Il Belpaese dei maestri. Calzona-Montella-Tedesco. Organizzazione ed estro per gli ottavi all’italiana

L'Europeo 2024 conferma il successo degli allenatori italiani, promossi alla fase ad eliminazione diretta insieme a Spalletti. Record storico agli ottavi di finale.

di GIULIO MOLA -
28 giugno 2024
Calzona-Montella-Tedesco. Organizzazione ed estro per gli ottavi all’italiana

Calzona-Montella-Tedesco. Organizzazione ed estro per gli ottavi all’italiana

dall’inviato

BERLINO (Germania)

Nell’era dei giovani, rampanti e innovativi tecnici spagnoli (in particolar modo di origine basca) e portoghesi, l’Europeo 2024, conferma che la “vecchia” scuola italiana, pragmatica e pignola, che si fonda sempre su una grande organizzazione tattica e difensiva non passa di moda. Promossi alla fase ad eliminazione diretta, insieme all’azzurro Luciano Spalletti, anche Vincenzo Montella (Turchia), Francesco Calzona (Slovacchia) e Domenico Tedesco (Belgio). Resta fuori e torna malinconicamente a casa solo Marco Rossi, che con l’Ungheria ha sfiorato la qualificazione.

Mai nessuna nazione, fra Mondiali ed Europei, era riuscita a raggiungere un traguardo così prestigioso agli ottavi di finale. Il precedente record era di tre ct dello stesso Paese: ci erano riuscite la Germania nel 2014 e l’Argentina nel 2010 e nel 2014. "Siamo orgogliosi di questo primato e di aver messo sulla buona strada i nostri allenatori, ma poi il merito è loro, perché sono loro che lavorano sul campo", sottolinea il presidente del Settore Tecnico, Demetrio Albertini. I quattro moschettieri azzurri (solo Tedesco non si è formato alla nostra Scuola Allenatori) hanno messo sul gradino più alto del podio il tricolore, tenendo a distanza i due spagnoli (Martinez e De La Fuente), i due francesi (Sagnol e Deschamps) e i due “rappresentanti” tedeschi (Nagelsmann e Rangnick). Suggestiva l’ipotesi sul lato destro del tabellone, con la possibilità di un incrocio Spalletti-Calzona nei quarti. Insomma, il maestro contro l’allievo considerato che il tecnico degli slovacchi è stato il vice di Luciano a Napoli e poi suo successore. Per Calzona il coronamento di un sogno, dopo il finale di stagione da incubo con i partenopei. E soprattutto sarebbe il giusto premio vista la “gavetta” che, un passo alla volta, lo ha portato a farsi apprezzare in Europa con la vivacissima Slovacchia. Bene fece Marek Hamsik a “raccomandarlo” alla sua federazione dopo aver conosciuto il Napoli sotto il Vesuvio.

A far brillare la nostra scuola calcistica in Germania è anche Montella, che ha rilanciato la Turchia dei baby talenti Yildiz e Guler e della “vecchia” roccia Calhanoglu (salterà però il prossimo match per squalifica). L’Aeroplanino è dalla parte più morbida del tabellone: se la vedrà ora con la sorprendente Austria e in caso di successo con la vincente di Olanda-Austria. E poi c’è il “giramondo”Tedesco (anche lui calabrese d’origine come Calzona), che col Belgio di Lukaku e De Bruyne può fare meglio rispetto a quanto visto finora anche se il percorso d’ora in avanti è tutto ad ostacoli. Già l’ottavo di finale è da brividi, perché l’avversario si chiama Francia. Poi ci sarebbe la possibilità di sfidare il Portogallo. Chi più, chi meno, tutti inseguono scenari di gloria.

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