Danimarca-Serbia 0-0: scandinavi secondi grazie al ranking, Serbia eliminata
Il pareggio a reti bianche condanna i balcanici, il miglior posizionamento nella classifica generale delle qualificazioni europee consegna gli ottavi alla squadra di Hjulmand
Monaco, 25 giugno 2024 – Pareggio a reti bianche all'Allianz Arena tra Danimarca e Serbia. Lo 0-0 è un risultato che condanna i balcanici all'eliminazione, ma invece spinge i danesi agli ottavi di Euro 2024. In virtù del miglior posizionamento nella classifica generale delle qualificazioni europee, gli scandinavi arrivano secondi nel gruppo C e passano direttamente agli ottavi senza conoscere i risultati di domani.
Primo tempo
Posta in palio altissima: chi vince strappa il pass per gli ottavi; allora spazio alle migliori formazioni possibili per entrambi i tecnici. Nella Danimarca davanti a Schmeichel c'è la linea a tre composta da Andersen, Christensen e Vestergaard. In mediana ci sono Hjulmand e Hojbjerg nella corsia centrale, con Bah e Maehle sulle corsie. Il genio di Eriksen è il faro alle spalle della coppia d'attacco composta da Hojlund e Wind. La Serbia risponde con Rajkovic tra i pali, con la propria linea difensiva a tre uomini composta da Milenkovic al centro, fiancheggiato da Veljkovic e Pavlovic. Ilic e Gudelj sono la scelta per la mediana, con Mijailovic a destra e Zivkovic a sinistra. Samardzic dell'Udinese e Lukic del Fulham sono i due trequartisti alle spalle di Mitrovic unica punta. Panchina almeno inizialmente sia per Vlahovic, sia per Milinkovic-Savic.
Vista la posta in palio, l'agonismo è fin da subito quello tipico delle partite da dentro o fuori, insomma un vero e proprio antipasto delles sfide che si giocheranno a partire da sabato 29 giugno. A testimonianza di questo, ci vogliono appena 5 minuti per vedere sventolato il primo cartellino giallo dell'incontro, con il direttore di gara ad ammonire il viola Milenkovic per il duro intervento effettuato ai danni di Hojlund. Per lo stesso motivo però le due squadre sono molto abbottonate in difesa ed è difficilie riuscire a costruire delle importanti occasioni da gol. Al 16' il primo colpo lo scagliano gli scandinavi, con un ottimo pallone in profondità di Eriksen, gestito da Hojlund. L'ex Atalanta attende l'aiuto di un altro ex orobico in Maehle, il cui cross trova il taglio sul palo lontano di Bah, ma il colpo di testa dell'esterno è sul fondo.
Prende però coraggio la formazione danese, alzando così la linea del pressing e prorpio su un'uscita sbagliata della Serbia arriva l'occasione buona per i piedi di Eriksen. Il talento ex Inter infatti riceve dopo il recupero dei compagni e calcia con forza rasoterra verso l'angolino alla destra di Rajkovic: si distende a deviare in corner l'estremo difensore del Mallorca. Due minuti più tardi invece da calcio d'angolo è Wind a trovare il colpo di testa del vantaggio, ma Letexier annulla tutto perché il pallone prima di entrare in area di rigore era uscito dal campo, con il Var a confermare la decisione della terna in campo. Lo stesso attaccante della Danimarca viene ammonito qualche minuto più tardi, precisamente al 27', per un fallo a centrocampo ai danni di Pavlovic, lo segue a ruota Hjulmand, ammonito a propria volta tre giri di lancette dopo.
Il resto del primo tempo trascorre senza particolari sussulti. La Serbia prova con un miglior palleggio ad aprire gli spazi nella retroguardia scandinava, ma non riesce a trovare spazi e soprattutto geometrie oltre la linea di metà campo. Dall'altra parte invece gli scandinavi sono sempre pericolosi quando riescono a verticalizzare, ma peccano di precisione negli ultimi venti metri, quando i balcanici serrano ottimamente i ranghi, chiudendo lo spazio in profondità. Così si arriva alla fine del primo tempo di gioco senza ulteriori sussulti e una partita giustamente ferma ancora sullo 0-0 tra Danimarca e Serbia.
