Mourinho: "Dybala in campo nella finale di Europa League? Non penso, ma ci spero"

Le parole del tecnico romanista nel media day della Uefa in vista della partita di Budapest contro il Siviglia

di FILIPPO MONETTI
25 maggio 2023
Josè Mourinho

Josè Mourinho

Roma 25 maggio 2023 - Mancano appena 6 giorni alla finale di Europa League a Budapest, ma la macchina organizzativa Uefa si è già messa in moto. Nella giornata di oggi la Federazione ha organizzato a Trigoria il Media Day dove il tecnico giallorosso, José Mourinho, ha risposto alle domande dei giornalisti.

Il tecnico ha iniziato dicendo che non si sente l'artefice del percorso europeo della sua squadra. Il tecnico nega, anzi ringrazia la squadra: "Se loro ringraziano me, io ringrazio loro. Nicola (Zalewski ndr) è più emozionale, due anni fa giocava in Primavera e in una stagione ha giocato una finale e un Mondiale. Per lui è una crescita importante". Si è poi parlato di quale sia l'aspetto più complicato da gestire in vista di una finale europea. "La partita di sabato è l'aspetto più complicato. Devo lasciare fuori giocatori che non posso rischiare perché hanno qualche piccolo problema. Andare solo con una squadra di bambini è un rischio esagerato e non è nemmeno positivo. La Fiorentina è una squadra che ha 25 giocatori dello stesso livello. La situazione ideale sarebbe non giocarla, preparare già da oggi la finale. La cosa più facile è che vogliamo tanto giocare questa finale. Quando domenica arriveremo qui, sarà facile avere gente motiva e felice".

Sul futuro il tecnico ha dribblato la domanda, parlando di come al momento il suo unico interesse sia la partita di Budapest contro il Siviglia. "Il mio unico focus è la finale. Un pochino la preparazione della Fiorentina - dice lo Special One - ma di più la finale. Tutto è secondario poi quando si gioca una finale. Non c'è motivo per ottimismo, non c'è motivo per il pessimismo. Vogliamo solo giocare la finale. Abbiamo fatto tanto per stare in questa finale. Sarà facilissimo prepararla. Non voglio sapere di classifica, di Champions. Mi interessa solo la finale. Spero e mi fido che romanisti e tifosi del Siviglia possano fare un bel giorno lì a Budapest". L'allenatore lusitano ha poi parlato del suo rapporto con la tifoseria romanista: "Spero che le mie parole non vengano interpretate male, ma l'unico club per cui non sento un legame stretto è il Tottenham. In tutti gli altri c'è sempre stato questo legame forte tra noi, questo perché la gente non è stupida. Non è una questione di vincere o non vincere, do tutto. Il tifoso percepisce che ogni giorno lavoro e lotto per loro. Nel mio caso sono romanista, madridista, interista perché è una cosa reciproca. Sarò per sempre legato alla Roma, così come lo sono a tutti gli altri club che ho allenato".

Mourinho ha evitato di rispondere alla domanda sugli arbitri e si dice cambiato: "Sono diventato un allenatore e una persona migliore, ma il dna è lo stesso. Voglio solo il piacere di giocare questa finale, ricordando il percorso fatto. L'allenatore migliora con il passare del tempo, il calciatore invece andando avanti non risponde alle necessità del corpo. Le mie motivazioni continuano a crescere".

Il tecnico ha poi aperto una grande parentesi su Paulo Dybala. L'argentino è lontano dal recupero e Mourinho spera poss almeno andare in panchina nella partita di Budapest. "Penso che non possa giocare - sentenzia l'allenatore lusitano - Ma anche onestamente dico che la speranza è che la panchina la possa fare. Pensando che è l'ultima partita della stagione, anche se dopo abbiamo lo Spezia, ma se penso a Paulo la finale è l'ultima della stagione. Se Paulo può stare in panchina e mi può dare 15-20 minuti sono già contento. La verità è quella che tu hai visto, c'è un gruppo che ha lavorato in campo. Spinazzola e Karsdorp ha fatto lavoro personalizzato. Dybala è al dipartimento medico. Abbiamo provato a usarlo. Quando pensi alla finale pensi alla preparazione per la finale. Contro la Salernitana credevo potesse giocare un tempo, così come a Bologna. Stiamo cercando di fare tutto. La verità è che è fuori. Sabato non ci sarà di nuovo. Pellegrini anche non andrà sabato, ma è sicuro che ci sarà mercoledì. Dybala sabato non può - sottolinea il tecnico lusitano - provare a giocare venti minuti".

La conferenza stampa si è conclusa con una domanda sul fatto che questa si possa considerare o meno la sua più grande impresa sportiva. "Non mi piace parlare prima, mi piace giocare tanto. Peccato di non poter giocare una finale ogni settimana. Non sto pensando a me stesso. Ma ai giocatori e ai tifosi. Parlare poco e non mi stanco di ripeterlo: vogliamo giocare e mercoledì saremo lì".

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