Belgio avanti tra i dubbi. Ucraina, solo rimpianti

Lukaku & co. non pungono: secondi in un incredibile arrivo con tutte a 4 punti. Festa per la Romania prima a sorpresa, passa anche la Slovacchia di Calzona.

di LUCA MIGNANI
27 giugno 2024

Belgio avanti tra i dubbi. Ucraina, solo rimpianti

UCRAINA

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UCRAINA (3-5-2): Trubin; Zabarnyi, Svatok (36’ st Yarmolenko), Matviyenko; Tymchyk, Sudakov, Brazkho (25’ st Stepanenko), Shaparenko (25’ st Vanat), Myolenko (13’ st Zinchenko); Dovbyk, Yaremchuk (25’ st Malinovskyi). All. Rebrov.

BELGIO (4-2-3-1): Casteels; Castagne, Faes, Verthongen, Theate; Onana, Tielmans (17’ st Mangala); Trossard (17’ st Carrasco), De Bruyne, Doku (32’ st Bakayoko); Lukaku (45’ st Openda). All. Tedesco.

Arbitro: Taylor (Inghilterra).

Note: ammoniti Faes, Dovbyk. Angoli: 3-7. Recuperi: pt 2’, st 4’.

Sorrisi tirati per il Belgio, lacrime a dir poco amare per l’Ucraina: l’Euro-girone più equilibrato (tutti a quattro punti) manda la squadra di Tedesco agli ottavi contro la Francia. E a casa quella di Rebrov. La squadra di Tedesco palleggia con i giri del motore non sempre alti: la compatta fase difensiva ucraina ringrazia, appiccicandosi nel contempo a Lukaku con le cattive. Qualche stecca di troppo in costruzione da parte dei belgi, poi, apre spazi che gli uomini di Rebrov non esitano a prendersi: Shaparenko e Yaremchuk, però, scialacquano fuori due ripartenze. Equilibrio: prova a romperlo De Bruyne con un piazzato che accarezza l’esterno della rete. Dal peso maggiore la fiammata ucraina: stesso esito, però, perché Dovbyk non può arrivare sul tocco in area di Yaremchuk. Si riparte, fuori dal campo, con uno striscione ucraino contro la guerra fatto rimuovere. In campo invece, sullo scambio De Bruyne-Doku, Lukaku arriva tardi. Tedesco chiede più ritmo e si gioca presto il doppio cambio. Sembra funzionare quando Sudakov legge male un appoggio: non De Bruyne che imbuca, Lukaku calcia fiacco. Carrasco, invece, getta alle ortiche un contropiede. E il Belgio continua a martellare: stoccata ancora di Carrasco sui pugni del portiere, poi serpentina e destro di Doku che s’infrange su Svatok. Dall’altra parte, Dovbyk prima perde il tempo su Faes, poi calcia sull’esterno. Tempo di 4-2-4 per Rebrov che freme quando Malinovskyi sfiora l’Euro-gol dalla bandierina, ma Casteels sventa sulla linea. Gli ucraini si buttano in avanti: sul mancino di Malinovskyi s’immola Castagne, l’acuto di Sudakov è centrale.

È l’ultimo sussulto. Poi, sorrisi e lacrime.

Non così per la Romania e la Slovacchia di Calzona, che festeggiano entrambe da prima e terza grazie all’1-1 di Francoforte (Duda 24’, Marin su rigore al 37’). "Da qui in poi sarà una festa", dice l’ex tecnico del Napoli.

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