Secondo tempo
Tre cambi all'intervallo nella Danimarca è la volta di Skov Olsen al posto dell'ammonito Wind, per la Serbia invece escono Samardzic e Gudelj, sostituiti da da Jovic e Tadic. La formazione danese prova a riprendere la sfida da dove l'aveva interrotta nel primo tempo, cercando con maggiore convinzione di attaccare lo spazio. Si mette subito in mostra il neo-entrto Skov Olsen, che si crea lo spazio per il suo mancino a giro, ma Milenkovic è bravo a deviarla in calcio d'angolo. La Serbia però reagisce e a differenza del primo tempo spinge sull'acceleratore con maggiore convinzione. Minuto 53: palla in profondità a cercare il moviemnto di Mitrovic, che riesce con un tocco sotto a superare Schmeichel, con l'intervento di Vestergaard a liberare goffo e impreciso, che termina nella propria porta, si salva però dall'autorete in virtù della posizione di offside di partenza dell'attaccante balcanico.
Hjulmand va a caccia di ulteriori soluzioni dalla panchina, arriva così il momento di Dolberg a rilevare Hojlund al centro dell'attacco. La Danimarca poco a poco riprende le redini del gioco in campo e al 65' si fa anche molto pericolosa in attacco. Corner battuto da Eriksen molto bene a pescare nel cuore dell'area serba lo stacco di Vestergaard, il quale non riesce però a dare direzione alla palla: blocca a terra Rajkovic. La Serbia ha bisogno di vincere e allora al 67' arriva il momento di Dusan Vlahovic, schierato al posto di Ilic, per una formazione molto offensiva scelta da Stojkovic. Continua il valzer di cambi con l'ingresso anche di Mladenovic per Mijailovic.
Nonostante le sostituzioni però la manovra della Serbia non decolla. La formazione balcanica prova con coraggio a prendere metri in palleggio, ma ogni volta pecca di precisione quando prova ad accelerare nel cuore della metà campo avversaria. La Danimarca da parte sua è brava a chiudere gli spazi e a ripartire, senza però avere fretta di accelerare. Altri cambi quando la partita è ormai entrata nel suo ultimo quarto d'ora di gioco: è la volta di Kristiansen e Delaney per gli scandinavi, escono invece Bah e Hjulmand. La partita non è divertente, ma occhio agli episodi che possono deciderla: all'80esimo infatti Vlahovic strappa un bel pallone sulla linea di fondo e riesce a tenerlo vivo, sfera che arriva tra i piedi di Mitrovic, il cui destro però si apre troppo e termina largo sulla sinistra di Schmeichel. Qualche miuto più tardi ammonito lo stesso centravanti serbo per proteste esagerate e reiterate nei confronti del direttore di gara.
Alle porte del novantesimo le due squadre si giocano i rispettivi ultimi cambi: nella Danimarca entra Poulsen per Eriksen, la Serbia invece si gioca la carta Milinkovic-Savic per Lukic. Si riversa in avanti la formazione di Stojkovic, riuscendo al 92' a pescare il destro di Milinkovic-Savic dal limite dell'area di rigore, ma il tentativo dell'ex laziale è poco angolato, blocca a terra Schmeichel. È l'ultima occasione dell'incontro, perché puntuale dopo 5 di recupero il direttore di gara Letexier fischia tre volte e sancisce la fine delle ostilità. Danimarca e Serbia pareggiano per 0-0 e in virtù del miglior ranking nella classifica generale delle qualificazioni europee, gli scandinavi arrivano secondi nel gruppo C e staccano il pass per gli ottavi di finale, torna invece a casa la formazione balcanica, ultima nel girone.
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