Europei, scatto di fiducia Italia: Frattesi è recuperato, Barella quasi pronto. Più soluzioni per Spalletti
Sabato l’esordio contro l’Albania, in mediana resta ai box solo Fagioli. Folorunsho l’arma in più a partita in corso, anche avanzato sulla trequarti. Il ct pensa alla difesa a tre con Darmian, Buongiorno e Bastoni dall’inizio
Roma, 13 giugno 2024 – Uno squarcio di sole nella fresca Germania. Davide Frattesi è recuperato per l’esordio azzurro di sabato contro l’Albania agli Europei. E Spalletti, con l’incursore nerazzurro – ben quattro gol in Nazionale – può veder svanire molti dei suoi dubbi in mediana. Non tutti, però. Se anche Nicolò Barella sembra sulla via del recupero dopo l’affaticamento al retto femorale destro, non è così per Nicolò Fagioli, ieri ancora a mezzo servizio nel ritiro di Iselhorn, dove ha sostenuto un allenamento differenziato.
Ancora da capire il modulo che il ct sceglierà per il debutto nel torneo continentale, ma sembra che l’opzione della difesa a tre sia quella preferita. Jorginho e Cristante – quest’ultimo proprio per non rischiare subito Barella – agiranno in copertura e Frattesi diventa il candidato maggiore, in coppia con Chiesa, a comporre la trequarti di supporto a Scamacca. Sulle fasce, come quinti, Di Lorenzo e Dimarco.
Si affiderà molto all’esperienza, Spalletti, in una prima gara da non fallire. Tra i tre di difesa potrebbe essere schierato con Bastoni e Buongiorno anche Darmian, che nell’Inter ha ricoperto spesso il ruolo con i risultati, ottimi, che conosciamo.
Quel che è certo è che Spalletti ha cercato senza sosta di instillare nell’animo e nel cuore degli azzurri il suo credo calcistico, e verrà premiata l’applicazione vista in allenamento da parte degli interpreti: senza tener conto di gerarchie prestabilite. E poi, proprio il suo calcio dalle idee forti e dei moduli fluidi prevederà studiate variazioni sul tema. Ovvero l’inserimento di chi può sparigliare le carte con classe. Corrispondono a questo profilo soprattutto Raspadori ed El Shaarawy, ma anche Zaccagni. C’è poi Folorunsho, centrocampista che al Verona è decollato dopo aver già stupito nel Bari. In maglia scaligera ha collezionato 34 presenze, 5 reti e un assist, ma a stregare il ct della Nazionale è stata la duttilità di un giocatore che può ricoprire diversi ruoli: nel primo allenamento all’Hemberg Stadion di Iserlohn è stato provato accanto a Jorginho, ma non è esclusa la possibilità di vederlo qualche metro più avanti, per tentare l’inserimento senza palla, movimento tanto caro al tecnico ex Napoli e richiesto a più riprese a Calafiori, martedì avanzato in mezzo al campo.
Folorunsho può aumentare il peso specifico sulla trequarti e vede bene la porta, qualità da non sottovalutare contro una squadra che presenta una difesa complicata da scardinare.
Ormai l’attesa è finita e non resta che sperare in una squadra che il ct, dal suo insediamento l’estate scorsa, è riuscito a rivitalizzare sotto tutti i punti di vista dopo lo choc dell’addio di Mancini. In particolare, è l’atteggiamento in campo ad aver beneficiato del nuovo spirito, con una ’armonia’ nell’aggredire il portatore di palla che ricorda chiaramente quella vista nel Napoli dello scudetto.
Ancora ci manca un bomber consacrato per poter dire di essere tra le prime della classe nel continente. E nazionali come la Francia, la Spagna, l’Inghilterra e la stessa Germania fanno paura, per completezza di rosa e talento compessivo . Ma questa può essere l’occasione giusta per Scamacca, ormai arrivato con l’Atalanta a un livello compiutamente internazionale. Da non sottovalutare nemmeno Retegui. Uno che la porta la vede, eccome, e che in azzurro è arrivato – quasi da oggetto misterioso in origine – a segnare quattro gol in otto partite. Se a Euro 2020 tutto funzionò alla perfezione, fino al trionfo, la giusta alchimia può pure ripetersi. E Spalletti è l’uomo giusto, quello dei destini forti, per cercare di ripetersi insegnando calcio alle presunte potenze.
Le Coppe ci hanno dato un boost di autostima, la serie A non è più il campionato delle stelle al tramonto. E poi c’è Berlino in fondo al torneo, con quei ricordi incancellabili e meravigliosi.
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