Pali e sfortuna, l’Atalanta torna da Lisbona con un pari: 1-1 contro lo Sporting

L’andata degli ottavi di Europa League finisce in parità: a Paulinho risponde Scamacca. La qualificazione si decide al ritorno

di MANUEL MINGUZZI -
6 marzo 2024
Gianluca Scamacca ha segnato il gol del pareggio dell'Atalanta

Gianluca Scamacca ha segnato il gol del pareggio dell'Atalanta

Lisbona, 6 marzo 2024 – Sarà il ritorno a Bergamo a decidere chi tra Atalanta e Sporting Lisbona passerà ai quarti di finale di Europa League. La Dea torna a casa dal Portogallo con un pareggio ma tanto rammarico, perché dopo l’iniziale vantaggio di Paulinho gli uomini di Gasperini hanno dominato la contesa, creato tanto, colpito tre pali, sprecato ma ottenuto comunque il pari nel primo tempo con una buona giocata di Scamacca. Non tanto precisa sotto porta, l’Atalanta ha comunque mostrato grande personalità in trasferta riscattando il recente periodo opaco in campionato. Di Holm, Scamacca e Lookman i legni nerazzurri, mentre nel finale El Bilal Touré aveva trovato l’uno a due con una splendida rovesciata, ma viziata da una posizione di offside. Ora serve una vittoria al Gewiss Stadium

La partita: Scamacca risponde a Paulinho

Amorim alla fine lascia fuori Hjulmand e Gyokeres, così in mezzo ci sono Koindredi in coppia con Morita, mentre il centravanti è Paulinho. Gasperini cambia qualcosa, non c’è De Ketelaere tra i titolari, tocca a Miranchuk, anche Koopmeiners parte dalla panchina e ci sono Lookman e Scamacca a completare il reparto offensivo.

Match equilibrato in avvio, le due squadre si conoscono e provano ad annullarsi, così le prime emozioni nascono dalle giocate dei singoli, soprattutto dalla velocità di Edwards con dribbling e cross teso al centro che la Dea sventa con affanno. L’Atalanta prova invece a innescare le fasce, soprattutto a sinistra dove la coppia Ruggeri-Kolasinac si fa preferire. La prima conclusione è invece di Ederson da fuori su sviluppi di corner: palla a lato. C’è grande densità e intensità a centrocampo e trovare spazi è complicato, così le occasioni da gol latitano per un quarto d’ora, ma lo Sporting si accende poco dopo quando la Dea apre un varco tra le linee dove si infila Trincao per il filtrante che propizia il diagonale di Paulinho: 1-0 al 17’. Reagisce subito l’Atalanta che si riversa nell’altra metà campo e ha una occasionissima con Holm, alla sua prima incursione, con un piattone destro che si stampa sul palo. Ospiti decisamente sfortunati perché un minuto dopo è Scamacca a scaricare un siluro che ha la stessa sorte. La Dea si è svegliata di colpo e c’è anche la terza occasione con una rubata in avanti, ma Ederson e Scamacca non trovano il modo di calciare a rete sciupando una ghiottissima possibilità. I nerazzurri sfondano, al 31’ botta di De Roon che Israel devia sopra la traversa, ma il gol sembra proprio non vuole arrivare. E invece, ancora su un errore in uscita dei portoghesi, c’è il pari. Lookman costringe Israel all’uscita spericolata, così Miranchuk raccoglie e assiste Scamacca, stavolta efficace con il mancino a pescare la porta vuota: 1-1 al 40’. C’è solo l’Atalanta in campo e ancora Scamacca sfiora il secondo poco dopo: stacco di testa e miracolo di Israel. All’interval lo è 1-1, ma è un gran peccato per l’Atalanta che ha di fatto dominato la seconda metà di primo tempo.

La ripresa si apre con ben quattro cambi. Gasperini sceglie Scalvini la posto di Hien ammonito, mentre Amorim rivoluziona in parte la squadra dopo un primo tempo difficile con St. Juste, Hjulmand e Gyokeres per Diomande, Koindredi ed Edwards. Gasp non ha però risolto il problema perché nei primi dieci minuti del secondo tempo sia Scalvini che Djimsiti si prendono giallo, in una partita più caotica rispetto alla prima frazione e con errori assortiti da una parte all’altra. Di colpo si accende ancora una volta Lookman che al 58’ ne scarta due in area e poi scarica il destro: ancora sfortuna e ancora palo, il terzo della Dea. C’è anche lo Sporting che non è da meno e due minuti dopo è lo stacco di Coates a cogliere il montante alla sinistra di Musso. Partita vibrante, ricca di occasioni e assolutamente godibile, ma resta un rammarico per l’Atalanta non aver segnato di più con tutte le occasioni create. Amorim, che ha giocato con due punte per venti minuti, decide di riequilibrare la squadra e sceglie Esgaio per Paulinho, così Gasperini risponde con Koopmeiners per Lookman e De Ketelaere per Miranchuk. La Dea continua a sprecare, perché a un quarto d’ora dalla fine c’è un bellissimo cross di Ederson che Kolasinac non tramuta in rete da buonissima posizione. L’Atalanta dà sempre l’impressione di poter far male, e il pari sta stretto, dall’altra parte lo Sporting può benedire un risultato che sarebbe potuto essere molto diverso, così i portoghesi provano ad addormentare la partita avvicinandosi al novantesimo per ripensarci eventualmente al ritorno. Gasp si gioca l’ultima carta con El Bilal Touré al posto di un buon Scamacca per cercare di raggiungere una vittoria che la squadra meriterebbe. Proprio il numero 10 trova il gol a 5 dalla fine con una splendida sforbiciata, ma il guardalinee segnala offside e il Var conferma. E’ l’ultima emozione della partita. L’Atalanta dovrà dunque vincere a Bergamo per accedere ai quarti di finale, missione tutt’altro che impossibile.

Il tabellino

Sporting Lisbona (3-4-3): Israel, Quaresma, Coates, Diomande (1’ s.t St. Juste); Catamo, Koindredi (1’ s.t. Hjulmand), Morita (38’ Braganca), Matheus Reis; Edwards (1’ s.t. Gyokeres), Paulinho (23’ s.t. Esgaio), Trincao. All. Amorim.

Atalanta (3-4-2-1): Musso, Djimsiti, Hien (1’ s.t. Scalvini), Kolasinac; Holm (43’ s.t. Zappacosta), De Roon, Ederson, Ruggeri; Miranchuk (26’ s.t. Koopmeiners), Lookman (26’ s.t. De Ketelaere); Scamacca (35’ Toure). All. Gasperini.

Marcatori: 17’ Paulinho, 40’ Scamacca.

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