Euro 2024, Zaccagni salva l'Italia all'ultimo secondo: 1-1 alla Croazia e ottavi di finale
Il nuovo entrato manda nel sacco il punto del pareggio in risposta al gol di Modric, precedentemente ipnotizzato da Donnarumma su rigore: ora nel tabellone c'è la Svizzera
Lipsia (Germania), 24 giugno 2024 - Il Gruppo B conferma i pronostici per quanto riguarda la leadership: la Spagna, già certa degli ottavi da prima, conclude il girone a punteggio pieno dopo aver battuto anche l'Albania grazie a un guizzo di Ferran Torres. Per il resto è bagarre, con Italia e Croazia a contendersi le altre piazze nella Red Bull Arena di Lipsia, sommersa da bicchieri. E' il presagio di un match tirato e nervoso che si chiude nel primo tempo con un pareggio a reti bianche e con i rimpianti azzurri per la chance di testa di Bastoni neutralizzata da un miracolo di Livakovic. A proposito di miracoli: il suo omologo Donnarumma ne fa ben tre nel giro di 1', ma non serve a evitare il vantaggio di Modric, prima ipnotizzato dal dischetto e poi bravo a ribadire nel sacco con un tap-in il grande intervento del portiere azzurro su Budimir. La strada sembra segnata per la Nazionale di Spalletti, oggi lanciata con un 3-5-2 prima dei tanti cambi a gara in corso. Quello buono vede salire Zaccagni, che nell'ultimo degli 8' di recupero assegnati da un ottimo Makkelie pareggia i conti con un gran destro a giro su suggerimento di Calafiori e della sua cavalcata vincente. E' il tripudio azzurro che vale gli ottavi di finale contro la Svizzera, in programma sabato 29 giugno: il tutto con diverse criticità da sistemare in una squadra apparsa ancora troppo scollata in ogni reparto.
Le formazioni ufficiali
Dalic conferma il suo 4-3-3 aperto da Livakovic, con Stanisic, Sutalo, Pongracic e Gvardiol in difesa: la mediana vede agire Modric, Brozovic e Kovacic, mentre in attacco tocca a Sucic, Kramaric e Pasalic. Spalletti invece cambia e anche tanto, compreso il modulo, che diventa un 3-5-2 con Donnarumma tra i pali, protetto da Darmian, Bastoni e Calafiori, con Di Lorenzo e Dimarco come quinti: in mezzo al campo ci sono Barella, Jorginho e Pellegrini, mentre le due punte sono Retegui e Raspadori.
Primo tempo
La Croazia muove il primo pallone della partita, provando ad acquisire il predominio del campo, con Modric prevedibilmente nel cuore del gioco dei suoi: il primo lancio del fuoriclasse per Pasalic è però preda della testa di Bastoni. Al 5' serve invece l'intervento volante di Donnarumma sulla botta mancina di Sucic. Dopo un inizio in sofferenza, l'Italia mette la testa fuori dal guscio con un cross basso di Di Lorenzo, servito da Pellegrini, destinato a Retegui, anticipato in maniera provvidenziale da Pongracic. All'11' proprio Pellegrini di testa manda sul fondo il cross di Dimarco, lanciato da Jorginho. Al 13' sull'altro fronte un traversone di Kramaric mette in difficoltà il duo Darmian-Donnarumma, che a fatica si libera della palla. Al 21' un lancio di Calafiori pesca la testa di Retegui, che incorna su Gvardiol: ne consegue un angolo dai cui sviluppi la palla, su imbeccata di Pellegrini, torna a Retegui, la cui botta viene contrata da Stanisic. L'Italia cresce e si rende ancora pericolosa: prima Livakovic pasticcia su un tiro poco impegnativo del solito Retegui, regalando agli avversari un corner, e poi si riscatta respingendo alla grande il colpo di testa di Bastoni, pescato come nell'occasione precedente da un lancio morbido di Barella. Dopo una fase di apnea, al 31' la Croazia torna pericolosa con un cross basso di Modric che Donnarumma respinge alla buona: Calafiori e Pellegrini perfezionano il disimpegno. Al 36' Pellegrini scambia con Calafiori e tira: Livakovic si accartoccia su se stesso e blocca quella che di fatto è l'ultima occasione del primo tempo.
Secondo tempo
Spalletti lascia negli spogliatoi Pellegrini, rimpiazzato da Frattesi: Dalic fa lo stesso con Pasalic, rilevato da Budimir. L'Italia riparte con il controllo palla prima che un errore di Darmian lanci Gvardiol e cambi l'inerzia dell'inizio della ripresa, con tanto di punizione battuta da Modric prima dell'intervento di Calafiori. Al 54' un cross di Kramaric viene toccato con la mano da Frattesi: Makkelie lascia giocare prima di assegnare il rigore dopo on field review che Donnarumma para a Modric. La gioia azzurra dura pochissimo perché dopo 30'' proprio il numero 10 insacca il tap-in dopo che il portiere azzurro aveva intercettato con un altro miracolo il tentativo da distanza ravvicinata di Budimir. La mossa immediata di Spalletti è Chiesa per Dimarco ma la reazione iniziale frutta solo un corner proprio su iniziativa del nuovo entrato: dagli sviluppi svetta ancora Bastoni, che stavolta manda la palla sopra la traversa. Gli azzurri iniziano ad utilizzare i cambi di campo prima di accentrarsi: al 67' un'occasione simile manda al tiro Darmian, che perde l'attimo buono e viene contrato dalla difesa avversaria. Dalic cambia ancora: fuori Sucic e Kovacic per Perisic e Ivanusec. Al 71' Gvardiol spinge Frattesi, cagionando una punizione da zona interessante per l'Italia: batte Raspadori ma trova una deviazione della barriera. Spalletti si gioca tutto togliendo Raspadori per Scamacca: Dalic inserisce invece Majer per Modric. Poco prima un gran cross di Brozovic sembrava diretto alla testa di Budimir: provvidenziale l'intervento di Bastoni. Spalletti getta nella mischia Fagioli e Zaccagni per Jorginho e Darmian. All'87' Retegui serve di prima Chiesa, che a sua volta mette in mezzo per Scamacca, che da due passi manca incredibilmente il contatto con la sfera. Dalic inserisce Juranovic per Kramaric: è l'ultima mossa del ct croato, volta chiaramente a proteggere il prezioso vantaggio. Makkelie assegna 8' di recupero: un'eternità per entrambe le squadre e i loro rispettivi obiettivi. Al 92' Scamacca prova una conclusione velleitaria che però, complice una deviazione, frutta un corner, a sua volta senza sviluppi. Il resto del recupero scorre via con la Croazia in pieno controllo e, anzi, più propositiva in attacco. Eppure, proprio all'ultimo minuto una galoppata di Calafiori serve Zaccagni, che con un gran destro a giro beffa Livakovic e l'intera Croazia, che vede così sfumare le chance di continuare a sognare gli ottavi di finale.
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