conquistato da Baldanzi. Ivan Juric festeggia così il suo primo successo in una competizione continentale da allenatore. 

Primo tempo

Juric vuole centrare la prima vittoria europea, ma non per questo rinuncia a un po' di turnover per affrontare la Dinamo Kiev. Tra i pali va ancora Svilar, protetto da Hermoso a destra e Angeliño a sinistra. Sulle corsie ci sono Çelik e Zalewski, mentre Koné e Le Fée sono i due centrocampisti che dettano i tempi di gioco. Pisilli e Baldanzi è la coppia alle spalle di Dovbyk. La formazione ucraina risponde con un 3-5-2 ricco di sorprese e tante seconde scelte in campo per Shovkovskyi. In porta non c'è Bushchan, ma a sorpresa viene schierato il vice, Neshcheret. Davanti a lui la linea a rretrata è composta da Bilovar, Mykhavko e Popov. In mediana Mykhalenko, Andriyevskyi e Rubchynskyi, sono supportati da Tymchyk a destra e Vivcharenko a destro. In attacco la coppia offensiva è composta da Guerrero e Voloshyn.

Come era facilmente pronosticabile, la Roma prende fin da subito in mano le redini del gioco. Possesso di palla continuato e tentativo di schiacciare gli ospiti nella propria metà campo. La formazione avversaria è completamente in balia del palleggio giallorosso, ma i padroni di casa non riescono a tradurlo in occasioni concrete per sbloccare il risultato. Nonostante tutte le buone azioni e combinazioni, i capitolini mancano sempre dello spunto necessario per realizzare il tentativo in porta o concretizzare l'ultimo passaggio. Per vedere il primo tiro in porta della partita è necessario attendere addirittura il 20' del primo tempo, quando dagli sviluppi di calcio d'angolo, N'Dicka cerca la girata al volo, senza però riuscire a dare forza al pallone, che termina centrale tra le braccia di Neshcheret.

Nonostante le difficoltà in zona gol, è una Roma propositiva e pochi minuti dopo l'occasione del proprio difensore trova anche la chance per sbloccare la gara. Baldanzi lavora molto bene nell'uno contro uno, supera Mykhavko all'interno dell'area e si crea lo spazio per calciare, ma non ci riesce, perché trattenuto dall'avversario appena dribblato. Il giallorosso cade a terra e Gozubuyuk comanda il penalty. Dal dischetto si presenta Dovbyk, il quale non ha pietà dei propri connazionali: portiere spiazzato e vantaggio Roma al 23' di gioco. Nell'occasione viene anche ammonito Mykhavko per aver realizzato il fallo da rigore.

La Dinamo non è doma, ma continua il momento di difficoltà e due minuti il gol subito arriva vicinissima a subire la rete del raddoppio. Questa volta Baldanzi si costruisce lo spazio per calciare in porta e tentat la soluzione a giro, ma il suo tentativo è largo. Sul capovolgimento di fronte è la Dinamo Kiev a dare qualche pensiero ai giallorossi, ma il tentativo di Guerrero di testa, su suggerimento di Vivcharenko, non trova lo specchio della porta.

Sul finale di primo tempo sale la fisicità in campo delle due squadre, ma soprattutto aumenta la pressione da parte degli ospiti. Prima gli ucraini mettono paura dopo il grave errore in fase di ripartenza di Le Fée, poi dopo l'ammonizione per Rubchynskyi, Svilar è costretto a un super intervento su Tymchyk a negare il pareggio della Dinamo Kiev. Per la verità la rete del pari arriverebbe anche, precisamente al 42', ma la marcatura di Voloshyn, inseritosi benissimo, in area piccola, è viziata da una posizione di fuorigioco, da parte dello stesso centravanti. Il gol viene così annullato per una giallorossa che riesce così a mantenere l'1-0 fino al duplice fischio dell'arbitro. Prima dell'intervallo da segnalare solo l'ammonizione per Angeliño nelle ultimissime battute della prima frazione.

Secondo tempo

La Roma riparte subito con grande convinzione. Shovkovskyi punta molto su una pressione alta, ma rischia tantissimo, quando al 47' Rubchynskyi, già ammonito, interviene in ritardo in scivolata su Zalewski. Graziato nell'occasione il centrocampista ucraino. Juric vuole mettere in ghiaccio la partita e gestire al massimo le energie, al minuto 53 arrivano i primi cambi: dentro Shomurodov e Cristante, escono Dovbyk e Le Fée.

Le sostituzioni fanno bene ai padroni di casa, i quali, dopo la sofferenza nel finale di primo tempo, tornano a premere il piede sull'acceleratore a caccia del raddoppio. Prima è Pisilli, che dopo una bellissima combinazione sul centro-sinistra, calcia in porta di prima intenzione, ma la testa di Popov gli concede solo il corner. Poi ci prova Hermoso di testa sulla battuta da calcio d'angolo di Angeliño, ma il suo tentativo è blocato da Neshcheret. Shovkovskyi vede il momento di difficoltà dei suoi e prova a cambiare qualcosa. Ben quattro cambi per il tecnico ucraino in tre minuti: prima entrano Shaparenko, Brazhko e Kabaev, i quali rimpiazzano Rubchynskyi, Voloshyn e Andrievskyi, poi esce anche Guerrero, al suo posto c'è Vanat. Juric risponde con gli ingressi di Dybala e Pellegrini a rilevare Baldanzi e Pisilli.

Gli ospiti crescono e sembrano poter essere in grado di rimettere in difficoltà la Roma, in modo analogo alla fine del primo tempo, ma così non è. I giallorossi infatti spingono sull'acceleratore e tornano a mettere sotto pressione gli ospiti. Pellegrini ci prova su calcio di punizione, ma il suo tentativo dà solo l'illusione del gol, uscendo largo. Nonostante il pressing capitolino, gli ospiti insistono a rendersi pericolosi in area romanista. Al 77' sbaglia l'uscita Svilar, ma Tymchyk colpisce solo sul fondo, mentre sull'azione successiva ci prova Vanat, ma il suo tentativo finisce tra le braccia del portiere romanista.

Shovkovskyi si gioca il tutto per tutto con l'ingresso di Buyalskyi per Mykhalenko, ma questo non sembra cambiare il destino del match. Shomurodov ha la palla per mettere in ghiaccio la partita, ma la spreca. L'uzbeko viene infatti servito dallo stupendo assist di Dybala, al termine di una combinazione eccellente tra la Joya e Pellegrini, ma il centravanti asiatico chiude troppo il proprio destro e calcia fuori dallo specchio della porta. Un errore che nel finale manda un po' in apprensione i giallorossi, ma a parte le ammonziioni di Kabaiev e Shaparenko, la partita non cambia. Dopo quattro minuti di recupero, Gozubuyuk fischia tre volte e ufficializza il primo successo europeo della carriera di Juric da allenatore. Risultato di misura rispetto alle aspettative, solo 1-0, ma potenzialmente pesantissimo per il proseguo della stagione. 

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