Demiral squalificato due turni agli Europei per il gesto dei ‘Lupi grigi’. La Turchia: “Uefa scandalosa”

Stangata per il difensore ex Juventus: niente quarti contro l’Olanda, fuori anche per l’eventuale semifinale. La sua esultanza al gol contro l’Austria, con l’omaggio al movimento di estrema destra, aveva scatenato una bufera. Sabato Erdogan atteso a Berlino

5 luglio 2024

Berlino, 5 luglio 2024 – Stangata per Merih Demiral. La Uefa ha squalificato per due partite il calciatore della Turchia, a causa del gesto dei ‘Lupi grigi’ fatto dopo il suo secondo gol contro l'Austria agli ottavi degli Europei. Demiral salterà i quarti di finale di sabato contro l’Olanda e la partita successiva, quindi l'eventuale semifinale o un'altra partita Uefa.

Demiral e l'esultanza costata due turni di stop
Demiral e l'esultanza costata due turni di stop

Le motivazioni della squalifica

La Federazione ha sanzionato il difensore ex Sassuolo, Juventus e Atalanta, ora all'Al-Ahli in Arabia Saudita, "per mancato rispetto dei principi generali di condotta, per aver violato le regole basilari di buona condotta, per aver utilizzato eventi sportivi per manifestazioni di carattere non sportivo e per aver discreditato lo sport del calcio".

La bufera e il caso politico

L’esultanza di Demiral, con l’omaggio al movimento (noto in passato per il coinvolgimento nell'attentato a Papa Giovanni Paolo II) legato agli alleati politici del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, l'ultranazionalista Mhp, aveva scatenato una bufera: pesanti le reazioni in Germania e Austria, considerato che la presenza di migliaia di turchi affiliati al gruppo di estrema destra rappresenta un problema di ordine pubblico.

Il ‘segno del lupo', che consiste nell'unire pollice e medio lasciando alte le altre dita a imitare un lupo, è vietato in Austria, dove il gruppo è messo al bando e il suo saluto è punibile con un'ammenda fino a 4mila euro. Inoltre la ministra dell'Interno tedesca, Nancy Faeser, aveva condannato il gesto di Demiral, sollecitando sanzioni per il difensore turco. E proprio dopo l'uscita della Faeser, in una escalation di tensione, l'ambasciatore tedesco ad Ankara, Jürgen Schulz, era stato convocato dal ministero degli Esteri turco.

La tv di Stato turca: “È uno scandalo”

Immediata la reazione della tv di Stato turca: “Una decisione scandalosa”. Intanto il presidente Erdogan è atteso sabato a Berlino, dove si recherà per guardare la partita dei quarti di finale tra Turchia e Olanda.

Erdogan polemico

"Qualcuno ha contestato alla Germania il fatto di avere un'aquila sulle maglie da gioco? O alla Francia di avere il gallo come simbolo?": con queste parole il presidente Recep Erdogan ha protestato per l'inchiesta Uefa che ha portato a due giornate di squalifica per Demiral. "Siamo intervenuti attraverso il ministero degli Esteri e le istituzioni e convocato l'ambasciatore tedesco, abbiamo fatto tutto il possibile", ha aggiunto Erdogan. “Vedremo cosa succederà sabato contro l'Olanda, lasciamo che sia il campo a esprimere un verdetto e ci auguriamo di vincere e andare avanti. Salvo imprevisti andrò a vedere la partita a Berlino”, ha concluso il presidente turco.

Presentato ricorso

La Federcalcio turca (Tff) presenta ricorso contro la squalifica di Merih Demiral al Tribunale arbitrale dello sport (Tas), secondo quanto riferito dall'emittente pubblica Trt. La Federazione ha affermato che il Tas ha una divisione ad hoc in atto per gli Europei e che il tribunale sportivo potrebbe pronunciarsi entro venerdì sera, in vista dei quarti di finale dell'Europeo della Turchia contro l'Olanda di sabato.

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