Il Milan asfalta lo Slavia 3-1 e vola ai quarti di Europa League

A segno nel primo tempo Pulisic, Loftus-Cheek e Leao. Gol della bandiera di Jurasek all'85'

di MATTEO AIROLDI -
14 marzo 2024
CZECH REPUBLIC SOCCER

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Praga (Repubblica Ceca), 14 marzo 2024 – Il Milan si lascia alle spalle la bufera extracalcistica che ha travolto il club negli ultimi giorni e, con una prestazione decisamente convincente sul piano del gioco e dell'atteggiamento, stacca un importantissimo pass per i quarti di finale di Europa League: i rossoneri riescono infatti a bissare il successo ottenuto una settimana fa per 4-2 a San Siro fa e sbancano la Eden Arena travolgendo lo Slavia Praga con un altrettanto perentorio 3-1. Le più grandi emozioni della serata si sono principalmente condensate nei primi 45’: costretto, dopo appena 18 minuti, a rinunciare a Maignan – decisivo al 14’ su Chytil ma messo poi ko dai postumi di uno scontro con Vicek a inizio partita –, il Milan ha saputo reagire e, una volta trovatosi in superiorità numerica per l’espulsione di Holes, così come successo all’andata ha cambiato passo e sbloccato la situazione con il mancino vincente di Pulisic al 33’. Una giocata che ha definitivamente sciolto le briglie degli uomini di Pioli che, sfruttando gli ampi spazi che si sono aperti davanti a loro, hanno archiviato la pratica raddoppiando già al 35’ con Loftus-Cheek, servito al culmine di una bella triangolazione nata sulla sinistra, e calando il tris con Leao, autore di un gol capolavoro, di destro, in pieno recupero. Nella ripresa, i rossoneri si sono quindi limitati a contenere lo Slavia subendo solo all’85’ il gol della bandiera, firmato dal neoentrato Jurasek.

Le scelte di Pioli e Trpisovsky

Pioli opta per il collaudatissimo 4-2-3-1: in porta c’è sempre Maignan, che ha davanti a sé un pacchetto difensivo in cui tornano dal 1’ capitan Calabria – al posto dello squalificato Florenzi – e Tomori, affiancati da Gabbia e Tomori. La vera sorpresa, però, è davanti alla difesa, dove Musah viene preferito a Bennacer e Reijnders per formare la coppia in mediana assieme ad Adlì. Pulisic, Loftus-Cheek e Leao formano invece il trio sulla trequarti, a supporto della punta Giroud. Modulo speculare per lo Slavia di Trpisovsky che opta per pochissimi cambi rispetto al match d’andata: nella linea a quattro di difesa davanti all’estremo difensore Stanek c’è Ogbu a fare reparto co9n Vicek, Zima e Zmrly. A presidiare il centrocampo è invece il tandem formato da Holes e Dorley, mentre Doudera, Provod e Wallem supportano la punta Chytil.

