Dalla guerra alla cucina. Tifosi ucraini censurati, ma i ravioli ’passano’
Striscioni curiosi sugli spalti: gli steward tolgono quello dedicato alle vittime del conflitto e lasciano i cartelli dedicati ai prodotti tipici come il formaggio.
Son tempi strani quelli moderni, in cui Cristiano Ronaldo rischia una nuova multa (la prima la prese nell’Europeo del 2016...) per aver fatto un selfie con un tifoso, e gli steward dello stadio di Stoccarda si preoccupano di far rimuovere uno striscione dei tifosi ucraini che riproduceva la foto del giovane Nazarii “Grenka” Hryntsevich, un tifoso morto durante la guerra, ’costruita’ con le foto di 182 soldati che hanno perso la vita nel conflitto. C’era anche la scritta "La pace ha un prezzo", i responsabili della sicurezza dello stadio di Stoccarda hanno fatto rimuovere lo striscione nell’intervallo di Belgio-Ucraina.
Andava benissimo invece il cartello che portava la sfida sul piano culinario, “I Varenyki (una specie di ravolo tipico dell’Ucratina) sono meglio dei waffle“, mentre in Slovacchia una tifosa ha scritto “Le nostre pecore fanno un formaggio migliore“ nella gara contro la Romania. A Berlino invece sono spuntate sagome di orsi con i colori di Italia e Svizzera.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su