Euro 2024, Ucraina-Italia 0-0: azzurri qualificati (con il brivido)

La Nazionale non sfonda e così si 'regala' un finale di sofferenza: in pieno recupero Cristante tocca Mudryk in area, ma non è rigore e così si apre la festa della banda Spalletti

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
20 novembre 2023
Ucraina-Italia 0-0

Ucraina-Italia 0-0

Leverkusen (Germania), 20 novembre 2023 - Dalla Germania alla Germania: a Leverkusen si consuma lo scontro diretto tra Italia e Ucraina, che si contendono l'ultimo pass messo in palio dal Gruppo C per Euro 2024. Agli azzurri basta un pareggio e, seppur tra mille sofferenze, alla fine pareggio è: la Nazionale apre il match attaccando a spada tratta a caccia del gol della sicurezza, che però non arriva. Tra gli ucraini l'unico pericolo è Mudryk, protagonista anche dell'episodio più controverso della gara a causa di un contatto in area in pieno recupero con Cristante: per la squadra arbitrale non è rigore e così può cominciare la festa di Luciano Spalletti, che centra la missione e porta l'Italia in Germania, là dove dovrà difendere il titolo vinto a Euro 2020.

Le formazioni ufficiali

  Spalletti continua a puntare su un 4-3-3 aperto da Donnarumma, ma qualche novità in difesa c'è: dal rientro dalla squalifica di Di Lorenzo all'inserimento di Buongiorno in luogo di Gatti, con Acerbi e Dimarco a completare il reparto. In mediana ci sono Barella, Jorginho (che oggi potrebbe non essere ancora il rigorista designato) e Frattesi, mentre la linea di attacco è composta da Zaniolo, Raspadori e Chiesa. Rebrov, che stasera deve necessariamente vincere per staccare il pass per Euro 2024, si affida a un 4-1-4-1: tra i pali c'è Trubin, protetto da Konoplya, Svatok, Zabarnyi e Mykolenko. Davanti alla difesa c'è lo schermo offerto da Stepanenko, con Dovbyk unica punta e la batteria composta da Tsygankov, Sudakov, Zinchenko e Mudryk a suo supporto.

Primo tempo  

Il primo affondo è di marca azzurra, con Dimarco e Zaniolo che provano a dialogare tra le fittissime maglie della difesa ucraina, infatti impenetrabile. La prima cocnlusione è però firmata da Tsygankov, che al 5' taglia il campo partendo dalla sinistra e calcia: Donnarumma para in presa plastica. Sul ribaltamento di fronte l'Italia guadagna un corner, dai cui sviluppi Chiesa, dopo aver ricevuto la sponda di Zaniolo, da ottima posizione si divora il gol del vantaggio: i rimpianti degli azzurri vengono leniti dalla segnalazione del guardalinee sulla posizione della sfera, che al momento dell'assist del numero 20 aveva apparentemente varcato la linea di fondo. Scampato il pericolo, l'Ucraina torna in attacco e mette un pericoloso cross in area con Mudryk: la lettura in diagonale di Dimarco è perfetta. Il numero 10 è il più vivace dei suoi: l'altro fondamentale molto gettonato dall'Ucraina è il tiro dalla distanza, con Sudakov che al 14' impegna Donnarumma. Barella prova a replicare con lo stesso fondamentale: Trubin si allunga e anche in questo caso svolge al meglio il suo compito. Gli azzurri si insediano nell'area rivale e dialogano con Raspadori e proprio Barella: Zabarnyi si immola con il corpo ed evita il peggio. I corner continuano a essere l'arma preferita dalla Nazionale, che al 19' colleziona l'ennesimo corner: come al solito Dimarco e Raspadori scambiano, con la palla che arriva a Di Lorenzo, che di testa manca di poco il bersaglio. Al 28' lo scenario si ripete: dalla bandierina crossa Dimarco e incorna ancora Di Lorenzo, con la sfera che sfila ancora fuori. Poco dopo Chiesa guida il contropiede prima di servire Frattesi, sul quale è miracoloso Trubin. Al 32' un tacco di Dimarco innesca Chiesa, il cui cross basso non viene raggiunto da Raspadori per una questione di centimetri. Ancora dalla sinistra gli azzurri creano una situazione pericolosa nell'area avversaria: il muro giallo, ancora una volta, evita il peggio e arriva all'intervallo con un 0-0 casuale per le tante occasioni create dall'Italia, che con questo risultato avrebbe il pass in tasca per Euro 2024.

Secondo tempo

  Gli azzurri rientrano in campo senza Raspadori, rimpiazzato da Scamacca, che dagli sviluppi di un corner si presenta subito divorandosi una rete: la posizione di offside vanifica qualsiasi emozione. L'innesto della punta dell'Atalanta, che apre sbagliando tutto ciò che può, non sembra dei più felici. La sveglia per un'Italia rientrata in campo con un piglio meno aggressivo la suona al 58' Chiesa, che con un tiro a giro non va lontano dal bersaglio. Si tratta di un lampo isolato: dall'altro lato del campo Mudryk continua a fare danni sulla corsia sinistra, superando prima Jorginho e poi Frattesi ma non Chiesa, proprio lui, che in ripiegamento difensivo manda la palla in corner. L'Italia entra in un tunnel pericoloso: al 66' il solito Mudryk sfiora la rete ma se lo fa deve ringraziare il clamoroso malinteso che coinvolge Di Lorenzo e Donnarumma, con quest'ultimo che poi si riscatta parzialmente intercettando la conclusione dello spauracchio principale degli azzurri. Al 67' un tacco di Dovbyk premia l'inserimento di Tsygankov: Jorginho rischia l'autogol con un rimpallo che però non beffa Donnarumma. Spalletti prova a cambiare qualcosa: fuori Jorginho per Cristante e un acciaccato Zaniolo per Politano. Il trend del match, ormai cambiato, continua a premiare l'Ucraina, che però non affonda. Chi affonda è Chiesa, che al 76' apparecchia per l'inserimento di Scamacca: Trubin è attento. Rebrov cambia: fuori Tsygankov e Stepanenko e dentro Zubkov e Pikhalyonok. Spalletti replica gettando nella mischia Kean per Chiesa. Rebrov inserisce anche Tymchyk per Konoplya, Sikan per Zinchenko e Malinovskyi per Svatok. A sorpresa Spalletti toglie Politano e inserisce Darmian: una mossa chiaramente conservativa. L'ultimo brivido lo regala un contatto in area tra Cristante e Mudryk: per la squadra arbitrale non ci sono gli estremi per il rigore e così la partita si indirizza verso lo 0-0 che significazione a Euro 2024 per l'Italia. Seppur con qualche sofferenza di troppo.

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