Primo tempo

Come prevedibile, la partenza dello Slavia è intraprendente e dopo appena 3’ una prima tegola si abbatte sul Milan: nel tentativo di disimpegnarsi dopo un retropassaggio, infatti, Maignan entra duramente in contatto con Vicek. L’estremo difensore milanista accusa il colpo al ginocchio e dopo pochi minuti richiama l’attenzione dell’arbitro Nyberg che ferma il gioco per far intervenire nuovamente i sanitari rossoneri: il rossonero riesce inizialmente a stringere i denti e al 14’, proprio con la gamba, salva il risultato compiendo un intervento miracoloso sulla girata di Cythil, ma dopo appena 4’, è costretto ad alzare bandiera bianca e a lasciare il posto a Sportiello. Anche lo Slavia dal canto suo, al 18’ è però costretto a fare i conti, così come accaduto all’andata, con un’espulsione prematura: quella di Holes, comminata dopo un controllo al monitor del Var per un forte pestone ai danni di Calabria. Pur in inferiorità numerica, i padroni di casa almeno inizialmente non rinunciano ad attaccare con intraprendenza, correndo però il rischio di scoprirsi. Inevitabilmente, infatti, con il passare dei minuti si aprono davanti al Milan praterie che prima Pulisic e poi Leao non riescono a capitalizzare, perché sulla loro strada trovano due grandi interventi di Stanek che a tu per tu riesce a fermarli. L’attaccante americano sa però farsi perdonare al 33’, quando firma il vantaggio dei suoi: l’azione è avviata da Theo Hernandez, che dalla sinistra serve in area Leao, il quale a sua volta appoggia il pallone sui piedi di Pulisic che disorienta il suo marcatore grazie a una finta e con un mancino rasoterra sigla l’1-0 milanista. L’inerzia del match di colpo cambia padrone e il Milan inizia a giocare sul velluto sfruttando la catena di sinistra, che appena 2’ più tardi si rende protagonista anche dell’azione che porta al 2-0: tutto parte ancora una volta dai piedi di Theo Hernandez, che, dopo una triangolazione con Leao, arriva sul fondo e fa partire un cross per Loftus-Cheek che  – a porta praticamente sguarnita – deposita il pallone in rete. Prima dell’intervallo, nell’ampio recupero concesso da Nyberh, c’è però spazio anche per il tris firmato da Leao con una vera e propria gemma: un destro a giro scoccato dal limite dell’area, che si infila sotto l’incrocio dei pali e di fatto chiude la pratica mandando il Milan negli spogliatoi sul 3-0.

Secondo tempo

Con la qualificazione ormai a un passo, Pioli dopo l’intervallo fa spazio a Kalulu – che torna in campo anche in Europa dopo un lungo stop – e Thiaw, che prendono il posto di Calabria e Tomori, ammonito e costretto quindi a saltare il prossimo match europeo del Milan. È però lo Slavia – sostenuto dall’incessante spinta dell’Eden Arena, non esente però da qualche intemperanza nei confronti dei giocatori rossoneri (Adlì è infatti oggetto di lancio di bevande) – a prendere in mano il pallino del gioco in avvio di ripresa per cercare di limitare quantomeno i danni con Trpisovsky che si gioca anche la carta Jurecka, al posto di Cythil. Il Milan però contiene senza particolari affanni la generosa manovra dei padroni di casa e, sornione, piano piano riprende il controllo del palleggio, provando, al 62’, a colpire con Giroud che, al culmine di un’azione nata da un recupero alto, spedisce la palla sul fondo non trovando la porta avversaria per un soffio. La gara prosegue quindi senza ulteriori sussulti fino all’85’ quando Jurasek, appena entrato realizza con un mancino a giro la rete dell’1-3 conclusivo, che rende almeno aritmeticamente, meno amaro il ko per lo SlaviA. Nelle ultime battute di gara c’è poi spazio anche per un’occasione per Giroud che si vede negata la gioia del gol dall’ennesimo intervento provvidenziale di Stanek, bravo a neutralizzare un velenoso colpo di testa del transalpino.  Il tabellino: Slavia Praga (4-2-3-1): Stanek; Vicek (dal 46’ Tomic), Ogbu, Zima, Zmrzly; Holes, Dorley; Doudera (dall’81’ Schranz), Provod (dall’81’ Jurasek), Wallem (dal 70’ Zafeiris); Chytil (dal 58’ Jurecka). All. Trpisovsky Milan (4-2-3-1): Maignan (dal 18’ Sportiello); Calabria (dal 46’ Kalulu), Gabbia, Tomori (dal 46’ Thiaw), Theo Hernandez; Adli, Musah; Pulisic (dal 62’ Chukwueze), Loftus-Cheek (dal 75’ Reijnders), Leao; Giroud. All. Pioli Marcatori: Pulisic (33’) Loftus-Cheek (35’), Leao (45’+5), Jurasek (85’). Note – Ammonizioni: Doudera, Tomori, Gabbia, Tomic, Leao, Oscar. Espulsioni: Holes Arbitro: Glenn Nyberg (Svezia).

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