"Gli azzurri, un orologio che deve ripartire"

L’ex di Juve e Lazio Lichtsteiner: "Per fortuna non gioca Calafiori. Qualcosa non funziona, ma Spalletti sta costruendo un nuovo ciclo"

di GIULIO MOLA -
29 giugno 2024
"Gli azzurri, un orologio che deve ripartire"

"Gli azzurri, un orologio che deve ripartire"

dall’inviato

Per noi italiani è un derby di frontiera, per uno svizzero come Stephan Lichtsteiner, 108 presenze con la maglia rossocrociata, capitano della sua nazionale dal 2016, ma pure undici stagioni in serie A prima con la Lazio e poi con la Juventus (è lui uno degli stranieri più scudettati del nostro calcio), è il derby del cuore. "Sicuro, ma dovrò tifare per i miei connazionali, ci mancherebbe", sorride l’ex terzino che dopo aver appeso le scarpe al chiodo nell’agosto del 2020, da due anni allena le giovanili del Basilea (dove ha incrociato Riccardo Calafiori) e ha deciso di investire in un’altra sua grande passione, gli orologi di lusso.

Che partita si aspetta?

"Per noi difficile, se penso al ricordo della pesante sconfitta degli Europei del 2021. Ma quella di Mancini, per me, era una squadra di grandissima qualità ed ero convinto che sarebbe arrivata sino in fondo, come infatti è successo. La mia Svizzera si esalta sempre quando affronta le grandi del calcio internazionale in contesti prestigiosi. Avete visto al Mondiale contro la Francia e pochi giorni fa con i padroni di casa della Germania... Certo, non è più la squadra in cui giocavano Dzemaili e Behrami, e senza di loro c’è meno esperienza. La squadra ha avuto un periodo di difficoltà lo scorso autunno, anche perché è più giovane, ma ha qualità, voglia ed entusiasmo e credo che dal punto di vista fisico e atletico sia superiore all’Italia. Sarà una lotta ma pure una partita molto tattica, impossibile azzardare un pronostico".

Quali sono I punti di forza della squadra di Yakin?

"La velocità di attaccanti come Embolo o Ndoye. E poi un centrocampista come Freuler, figura chiave del gioco con i leader della squadra, Xhaka e Akanji".

E invece dell’Italia che idea si è fatto alla luce anche di questo inizio di Europeo non proporio esaltante?

"Vista la mia passione in materia, direi che mi sembra un orologio, anche bello, ma che non funziona bene. Però è pure normale, Spalletti si trova in una fase in cui sta costruendo un nuovo ciclo vincente con l’obiettivo di tornare ai Mondiali dopo le ultime mancate partecipazioni, ci sta avere delle difficoltà. Il successo a Wembley nel 2021 forse aveva illuso l’ambiente ma nel calcio non è mai scontato ripetersi".

Forse manca un vero bomber?

"Si, non vedo un titolare e gli attaccanti non segnano. Ma avete uno dei migliori portieri al mondo. E poi Calafiori, che a Basilea ha fatto benissimo. Per fortuna contro la Svizzera non ci sarà".

Quando la vedremo allenare una squadra professionistica? Qualcuno la vorrebbe già in nazionale al fianco di Yakin..

"Adesso sto lavorando bene con i giovani ed è una bella esperienza. Purtroppo in Svizzera la strada per ottenere la licenza Uefa pro è molto lunga e complessa. Credo che gli ex giocatori possano imparare qualcosa dopo una carriera internazionale se la formazione è adeguata al loro livello ma alla fine è solo il lavoro quotidiano sul sul campo a dire quanto vali. Ma prima o poi ci arriverò..."

Continua a leggere tutte le notizie di sport su