Flop Italia agli Europei Under 21, Albertini: "Non siamo un sistema che valorizza i giovani"

Il dirigente della Figc duro a margine dell'eliminazione della Nazionale di Nicolato. Azzurri costretti a rinunciare alle Olimpiadi di Parigi

di GABRIELE SINI -
30 giugno 2023
Demetrio Albertini (Ansa)

Demetrio Albertini (Ansa)

Roma, 30 giugno 2023 - La cocente e precoce eliminazione dell'Italia Under 21 dagli Europei di categoria è una botta difficile da digerire. Il fallimento della spedizione azzurra lascerà, senza ombra di dubbio, strascichi significativi. La nazionale allenata da Paolo Nicolato ha fallito, e lo ha fatto nel modo più doloroso possibille, ovvero con una eliminazione alla fase a gironi. Demetrio Albertini, ex calciatore e oggi presidente del Settore Tecnico della FIGC, ha rilasciato qualche breve e amara dichiarazione ai microfoni dell'Ansa, dove ha voluto analizzare quale possa essere stato il problema alla base dell'insuccesso azzurro. Oltre a lui, sul tema è intervenuto anche Carlo Mornati, Segretario Generale del CONI, che da Casa Italia ha fatto un excursus proprio per commentare la disfatta della nazionale Under del Bel Paese.

Le parole di Albertini

Demetrio Albertini ha scelto di usare poco la diplomazia e, senza peli sulla lingua, ha giudicato la condizione nella quale versa oggi l'Italia in merito allo sviluppo e alla crescita dei giovani nel mondo del calcio: "Oggi non siamo un sistema indirizzato alla valorizzazione dei nostri giovani. Non è una persona che può risolvere il problema, bisogna farlo tutti insieme. Il dispiacere più grande che provo riguarda il fatto che sono tanti anni che io ho smesso di giocare, eppure si parla sempre della stessa cosa. Si fa sempre troppo poco: bisogna crederci nei giovani, passando dalle parole ai fatti". Il presidente del Settore Tecnico della FIGC ha poi rincarato la dose, puntando il dito in maniera particolare contro i club, sia di Serie A che di Serie B, che investono troppo poco nei giovani prospetti italiani: "Oggi vedo giocare tanti stranieri nel nostro campionato, che non è che poi siano così più forti dei nostri italiani. Eppure gli viene data l'opportunità di scendere in campo. Quello che i dirigenti e le società devono fare è creare le opportunità per questi nostri giovani e farli giocare di più". In merito all'andamento del torneo disputato dalla nazionale Under 21, Albertini non ha dubbi: "Il valore dell'Italia era superiore, ma non siamo stati all'altezza della situazione. Il calcio, purtroppo, è anche questo, sennò si parla solo di quello che poteva essere e non è stato". Gli azzurri, infatti, si trovavano in un girone certo non proibitivo, dove solo la Francia poteva rappresentare una minaccia concreta. Proprio i transalpini, infatti, sono riusciti a strappare tre vittorie e ad uscire indenni dal gruppo a punteggio pieno, nonostante proprio contro l'Italia abbiano avuto la fortuna di conquistare i tre punti grazie anche ad alcuni grossolani errori arbitrali. Questi ultimi aumentano ancor di più il dispiacere degli azzurri di Nicolato, eliminati inoltre per via della differenza reti. Chiuso il girone a pari punti con Norvegia e Svizzera, infatti, l'Italia è stata tagliata fuori per via del peggior numero di reti segnate negli scontri diretti contro gli elvetici e i norvegesi. A passare sono stati proprio gli svizzeri, che ne hanno realizzati quattro, mentre gli azzurrini ne hanno messo a segno solo tre.

Le parole di Mornati

Oltre alla delusione per non essere andati avanti nel torneo, gli azzurrini hanno anche perso la possibilità di partecipare alle Olimpiadi di Parigi del 2024. Per riuscire a tagliare questo traguardo, infatti, la nazionale di Paolo Nicolato avrebbe dovuto raggiungere almeno le semifinali, che erano fissate alla vigilia come l'obiettivo minimo da completare. Carlo Mornati, Segretario Generale del CONI, è dunque intervenuto da Casa Italia per commentare anch'egli l'operato della nazionale di calcio: "Ci dispiace molto per il calcio, perché questa era una Nazionale che sentivamo molto nostra. Loro, inoltre, avevano anche scelto Tirrenia come centro di allenamento per l’ultimo quadriennio. Aveva una matrice olimpica molto forte e due settimane fa avevano chiesto al gruppo di preparazione di far respirare loro il progetto olimpico di Parigi. Al di là di quello che si legge e si dice, i giovani avevano capito la portata delle Olimpiadi". Mornati ha poi proseguito, evidenziando come la qualificazione ai Giochi Olimpici per la nazionale calcistica manchi da davvero troppo tempo: "Il calcio è episodico e purtroppo sono stati eliminati per la quarta volta. Purtroppo il calcio manca da quattro edizioni e per noi è sicuramente una grande perdita. Al di là del fatto che tutti noi abbiamo una passione e propensione per il calcio, l’idea di avere uno sport trainante ai Giochi, quantomeno per popolarità, fa la differenza, anche se poi ce ne siamo sempre fatti una ragione e i numeri lo dimostrano". Infine, Carlo Mornati ha poi rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti l'andamento dei Giochi Europei di Cracovia di questo 2023, che si stanno per concludere con le ultime fare in programma fino a domenica 2 luglio: "Questi Giochi Europei si inseriscono in un contesto mai visto prima. Non sono inquadrabili con Minsk del 2019 e Baku del 2015, con le qualificazioni olimpiche e un programma fitto. Tanti ragazzi in lizza per carte olimpiche, e gli europei a squadre incastonati nel programma. I numeri sono tutti a nostro favore e si tratta di numeri considerevoli: credo ci sia una normalità nella straordinarietà". Lo sport italiano sta andando a gonfie vele e i risultati raccolti, secondo Mornati, sono davvero straordinari: "Le federazioni, il Coni e l’Italia Team hanno ancora una volta frantumato il record: sta succedendo dai Giochi estivi, quelli invernali, gli Eyof e i Giochi del Mediterraneo. Se vogliamo leggere i numeri non penso ci sia un settore più in salute dello sport olimpico e di alto livello. Nel lotto delle medaglie a disposizione qui ai Giochi Europei il 10% se le aggiudica l’Italia. Considerato che 41 nazioni su 48 vanno a medaglia, il livello di competitività è estremamente alto". In chiusura, Mornati ha poi elogiato il lavoro svolto, che non deve essere sottovalutato: "Stiamo dando per scontato quello che non lo è. Ormai sono i numeri che parlano. Il nostro è diventato il comitato olimpico di riferimento per gli altri. Forse nel mondo, di sicuro in Europa. La macchina organizzativa è considerevole. Casa Italia è una cosa stupenda, un’appendice al villaggio, cosa che facciamo solo noi, è straordinario".

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